Buongiorno,
è la prima volta che scrivo chiedendo consigli/paperi.
Ho la necessità di riscardare e produrre acs per una casa di 100 mq disposta su 2 piani paragonabili come dimensioni.
Gli elementi di impianto, caldaia,....sono da acquistare.
Sono orientato verso una caldaia della ditta Tatano.
La casa si trova a circa 600m in zona climatica E, nel centro Italia
Per le dimensioni della casa e struttura (mura perimetrali da 50 cm minimo, infissi nuovi e tetto coibentato ultimamente) ho pensato che
una caldaia di potenza pari a 23 KW possa essere sufficente.
Perciò ho pensato ad una K2202 E(anche EPA) oppure in alternativa una mini k25.
Penso ad una elettronica poichè vorrei che l'elettronica sostituisca le regolazioni che altrimenti
si dovrebbe fare manualmente. .
La caldaia la alimenterei a legna (quando posso inserire i ciocchi) ed a pellet oppure nocciolino oppure gusci di nocciole.
Vorrei inserire nell'impianto anche un pannello solare acs Solkrafte (l'accumulo dell'acqua calda integrato nel collettore).
A questo punto espongo i miei dubbi, avendo esperienza zero su questi impianti:
1) la k2202 costa meno della k25 ma riesce ad effettuare la regolazione automatica della combustione dosata per bruciare
i vari tipi di biomasse?
2) quali sono le sostanziali differenze tra le due?
3) vorrei inserire un puffer che accumuli acqua calda tecnica e ACS. A questo punto in inverno farei convogliare l'acqua del Solcrafte nel puffer in modo che la acs si trova ad una temperatura comunque superiore alla T acqua proveniente dall'acquedotto.
La configurazione con il puffer è corretta? quale si consiglia: tank in tank, pipe in tank o altro?
Ringrazio della attenzione e fin da subito vi ringrazio dei suggerimenti/esperienze che vorreste darmi.
è la prima volta che scrivo chiedendo consigli/paperi.
Ho la necessità di riscardare e produrre acs per una casa di 100 mq disposta su 2 piani paragonabili come dimensioni.
Gli elementi di impianto, caldaia,....sono da acquistare.
Sono orientato verso una caldaia della ditta Tatano.
La casa si trova a circa 600m in zona climatica E, nel centro Italia
Per le dimensioni della casa e struttura (mura perimetrali da 50 cm minimo, infissi nuovi e tetto coibentato ultimamente) ho pensato che
una caldaia di potenza pari a 23 KW possa essere sufficente.
Perciò ho pensato ad una K2202 E(anche EPA) oppure in alternativa una mini k25.
Penso ad una elettronica poichè vorrei che l'elettronica sostituisca le regolazioni che altrimenti
si dovrebbe fare manualmente. .
La caldaia la alimenterei a legna (quando posso inserire i ciocchi) ed a pellet oppure nocciolino oppure gusci di nocciole.
Vorrei inserire nell'impianto anche un pannello solare acs Solkrafte (l'accumulo dell'acqua calda integrato nel collettore).
A questo punto espongo i miei dubbi, avendo esperienza zero su questi impianti:
1) la k2202 costa meno della k25 ma riesce ad effettuare la regolazione automatica della combustione dosata per bruciare
i vari tipi di biomasse?
2) quali sono le sostanziali differenze tra le due?
3) vorrei inserire un puffer che accumuli acqua calda tecnica e ACS. A questo punto in inverno farei convogliare l'acqua del Solcrafte nel puffer in modo che la acs si trova ad una temperatura comunque superiore alla T acqua proveniente dall'acquedotto.
La configurazione con il puffer è corretta? quale si consiglia: tank in tank, pipe in tank o altro?
Ringrazio della attenzione e fin da subito vi ringrazio dei suggerimenti/esperienze che vorreste darmi.
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