Buonasera a tutti! E' un piacere tornare su questo forum, qualche anno fa ero stato aiutato da alcuni di voi in merito a vari dubbi sulla mia vecchia caldaia a sansa.
Vorrei appunto pensionare la caldaia a sansa: è molto vecchia (l'abbiamo trovata così quando ci siamo trasferiti con i miei genitori qualche anno fa), non mi pare molto efficiente, la sansa sporca molto sia in fase di utilizzo sia quando mi viene consegnata (pompata in un locale apposito, nel corso degli anni ho ridotto di molto la polvere ma riuscire a debellarla è stato impossibile).
Veniamo al dunque, vi do una breve descrizione della casa sperando che aiuti a farvi capire la situazione. Casa su due piani, circa 75mq a piano ma con soffitto sui 2.80m, piano terra con salone molto grande con 2 caloriferi (è presente un terzo, ma è ridicolmente piccolo), cucina (1 calorifero), bagno (1 calorifero). salendo per le scale, si trova ancora un calorifero a metà scala, mentre al piano superiore troviamo 3 camere (ognuna provvista di 1 calorifero) e un bagno, appena rifatto con scaldasalviette opportunamente dimensionato. Un paio di anni fa, quando ho toccato il picco più basso di temperatura registrata in esterno (credo fosse il periodo di "Burian"), l'impianto non riusciva a tenermi la casa a più di 17/18 gradi. I muri sono doppi (intercapedine vuota nel mezzo), le finestre/infissi sono tutte a doppio vetro. Sotto la casa c'è un magazzino, non riscaldato, dove si trova anche il locale caldaia, mentre sopra c'è un sottotetto non abitabile e vuoto.
Detto ciò, mi piacerebbe passare ad una caldaia a pellet. Vorrei avere un consiglio su quale potrebbe essere la soluzione migliore per il mio caso, non intendo la marca ma piuttosto il sistema migliore da utilizzare. Mi rendo conto che "a distanza" valutare una cosa del genere sia estremamente complicato, ma essendo neofita e quasi a completo digiuno a riguardo, anche il minimo consiglio è molto apprezzato.
Vorrei usare la caldaia a pellet anche per produrre ACS visto che al momento questo compito è delegato ad un boiler elettrico che mi pare parecchio energivoro (nella mia zona non c'è il gas/gpl di città, quindi o bombolone in giardino o calderina a bombola solo per acs sarebbe l'alternativa). Al momento preferisco non valutare il solare, ma vorrei progettare l'impianto per poterlo aggiungere in futuro.
Leggo in varie discussioni l'utilità di aggiungere un puffer che dovrebbe essere utile per produrre ACS anche in estate tramite la caldaia a pellet, anche se da ignorante in materia mi chiedo se sia conveniente, rispetto all'elettrico, tenere accesa una caldaia a pellet in estate per scaldare l'accumulo. In casa siamo in due al momento, quindi un paio di docce al giorno da una decina di minuti l'una sono l'utilizzo massimo della acs che facciamo - a parte magari sciacquare qualche piatto alla bisogna. Purtroppo questo del puffer mi pare un argomento un po' controverso, ma come già detto valuto e ringrazio per ognii consiglio che mi venga dato
. Se come dicevo prima volessi aggiungere in futuro il solare, penso che il puffer sarebbe quasi obbligatorio (se non mi sbaglio!).
L'utilizzo generalmente è riscaldamento acceso nel tardo pomeriggio (rientriamo a casa dopo le 19), finchè non si va a letto (diciamo dopo mezzanotte/l'una). durante il giorno, se non siamo a casa, teniamo il termostato anche a 16/17 gradi, lo stesso per la notte. Al mattino siamo di corsa, quindi anche se fa freddino non ci facciamo caso.
Grazie in anticipo a chiunque riesca a darmi una mano
Vorrei appunto pensionare la caldaia a sansa: è molto vecchia (l'abbiamo trovata così quando ci siamo trasferiti con i miei genitori qualche anno fa), non mi pare molto efficiente, la sansa sporca molto sia in fase di utilizzo sia quando mi viene consegnata (pompata in un locale apposito, nel corso degli anni ho ridotto di molto la polvere ma riuscire a debellarla è stato impossibile).
Veniamo al dunque, vi do una breve descrizione della casa sperando che aiuti a farvi capire la situazione. Casa su due piani, circa 75mq a piano ma con soffitto sui 2.80m, piano terra con salone molto grande con 2 caloriferi (è presente un terzo, ma è ridicolmente piccolo), cucina (1 calorifero), bagno (1 calorifero). salendo per le scale, si trova ancora un calorifero a metà scala, mentre al piano superiore troviamo 3 camere (ognuna provvista di 1 calorifero) e un bagno, appena rifatto con scaldasalviette opportunamente dimensionato. Un paio di anni fa, quando ho toccato il picco più basso di temperatura registrata in esterno (credo fosse il periodo di "Burian"), l'impianto non riusciva a tenermi la casa a più di 17/18 gradi. I muri sono doppi (intercapedine vuota nel mezzo), le finestre/infissi sono tutte a doppio vetro. Sotto la casa c'è un magazzino, non riscaldato, dove si trova anche il locale caldaia, mentre sopra c'è un sottotetto non abitabile e vuoto.
Detto ciò, mi piacerebbe passare ad una caldaia a pellet. Vorrei avere un consiglio su quale potrebbe essere la soluzione migliore per il mio caso, non intendo la marca ma piuttosto il sistema migliore da utilizzare. Mi rendo conto che "a distanza" valutare una cosa del genere sia estremamente complicato, ma essendo neofita e quasi a completo digiuno a riguardo, anche il minimo consiglio è molto apprezzato.
Vorrei usare la caldaia a pellet anche per produrre ACS visto che al momento questo compito è delegato ad un boiler elettrico che mi pare parecchio energivoro (nella mia zona non c'è il gas/gpl di città, quindi o bombolone in giardino o calderina a bombola solo per acs sarebbe l'alternativa). Al momento preferisco non valutare il solare, ma vorrei progettare l'impianto per poterlo aggiungere in futuro.
Leggo in varie discussioni l'utilità di aggiungere un puffer che dovrebbe essere utile per produrre ACS anche in estate tramite la caldaia a pellet, anche se da ignorante in materia mi chiedo se sia conveniente, rispetto all'elettrico, tenere accesa una caldaia a pellet in estate per scaldare l'accumulo. In casa siamo in due al momento, quindi un paio di docce al giorno da una decina di minuti l'una sono l'utilizzo massimo della acs che facciamo - a parte magari sciacquare qualche piatto alla bisogna. Purtroppo questo del puffer mi pare un argomento un po' controverso, ma come già detto valuto e ringrazio per ognii consiglio che mi venga dato

L'utilizzo generalmente è riscaldamento acceso nel tardo pomeriggio (rientriamo a casa dopo le 19), finchè non si va a letto (diciamo dopo mezzanotte/l'una). durante il giorno, se non siamo a casa, teniamo il termostato anche a 16/17 gradi, lo stesso per la notte. Al mattino siamo di corsa, quindi anche se fa freddino non ci facciamo caso.
Grazie in anticipo a chiunque riesca a darmi una mano


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