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Ristrutturazione e unione di 2 circuiti termici di appartamenti su una sola caldaia

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  • Ristrutturazione e unione di 2 circuiti termici di appartamenti su una sola caldaia

    Salve vorrei un vostro parere su un lavoro che abbiamo effettuato nella mia abitazione.
    Si tratta di una casa anni 70 su 3 piani discretamente coibentata per essere anni 70.
    Abbiamo tutti i muri perimetrali con intercapedine e vermiculite espansa all'interno + infissi di legno massiccio 5/6 cm e doppio vetro.

    La centrale termica di questa casa era già stata aggiornata da unica caldaia a gasolio a 3 caldaie indipendenti per i tre appartamenti di cui è costituita la casa. Si trattavano di 3 caldaie identiche da 31KW anche se uno dei 3 appartamenti è di soli 57MQ.
    Di recente abbiamo fatto questa ristrutturazione termica:

    1)Appartamento al piano rialzato ha optato per rifare completamente impianto termico e sostituito caldaia con una a condensazione a bassa temperatura abbinando un impianto a pavimento. Qua non ci sono problemi.
    2)L'appartamento al pian terreno è stato unito al circuito termico dell'altro appartamento situato al 2° piano e installata una caldaia a condensazione da 29KW per i due appartamenti + testine termostatiche su tutti i termo. Di solito sono regolate a 3.
    Abbiamo fatto questa scelta per eliminare una caldaia e relativo scarico fumi così da fare posto, nella canna fumaria condominiale, per i tubi di un impianto solare termico condominiale e un impianto fotovoltaico per un degli appartamenti.

    Detto questo ora vengo al nocciolo della questione.
    L'appartamento al 2° piano, come ho accennato in precedenza, era dotato di caldaia da 31KW del 1996. La superfice calpetstabile è di 180MQ. Ci sono caloriferi di ogni dimensione e misura a seconda dell'orientamento e dimensione della stanza. Fino ad ora non ci sono mai stati problemi di temperatura. C'è sempre stato molto caldo e nessun problema.
    L'appartamento al pian terreno di 57MQ sempre dotato di caldaia dedicata, sempre del 1996 da 31KW (un eccesso...) sempre con gli stessi termo originali anni 70 e dotati di testina sempre posizionata su 3. Anche qua mai stati problemi di temperatura.

    Ora la situazione è cambiata. E' stata installata una sola caldaia a condensazione da 29kw per gestire tutti e due gli appartamenti.
    I due cronotermostati ambiente non fanno altro che aprire e chiudere 2 valvole di zona che attivano o meno i circuiti delle singole unità abitative.

    Al pian terreno non ci sono problemi.
    Al 2° piano invece riscontriamo che i caloriferi più sfortunati(+ lontani dalle mandate principali) fanno fatica a scaldarsi bene. Parte superiore bollente e inferiore tiepida.
    E' un problema generalizzato, in realtà, ma più evidente sui caloriferi più lontani.

    In sostanza non riusciamo ad ottenere una situazione confortevole in presenza di basse temperature esterne. C'è qualcosa da sistemare. Non riusciamo a capire dove sia meglio intervenire.

    Aggiungo un dettaglio. Ho notato che in centrale termica sono stati sostituiti 3/4 metri di tubo di mandata/ritorno tra la caldaia e il soffitto, nei pressi di un rubinetto. In nuovo tubo, in rame, ha una sezione molto più piccola del precedente in metallo. Questo mi ha lasciato un pò perplesso. Avrei pensato che venisse installato un tubo nuovo delle stesse dimensioni del vecchio.
    Avremo cali di portata?

    Abbiamo anche fatto un consulto con un altro installatore e sono sorti alcuni dubbi.....
    Si è parlato di caldaia troppo piccola per gestire due appartamenti o della sola pompa sottodimensionata per gestire la portata o la prevalenza o tutte è due.
    A questo proposito vorrei dire che la pompa della vecchia caldaia, poi sostituita, ha le stesse caratteristiche di quella nuova. Si tratta di una Grundfos 15/50.Certo il carico di lavoro è aumentato ma non poi di molto visto che l'appartamentino si scalda con pochissimo sforzo. Si tratta di 3/4 caloriferi in tutto.

    Ringrazio per qualsiasi genere di aiuto e rimango a disposizione per chiarimenti.

    Saluti

  • #2
    bè, mancano dei dati importanti: innanzitutto come lavora la nuova cladaia?A punto fisso o con la climatica? poi sembra un problema di portata insufficiente, se la pompa è la stessa direi che bisogna agire sui detentori magari troppo chiusi per il salto di temperatura.

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    • #3
      Ciao, grazie per l'intervento. Ti dò le info mancanti.
      La caldaia lavora, di solito, a chiamata se così si può dire. Ragiona in questo modo. Alla chiamata di accensione parte a una temp di 60° poi conteggia 20 minuti e se c'è ancora richiesta di calore passa 65° fino ad esaurire le richieste.
      Poi fà ripartire i conteggi.... e abbassa di nuovo la temp..... e così via.
      In condizioni di inverno molto rigido tipo a -5/-10 allora non riesce a tenere dietro alle richieste di calore e abbiamo messo la t° di mandata più alto, migliorando la situazione.

      Abbiamo controllato alcuni detentori e risultano tutti aperti.
      Credi che siano da regolare in modo preciso a seconda delle stanze? Io ho notato miglioramenti solo chiudendo di più qualche termo secondario(testina termostatica piazzata a 2) e aprendo di più qualche termo più importante(testina termostatica piazzata a 3 o poco più).

      Che dici?
      Ciao

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