Buongiorno a tutti, vorrei confrontare le mie idee da hobbista con qualcuno più esperto.
Io abito in un appartamento di 100 mq del centro italia, +2 m slm che viene riscaldato da una caldaia a camera aperta e termosifoni. La caldaia dopo 14 anni di onorato servizio ha cominciato a fare di testa sua, per esempio se apro il rubinetto dell'acqua calda parte il riscaldamento, anche se l'interruttore sta sul simbolo estate ed il termostato ambiente è spento, quindi dopo l'estate ne dovrò acquistare una nuova, questa volta a camera stagna. La caldaia è posizionata sul terrazzo coperto, abbastanza ampio (circa 20 mq) che attualmente ho schermato con pannelli grigliati di legno e delle tende di Crystal trasparente, in modo da creare un ambiente chiuso e riparato dal vento. Durante i montaggio delle tende, mi è venuta l'idea, che con una modifica all'impianto di riscaldamento in fase di montaggio della nuova caldaia, di poter riscaldare questo ambiente con un ventilconvettore senza far accendere i termosifoni in casa.
La mia idea da hobbista è la seguente:
1) all'uscita della mandata acqua dei termosifoni montare un collettore a due vie con relativi chiusini, al primo collegare i termosifoni e al secondo l'entrata del ventilconvettore;
2) al tubo di ritorno stessa modifica;
3) montaggio di un secondo termostato ambiente nella veranda;
4) montaggio di un commutatore a quattro vie che scambi i due contatti della caldaia con il 1° termostato oppure con il 2° termostato.
Secondo le mie conoscenze teoriche posso ipotizzare tre tipi di funzionamento:
1) con il commutatore chiuso sul termostato della veranda e la mandata e ritorno acqua nei termosifoni interdetti dai chiusini il ventilconvettore riscalderà fino al raggiungimento della temperatura impostata;
2) con il commutatore chiuso sul termostato dell'appartamento e la mandata e ritorno acqua nel ventilconvettore interdetti dai chiusini, l'impianto dei termosifoni funzionerà regolarmente;
3) con il commutatore chiuso sul termostato dell'appartamento e la mandata e ritorno acqua aperte sia per i termosifoni che per il ventilconvettore andranno in funzione entrambi gli impianti e la temperatura da raggiungere sarà quella impostata dal termostato all'interno dell'appartamento.
Spero di essere stato chiaro nella descrizione, i miei dubbi sulla suddetta modifica riguardano il sovradimensionamento della caldaia rispetto ad un solo ventilconvettore , ed anche la ripartizione della mandata dell'acqua calda tra i due sistemi quando nel caso dovessero funzionare entrambi nello stesso tempo.
Per favore rispondete , sia in negativo che positivo ovviamente.
Antonio_68
Io abito in un appartamento di 100 mq del centro italia, +2 m slm che viene riscaldato da una caldaia a camera aperta e termosifoni. La caldaia dopo 14 anni di onorato servizio ha cominciato a fare di testa sua, per esempio se apro il rubinetto dell'acqua calda parte il riscaldamento, anche se l'interruttore sta sul simbolo estate ed il termostato ambiente è spento, quindi dopo l'estate ne dovrò acquistare una nuova, questa volta a camera stagna. La caldaia è posizionata sul terrazzo coperto, abbastanza ampio (circa 20 mq) che attualmente ho schermato con pannelli grigliati di legno e delle tende di Crystal trasparente, in modo da creare un ambiente chiuso e riparato dal vento. Durante i montaggio delle tende, mi è venuta l'idea, che con una modifica all'impianto di riscaldamento in fase di montaggio della nuova caldaia, di poter riscaldare questo ambiente con un ventilconvettore senza far accendere i termosifoni in casa.
La mia idea da hobbista è la seguente:
1) all'uscita della mandata acqua dei termosifoni montare un collettore a due vie con relativi chiusini, al primo collegare i termosifoni e al secondo l'entrata del ventilconvettore;
2) al tubo di ritorno stessa modifica;
3) montaggio di un secondo termostato ambiente nella veranda;
4) montaggio di un commutatore a quattro vie che scambi i due contatti della caldaia con il 1° termostato oppure con il 2° termostato.
Secondo le mie conoscenze teoriche posso ipotizzare tre tipi di funzionamento:
1) con il commutatore chiuso sul termostato della veranda e la mandata e ritorno acqua nei termosifoni interdetti dai chiusini il ventilconvettore riscalderà fino al raggiungimento della temperatura impostata;
2) con il commutatore chiuso sul termostato dell'appartamento e la mandata e ritorno acqua nel ventilconvettore interdetti dai chiusini, l'impianto dei termosifoni funzionerà regolarmente;
3) con il commutatore chiuso sul termostato dell'appartamento e la mandata e ritorno acqua aperte sia per i termosifoni che per il ventilconvettore andranno in funzione entrambi gli impianti e la temperatura da raggiungere sarà quella impostata dal termostato all'interno dell'appartamento.
Spero di essere stato chiaro nella descrizione, i miei dubbi sulla suddetta modifica riguardano il sovradimensionamento della caldaia rispetto ad un solo ventilconvettore , ed anche la ripartizione della mandata dell'acqua calda tra i due sistemi quando nel caso dovessero funzionare entrambi nello stesso tempo.
Per favore rispondete , sia in negativo che positivo ovviamente.

