Ciao, anche io mi chiedo se questo è un pezzo davvero necessario/utile. Ma tecnicamente non ne capisco. Io ho caldaia a condensazione che deve gestire tramite valvole e pompe esterne, 2 zone.
Comunque la prima paura che avevo è che fosse tutta energia buttata. Ieri mi sono deciso a misurare quanto consumi la caldaia con tutte le zone spente, quindi solo per mantenere il flusso nel circolatore esterno / separatore.
Per fortuna meno di quanto pensassi. In 24 ore sono circa 0,09 mc di gpl che sarebbero in una stagione circa 70 Euro.
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caldaia a condensazione, separatore idraulico e temperatura di ritorno
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Aggiorno sulla situazione, ora che si è rifatto freddo (in questi giorni la temperatura esterna sta tra -1 e +3).
Ieri ho provato a tenere la mandata a 50, ma i miei radiatori non ce la fanno. Dalle 7 alle 23 la temperatura è passata da 14.8 a 16.4.
Ho provato con 55 oggi, ed è andata un po' meglio: dalle 7 a ora (21) è passata da 14.6 a 16.8.
Ho notato, a differenza della scorsa primavera, che si è pareggiato il dislivello tra il ritorno secondario e il primario: con mandata a 55 stanno entrambi su 38-39.
Il che va benissimo... non capisco il motivo del cambiamento però.
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Originariamente inviato da Daniel1980 Visualizza il messaggio*** Citazione integrale rimossa. Violazione art.3 del regolamento del forum. nll ***Ultima modifica di nll; 12-10-2013, 20:45.
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Avevo anche provato ad avviare la pompa sul secondario, ma senza miglioramenti.
Era più o meno sparito il ricircolo T1->T2 e quindi T4 era uguale a T2. Solo che entrambe erano pari a 41 C°, a causa della maggior velocità nell'impianto.
Quindi erano 160W consumati per poi far entrare l'acqua in caldaia alla stessa temperatura di prima...
Chissà cosa sarebbe successo senza separatore? Sicuramente l'impianto avrebbe circolato più forte di ora, ma di quanto? Forse la pompa al minimo sarebbe riuscita a rallentare più di adesso?
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Beh, i separatori in termotecnica sono ancora di gran moda, a volte secondo me anche quando non servono, manel tuo caso probabilmente l'installatore voleva preservare la circolazione naturale. Naturale che miscelando e inalzando la temperatura di ritorno la resa cali un po', l'ideale sarebbe che si attestasse attorno ai 32 gradi (mi pare che la condensazione si completa già al 100% a quella temperatura), ma comunque in un impianto con radiatori in ghisa 40° non sono male, il crollo della resa in condensazione avviene quando superi i 50°.
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valerio_vanni ha iniziato la discussione caldaia a condensazione, separatore idraulico e temperatura di ritornocaldaia a condensazione, separatore idraulico e temperatura di ritorno
Ho da poco una caldaia a condensazione senza produzione di ACS.
Ha la valvola a tre vie che separa la mandata del riscaldamento da quella che va al boiler per l'ACS (già presente precedentemente nell'impianto).
L'impianto è a radiatori in ghisa, e funziona a circolazione naturale (c'è anche una pompa con bypass che si può attaccare all'occorrenza, ovviamente obbligatoria quando si vuole riscaldare il piano terra). Il piano terra è disabitato quindi normalmente si usa la circolazione naturale.
Nell'impianto adesso c'è un separatore idraulico appena fuori dalla caldaia, poi i tubi proseguono nelle direzioni originarie.
Ho notato che il ritorno del primario è più caldo del ritorno del secondario, penso quindi di trovarmi nella situazione raffigurata qui sotto (è un'immagine trovata in rete).
T1: mandata primario T2: ritorno primario T3: mandata secondario T4: ritorno secondario
Toccando i tubi con le mani si capisce male, il primario mi sembrava che scottasse quanto la mandata e quindi mi sono preoccupato. Ho comprato dei termomentri a contatto e ho scoperto che non è così (per fortuna la mia mano si sbagliava!) ma comunque una differenza c'è.
Evidentemente anche con la spinta minima della pompa interna della caldaia il flusso T1->T2 (che scende lungo il separatore) mi fa tornare dell'acqua calda su T2, più calda di T4.
Ormai è un brutto momento per fare prove perché ormai il riscaldamento è spento, ma qualche ora di valutazione l'ho fatta ugualmente.
Il risultato è stato questo: con T1=55, T4=36, e sarebbe buono da mandare nella caldaia a condensazione. T2 però, a causa del ricircolo interno al separatore, è 40-41.
Mi chiedo una cosa: questi 4-5 gradi in più quanto possono influire nella minor condensazione e quindi nei consumi della caldaia?Tag: Nessuno
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