Ciao a tutti,
sto ristrutturando un vecchio cascinale con muratura in pietra in zona E (ma in realtà più simile a una f ;-) ) e come impianto di riscaldamento e produzione ACS ho deciso di affidarmi completamente ad un generatore a legna abbinato a un puffer da 2000l e a un puffer aggiuntivo dedicato all'acs da 200l. L'impianto di riscaldamento è di tipo a pannelli radianti a pavimento (per ora 2 zone che si sviluppano su una superficie totale di circa 130 mq netti) oltre a una linea ad alta temperatura che alimenta 2 scalda salviette nei relativi bagni.
Di seguito alcuni dettagli:
COMPONENTI PRINCIPALI
A - generatore: ETA SH 30 a legna con modulo di accensione automatica;
B - impianto di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento tipo LOEX home X17 passo 15 cm, affogato in massetto nanotherm e finitura del pavimento parquet massello di castagno sp. 23 mm;
C - puffer ACS Fiorini Smart 2 da 200l
D - puffer impianto Fiorini PFA da 2000l
DESCRIZIONE SCHEMATICA GENERALE
1) generatore A;
2) stacco su impianto riscaldamento B - varie zone gestite da collettori, valvole etc... - l'energia in eccesso viene accumulata nel puffer D;
2) ACS puffer C che spilla direttamente da generatore A in parallelo all'impianto B e a generatore spento spilla dal puffer D;
3) puffer D di accumulo.
DISPOSIZIONE IPOTIZZATA DEGLI ELEMENTI NEL LOCALE CALDAIA

Vorrei sapere cosa ne pensate ma soprattutto - e mi rivolgo ai possessori di ETA SH 30 - se, secondo voi, lo spazio del locale caldaia è gestibile con gli elementi così posizionati.
Ho ordinato il materiale che mi arriverà fra una decina di giorni.
Ogni consiglio-critica è ben accetta.
Grazie in anticipo

sto ristrutturando un vecchio cascinale con muratura in pietra in zona E (ma in realtà più simile a una f ;-) ) e come impianto di riscaldamento e produzione ACS ho deciso di affidarmi completamente ad un generatore a legna abbinato a un puffer da 2000l e a un puffer aggiuntivo dedicato all'acs da 200l. L'impianto di riscaldamento è di tipo a pannelli radianti a pavimento (per ora 2 zone che si sviluppano su una superficie totale di circa 130 mq netti) oltre a una linea ad alta temperatura che alimenta 2 scalda salviette nei relativi bagni.
Di seguito alcuni dettagli:
COMPONENTI PRINCIPALI
A - generatore: ETA SH 30 a legna con modulo di accensione automatica;
B - impianto di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento tipo LOEX home X17 passo 15 cm, affogato in massetto nanotherm e finitura del pavimento parquet massello di castagno sp. 23 mm;
C - puffer ACS Fiorini Smart 2 da 200l
D - puffer impianto Fiorini PFA da 2000l
DESCRIZIONE SCHEMATICA GENERALE
1) generatore A;
2) stacco su impianto riscaldamento B - varie zone gestite da collettori, valvole etc... - l'energia in eccesso viene accumulata nel puffer D;
2) ACS puffer C che spilla direttamente da generatore A in parallelo all'impianto B e a generatore spento spilla dal puffer D;
3) puffer D di accumulo.
DISPOSIZIONE IPOTIZZATA DEGLI ELEMENTI NEL LOCALE CALDAIA
Vorrei sapere cosa ne pensate ma soprattutto - e mi rivolgo ai possessori di ETA SH 30 - se, secondo voi, lo spazio del locale caldaia è gestibile con gli elementi così posizionati.
Ho ordinato il materiale che mi arriverà fra una decina di giorni.
Ogni consiglio-critica è ben accetta.
Grazie in anticipo
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