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Dubbi su configurazione impianto caldaia a pellet con puffer

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  • Dubbi su configurazione impianto caldaia a pellet con puffer

    Buongiorno a tutti, mi è stato installato un nuovo impianto nel locale tecnico con una caldaia a pellet prodotta dalla AMG brandizzata KRONE 34KR-PA da 31,2 Kw, unita ad un puffer ACS della Cordivari da 717 litri.. Il tutto deve riscaldare una casa di 255 m2 su due piani, con soffitti alti oltre i 3 metri, su 15 termosifoni in ghisa.
    L'impianto è stato creato per cercare di avere pù autonomia e maggior calore in tutta la casa, dal momennto che prima ci si scaldava con una idrostufa sempre a pellet con poca autonomia (30kg max di serbatoro).

    La ditta che ha installato l'impianto, al momento ha collegato la caldaia al puffer in questo modo (scusate ma sono neofita sull'argomento):
    nella mandata che va dalla caldaia al puffer hannno inserito un termostato (a lancette) che indica semplicemente la temperatura di entrata nel puffer, l'uscita dal puffer che va direttamente all'impianto è collegato ad un termostato analogico, dove è possibile impostare la temperatura di uscita; una volta arrivata la stessa fa partire una pompa elettrica che manda acqua calda a tutto l'impianto. Ci sono poi altri due tubi in entrata e uscita che credo siano collegati all'impianto dei termosifoni.
    Dovranno completare il lavoro rifacendo impianto elettrico, ed inserendo un termostato ambiente da far collegare direttamente in casa per aumentare o abbassare la temperatura.

    Al momento la caldaia è impostata con h2o a 70 gradi, potenza al minimo e sempre accesa. Temperature interne, in zona nord, sui 18 gradi, nelle altre parti della casa tra i 19 ai 20 gradi.
    Il termostato analogico nel puffer lo modifico per fare delle prove, tra i 40 gradi e i 50, come mi avevano detto di fare gli idraulici. La casa è caldina, non esageratamente ma non fa freddo.

    Così però, mi sembra di sfruttare male il puffer, in quanto, da un lato la caldaia lavora sempre e consuma pellet in continuazione (potenza 1 a 55 gradi medi su h20 impostata a 70 gradi, 3/4 sacchi al giorno), dall'altro lato il puffer viene scaldato sempre, non diventa caldissimo, e non risolve le esigenze di termosifoni caldi.

    Ho letto che è possibile far lavorare la caldaia con impostazione di più temperature legate al puffer, in modo che si accenda e spenga al bisogno.
    In sintesi, visto che devono ancora finire il lavoro:
    meglio far inserire delle sonde al posto del termostato ? e se si, che cosa comporterebbe in termini di spesa/lavoro?
    quale configurazione sarebbe migliore rispetto a consumi e calore in casa ?
    oppure potrei lasciare così e aumentare la potenza, facendo accendere e spegnere la caldaia durante il giorno ?

    Grazie a tutti per il supporto!!

  • #2
    ciao pippo,

    come componenti dell' impianto sembri essere a posto. la vac non l'hai menzionata ma presumo te la abbiano installata come pure il vaso di espansione.
    a spanne dovresti avere: mandata caldaia al puffer alto. ritorno caldaia al puffer basso.
    poi, mandata ai termo collegata al puffer alto o ai 3\4 di altezza se fai anche acs (per dargli priorità e avvere sempre una riserva di acqua calda disponibile). in fine ritorno ai termo nel puffer basso.

    detto ciò, innanziturro è un bene che la caldaia sia sempre accesa. gli on-off frequenti sono da evitare, peggiorano il rendimento e logorano prima la caldaia stessa.
    rimane solo da vedere: come ti è stata impostata la temperatura di mandata ai termosifoni se punto fisso oppure in climatica (se puoi meglio questì ultima soluzione) e come ti hanno fatto la gestione del puffer. perchè va bene il set point di 70 gradi sul puffer però devi usarlo tutto, non solo una parte...e per far ciò hai bisogno di due termostati uno messo in basso nel puffer e tarato a 70 gradi che comanda lo stop. un altro messo in alto tarato a 55 gradi circa che comanda l' avvio. quindi la caldaia partità quando sopra la T calerà sotto i 55 gradi e staccherà SOLO quando nella parte più bassa avrai 70 gradi.

    fare ciò ti comporta una spesa di materiali ridicola: due termostati e un relè + il lavoro se non lo fai te.
    la configurazione migliore in termini di resa (oltre ovviamente all' isolamento termico della casa) dell' impianto è quella in climatica con l' impianto sempre acceso e temperatura di mandata che si autoregola in base a quella esterna.

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    • #3
      fai qualche foto dei collegamenti nel puffer e gli accessori installati nell'impianto..
      valvola anticondensa è installata..?
      fai anche acs col puffer.. ?
      Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..

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      • #4
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        ciao! grazie per la risposta!
        vi quoto le due foto, spero si vedano bene
        in pratica, il termostato analogico a 3/4 del puffer è l'unico che comanda la pompa, foto a fianco, che porta acqua calda all'impianto. Per temperatura di mandata, intendi quella inserita nel termostato analogico ? mi l'hanno impostata tra i 40 e 50 gradi.
        La caldaia lavora sempre per raggiungere 70 gradi (utopici, perchè si asseste sempre a 55), appena arriva a temperatura l'unico termostato la pompa indicata nella foto manda acqua calda all'impianto.
        Il problema nasce dal fatto che, in tutto quel tempo, i termosifoni rimangono tiepidini, quasi freddi, la caldaia consuma in continuazione e non ne vengo a capo.

        Ti confermo che è stato inserito un vaso di espansione ma, non so cosa sia la vac.
        quindi tu mi stavi dicendo che basterebbe inserire un altro termostato per poi far lavorare la caldaia con le temperature impostate ? Effettivamennte sulla scheda di controllo della micronova, nel setaggio potenza c'è l'indicazione puff up e puff down a 0 gradi

        la ditta che mi ha installato cmq tutto l'impianto, mi ha detto però che tutto dovrà essere controllato da un termostato cablato (wifi, che ho comprato, marca tado che vedono su amazon) direttamente dalla casa, perché collegheranno lui direttamente alla pompa che fa partire l'acqua calda ai termosifoni.
        Preciso che, i 717 litri del puffer sono tutti di acqua tecnica, per la sanitaria utilizziamo ancora un piccolo boiler a gas.

        Io in tutto questo continuo a non capire
        comandare tutto da un termostato che imposta la temperatura a che serve ? cioè, se io scrivo 22 gradi, la caldaia lavora di potenza e temperatura per scaldare puffer e far arrivare la casa in temperatura ?
        E il termostato di casa collegato direttamente alla pompa elettrica come in foto, funziona come il termostato analogico collegato al puffer ?
        scusate la mia estrema ignoranza in materia, ma, e ci sta bene nel contesto.. non ci capisco un tubo!
        Ciao e grazie!!
        Originariamente inviato da athxp Visualizza il messaggio
        ciao pippo,

        come componenti dell' impianto sembri essere a posto. la vac non l'hai menzionata ma presumo te la abbiano installata come pure il vaso di espansione.
        a spanne dovresti avere: mandata caldaia al puffer alto. ritorno caldaia al puffer basso.
        poi, mandata ai termo collegata al puffer alto o ai 3\4 di altezza se fai anche acs (per dargli priorità e avvere sempre una riserva di acqua calda disponibile). in fine ritorno ai termo nel puffer basso.

        detto ciò, innanziturro è un bene che la caldaia sia sempre accesa. gli on-off frequenti sono da evitare, peggiorano il rendimento e logorano prima la caldaia stessa.
        rimane solo da vedere: come ti è stata impostata la temperatura di mandata ai termosifoni se punto fisso oppure in climatica (se puoi meglio questì ultima soluzione) e come ti hanno fatto la gestione del puffer. perchè va bene il set point di 70 gradi sul puffer però devi usarlo tutto, non solo una parte...e per far ciò hai bisogno di due termostati uno messo in basso nel puffer e tarato a 70 gradi che comanda lo stop. un altro messo in alto tarato a 55 gradi circa che comanda l' avvio. quindi la caldaia partità quando sopra la T calerà sotto i 55 gradi e staccherà SOLO quando nella parte più bassa avrai 70 gradi.

        fare ciò ti comporta una spesa di materiali ridicola: due termostati e un relè + il lavoro se non lo fai te.
        la configurazione migliore in termini di resa (oltre ovviamente all' isolamento termico della casa) dell' impianto è quella in climatica con l' impianto sempre acceso e temperatura di mandata che si autoregola in base a quella esterna.

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        • #5
          no non si capisce nulla.. cè la mandata in alto che non si capisce sia quella de generatore o che va al riscaldamento.. non vedo nessuna miscelatrice che regoli la T dell'acqua ai termosifoni.. quei 2 tubi di piccolo diametro in basso non si capisce cosa servano.. se collegati ad un serpentino del puffer o cosa.. mi dispiace ma credo che l'impianto non sia stato realizzato bene..

          se riesci fai un disegno dettagliato dell'impianto, così molto difficile aiutarti..

          edit..

          ingrandendo la foto nr.2, nell'adesivo del puffer ho notato che l'idraulico ha segnato le 2 mandate, immagino che quella all'apice sia della caldaia e quella alla prima connessione laterale al riscaldamento e quelle in basso siano i relativi ritorni.. solo che se le frecce disegnate rispettano il senso dei flussi sarebbe da bastonare..
          Ultima modifica di aldo55; 29-12-2020, 22:33.
          Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..

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          • #6
            Originariamente inviato da aldo55 Visualizza il messaggio
            no non si capisce nulla.. cè la mandata in alto che non si capisce sia quella de generatore o che va al riscaldamento.. non vedo nessuna miscelatrice che regoli la T dell'acqua ai termosifoni.. quei 2 tubi di piccolo diametro in basso non si capisce cosa servano.. se collegati ad un serpentino del puffer o cosa.. mi dispiace ma credo che l'impianto non sia stato realizzato bene..

            se riesci fai un disegno dettagliato dell'impianto, così molto difficile aiutarti..
            dunque, leggo, sopra il puffer mandata impianto, poco di sotto mandata stufa, sotto ritorno impianto e ultimo in basso ritorno stufa. Quei tubi sono collegati direttamente ai tubi più grossi in alto che vanno verso i termosifoni e l inpianto, e vedo che formano una T, dove sotto c'è la pompa elettrica della quale vi ho postato foto, non so se mi sono spiegato....

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            • #7
              ciao..scusami mi aiuti a capire meglio...che cosa hanno sbagliato?? devono tornare per spostare impianto quindi dovranno svuotare e ricollegare.... io non ci capisco nulla... ti quoto la foto in questione
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              edit..

              ingrandendo la foto nr.2, nell'adesivo del puffer ho notato che l'idraulico ha segnato le 2 mandate, immagino che quella all'apice sia della caldaia e quella alla prima connessione laterale al riscaldamento e quelle in basso siano i relativi ritorni.. solo che se le frecce disegnate rispettano il senso dei flussi sarebbe da bastonare...

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              • #8
                mi sembra che abbiano usato tubi multistrato , cosa fortemente sconsigliata perchè può portare a perdite future. Pretendi che te lo toglano e rifacciano i collegamenti .

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                • #9
                  decisamente impianto fatto molto male, con multistrato (da evitare sempre con la biomassa), con mancanze (vedi mix riscaldamento), ecc ecc

                  impianto che dovrebbe essere visionato per bene e corretto in tutti gli errori

                  vedere impianti nuovi fatti così, fa pena......

                  di dove sei ?
                  alias Dott Nord Est

                  la biomassa non è per tutti........ ma per alcuni si

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                  • #10
                    si, concordo anch'io per i tubi. tra la caldaia e il puffer essendo che si lavora sempre ad alta temperatura (sui 70 gradi o più) bisorrebbe usare tubi in ferro o rame. no multistrato, si trova a lavorare al limite e la durata nel tempo cala drasticamente.
                    invece, tra puffer e termo è la scelta ideale.

                    a mio avviso devi fare queste cose:

                    -far cambiare i tubi tra caldaia e puffer
                    -far levare quel termostato analogico. verificare dal manuale caldaia se quelle voci puff up e puff down siano effettivamente la funzione che ti serve, altrimenti realizzarla come scritto su.
                    -aggiungere una miscelatrice 3 vie sulla mandata ai termo. costa circa 100€, in versione mauale che per ora (se vuoi contenere i costi) può andae bene per cominciare. poi un domani o anche subito se vuoi spenderci altri 200 euro ci si aggiunge motore e climatica.
                    -verificare se presente la VAC (valvola anti condensa) è collegata imediatamente in uscita alla caldaia. o verificare se integrata nella stessa

                    imho, purtroppo ti hanno buttato su un impianto biomassa "alla vecchia maniera" e con qualche errore tecnico. hai sempre acqua tiepida nei termo perchè la gestione impianto è sbagliata. la caldaia DEVE tenere il puffer SEMPRE caldo. tutto. quindi il puffer comanda la caldaia tramite i due termostati. poi i termosifoni attingono in miscelata da questo, preferibilmente in climatica...ma a punto fisso puoi già ottenere buoni risultati.

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                    • #11
                      Originariamente inviato da athxp Visualizza il messaggio
                      aggiungere una miscelatrice 3 vie sulla mandata ai termo. costa circa 100€, in versione mauale che per ora (se vuoi contenere i costi) può andae bene per cominciare. poi un domani o anche subito se vuoi spenderci altri 200 euro ci si aggiunge motore e climatica.
                      attenzione, una mix a punto fisso non può poi essere integrata con attuatore (sono due cose diverse)
                      quindi sin dalla partenza bisogna sapere quello che si vuole fare

                      la prima è un punto fisso meccanico, la seconda è un punto variabile a cui si abbina attuatore

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                      alias Dott Nord Est

                      la biomassa non è per tutti........ ma per alcuni si

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                      • #12
                        si si, intendevo la seconda che hai messo in foto, all'inizio si può impostare "fissa" e un domani aggiungere il servomotore

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                        • #13
                          [QUOTE=pippo78;120011221]
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                          /QUOTE]

                          voglio chiederti se la freccia che indica "M stu", indichi anche la direzione del flusso dell'acqua..

                          per fare questo puoi seguire la mandata (tubo caldo) della stufa e vedere dov'è collegata nel puffer. perchè se i flussi vanno come indicano le frecce sembra che la mandata della stufa sia l'ultima sotto. sicuramente non sarà così ma meglio levarsi i dubbi.. si sa mai..
                          Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..

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                          • #14
                            Originariamente inviato da pippo78 Visualizza il messaggio
                            dunque, leggo, sopra il puffer mandata impianto, poco di sotto mandata stufa, sotto ritorno impianto e ultimo in basso ritorno stufa. Quei tubi sono collegati direttamente ai tubi più grossi in alto che vanno verso i termosifoni e l inpianto, e vedo che formano una T, dove sotto c'è la pompa elettrica della quale vi ho postato foto, non so se mi sono spiegato....
                            Fagli aggiungere 2 mix come da schema :

                            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                            1- mix anticondensa a 60 gradi
                            2- mix lato impianto regolabile (costa poco) o motorizzata (costa il doppio + serve una regolazione climatica ..altri 60-70 euro per quelle basilari)

                            Il cronotermostato di zona attiverà il circolatore lato impianto.

                            Il termostato sul puffer in basso attiverà la caldaia. Per questa regolazione molto meglio un doppio termostato (alto sul puffer ed uno in basso) per accendere e spegnere la caldaia con "puffer tutto pieno e tutto vuoto" (se hai bisogno c'è lo schema sul forum) o una piccola centralina di controllo con le stesse funzioni.

                            Non trovo sul manuale della caldaia se è munita di sonda che rileva la T del puffer in questo caso ci sono altre soluzioni, dipende da come la caldaia gestisce il puffer.

                            Lato caldaia considerate le modifiche per le mix fai sostituire i tubi in multistrato sui due tratti oggetto di lavori.

                            Caldaia a pellet BOILER34KR-PA arancio e grigio 31.2 W. Prezzo online | Leroy Merlin

                            caldaia_20_24_28_32 - 001144_IT (cloudinary.com)

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                            • #15
                              e che tubi devono utilizzare? Grazie

                              Commenta


                              • #16
                                Originariamente inviato da pippo78 Visualizza il messaggio
                                e che tubi devono utilizzare? Grazie
                                consigliato, rame in assoluto tra generatore e puffer/collettori riscaldamento o fino ad un sistema di riduzione temperatura (miscelatrice su riscaldamento)

                                avevi poi verificato dov'è collegata la mandata al puffer dal generatore..?
                                Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..

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