Buongiorno,
vi chiedo qualche lume su un'idea che mi frulla da qualche anno.
Vivo in un appartamento di 80mq (circa 220mc) a Roma, ben coibentato. Dispongo di caldaia a metano 24kw di tipo tradizionale, 3 termosifoni in tubolari di acciaio con termovalvole (i tesi della irsap, per intenderci) e un termoarredo in bagno. Attualmente faccio funzionare la caldaia a 65°, dalle 14 alle 23 (nei weekend accendo prima). Tranne quando fa veramente freddo, la caldaia si spegne per raggiungimento temperatura dopo qualche ora di funzionamento, per poi riaccendersi dopo un'oretta di stop.
Mi sono sempre chiesto:
ma se facessi funzionare la caldaia per 24h con una temperatura molto più bassa (diciamo 45°), consumerei secondo voi
a) di più
b) di meno
c) circa lo stesso
d) e chi può dirlo?
Perdonate se è una domanda molto terra terra, ma non capendoci nulla...
vi chiedo qualche lume su un'idea che mi frulla da qualche anno.
Vivo in un appartamento di 80mq (circa 220mc) a Roma, ben coibentato. Dispongo di caldaia a metano 24kw di tipo tradizionale, 3 termosifoni in tubolari di acciaio con termovalvole (i tesi della irsap, per intenderci) e un termoarredo in bagno. Attualmente faccio funzionare la caldaia a 65°, dalle 14 alle 23 (nei weekend accendo prima). Tranne quando fa veramente freddo, la caldaia si spegne per raggiungimento temperatura dopo qualche ora di funzionamento, per poi riaccendersi dopo un'oretta di stop.
Mi sono sempre chiesto:
ma se facessi funzionare la caldaia per 24h con una temperatura molto più bassa (diciamo 45°), consumerei secondo voi
a) di più
b) di meno
c) circa lo stesso
d) e chi può dirlo?
Perdonate se è una domanda molto terra terra, ma non capendoci nulla...
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