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Tariffe gas: meglio prezzo fisso o prezzo variabile

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  • Tariffe gas: meglio prezzo fisso o prezzo variabile

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ID: 2300787Come per l’energia elettrica, il 2024 ha rappresentato un fondamentale punto di svolta anche nel settore del gas: da gennaio dello scorso anno si è infatti definitivamente concluso il servizio di tutela del gas (clienti vulnerabili a parte). Questo traguardo ha portato milioni di utenti a dover fare i conti con il nuovo mercato libero e a dover scegliere una tra le offerte dei fornitori presenti. Tra le opzioni che hanno generato maggiori dilemmi, ce n’è una in particolare a cui vogliamo dedicare questo articolo per renderla più chiara e comprensibile: stiamo parlando della scelta tra tariffe gas a prezzo fisso o tariffe a prezzo variabile.

    Le tariffe gas a prezzo fisso

    Quando si parla di tariffe del gas a prezzo fisso si intendono tutti quei contratti che offrono un costo invariato del gas per un determinato periodo di tempo, indipendentemente dall’andamento e dalle fluttuazioni del mercato. Si tratta di tariffe che garantiscono massima sicurezza ai consumatori, dando loro la certezza di avere un prezzo stabile senza imprevisti né sorprese e senza aumenti improvvisi, con la concreta possibilità di prevedere i propri costi mensili in bolletta, così di pianificare la propria economia in maniera rigorosa. Di contro, le tariffe gas a prezzo fisso sono generalmente vincolate a periodi più lunghi (anche fino a 36 mesi) e non permettono all’utente di risparmiare nei momenti in cui il prezzo della materia prima è più basso.

    Le tariffe gas a prezzo variabile

    Le tariffe gas a prezzo variabile non hanno invece un prezzo fisso, ma seguono l'andamento del mercato (spesso legato a un indice di riferimento a cui si aggiunge un margine stabilito dal fornitore). Questo significa che il costo mensile che si deve saldare può aumentare o diminuire in base alle condizioni economiche, spesso anche senza preavviso, generando possibili risparmi, ma anche bollette molto più care in determinati momenti. Si tratta di una tipologia di tariffa rischiosa, ideale per chi è particolarmente attento a monitorare le fluttuazioni dei prezzi del gas e a sfruttare i momenti in cui il prezzo è più basso, ma sconsigliato per chi cerca più stabilità economica.
    Pur garantendo contratti più flessibili in termini di durata, la tariffa gas a prezzo variabile non consente di pianificare i costi mensili.

    Cosa considerare nella scelta della tariffa gas

    Al di là delle abitudini di consumo, delle esigenze personali e della propensione al rischio, per scegliere la tariffa gas maggiormente vantaggiosa è fondamentale prima di tutto analizzare con attenzione l’andamento del mercato energetico. Se i prezzi del gas sono bassi, conviene siglare un contratto a prezzo variabile, mentre se ci si ritrova davanti a rincari, meglio puntare su quello fisso. Molto importante anche considerare la durata del contratto, cercando di non vincolarsi mai a lungo termine, a meno che non si decida che la propria stabilità economica è più importante di eventuali risparmi possibili nel corso del tempo.
    Infine, prima di prendere qualunque decisione, è bene controllare e conoscere il proprio consumo medio, in modo da capire l’impatto economico delle variazioni di prezzo e scegliere così quale strada prendere.



    Essere realisti e fare l'impossibile
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