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Ciao,
dovrei sostituire una caldaia murale Beretta del 1990 (idra turbo e.s.i. 24). Ha problemi con lo scambiatore di calore, molto intasato dal calcare, e va in blocco spesso e volentieri quando facciamo due docce consecutive; sebbene il ricambio sia disponibile, il manutentore sconsiglia di fare interventi di una certa entità su quella caldaia perché a suo dire a fine vita e con molti ricambi non più sul mercato.
Famiglia di 4 persone, abitiamo in una villetta a schiera di testa sulle colline della bergamasca.
Edificio del 1990, 3 piani (due da 60 e uno da 30 mq) per complessivi 150 mq. 2 bagni. Esposta a nord, isolamento non particolarmente elevato.
La caldaia attuale e' sul balcone in un box murario. Canna fumaria in acciaio doppia camera fino al tetto con recupero della condensa nel pluviale.
Impianto di riscaldamento con termosifoni in ghisa a cui negli anni abbiamo affiancato due stufe a legna ed oggi scaldiamo sostanzialmente solo con quelle.
C'è sempre qualcuno a casa e quindi scaldiamo tutto il giorno.
Indicativamente bruciamo complessivamente sui 50 quintali di legna e non abbiamo alcun problema nel riscaldare la casa.
Il metano viene usato sostanzialmente per l'ACS e come complemento d'inverno per mantenere tiepida la casa quando usciamo tutti o per trovarla tiepida all'ora della colazione nei giorni più freddi.
Consumo annuo di metano sui 700 mc (mediamente 100 mc al mese nei 5 mesi freddi e 30 mc nei 7 mesi caldi).
Cosa mi consigliate? Non vorrei stravolgere l'impianto attuale.
Caldaia a condensazione (eventualmente le full condens con condensazione anche sull'ACS) o tradizionale? Istantanea o con accumulo di acqua calda?
Potrei anche valutare una PDC per la sola ACS ma vorrei poter mantenere, per ogni evenienza, anche la possibilità di riscaldare interamente a metano.
Grazie!
dovrei sostituire una caldaia murale Beretta del 1990 (idra turbo e.s.i. 24). Ha problemi con lo scambiatore di calore, molto intasato dal calcare, e va in blocco spesso e volentieri quando facciamo due docce consecutive; sebbene il ricambio sia disponibile, il manutentore sconsiglia di fare interventi di una certa entità su quella caldaia perché a suo dire a fine vita e con molti ricambi non più sul mercato.
Famiglia di 4 persone, abitiamo in una villetta a schiera di testa sulle colline della bergamasca.
Edificio del 1990, 3 piani (due da 60 e uno da 30 mq) per complessivi 150 mq. 2 bagni. Esposta a nord, isolamento non particolarmente elevato.
La caldaia attuale e' sul balcone in un box murario. Canna fumaria in acciaio doppia camera fino al tetto con recupero della condensa nel pluviale.
Impianto di riscaldamento con termosifoni in ghisa a cui negli anni abbiamo affiancato due stufe a legna ed oggi scaldiamo sostanzialmente solo con quelle.
C'è sempre qualcuno a casa e quindi scaldiamo tutto il giorno.
Indicativamente bruciamo complessivamente sui 50 quintali di legna e non abbiamo alcun problema nel riscaldare la casa.
Il metano viene usato sostanzialmente per l'ACS e come complemento d'inverno per mantenere tiepida la casa quando usciamo tutti o per trovarla tiepida all'ora della colazione nei giorni più freddi.
Consumo annuo di metano sui 700 mc (mediamente 100 mc al mese nei 5 mesi freddi e 30 mc nei 7 mesi caldi).
Cosa mi consigliate? Non vorrei stravolgere l'impianto attuale.
Caldaia a condensazione (eventualmente le full condens con condensazione anche sull'ACS) o tradizionale? Istantanea o con accumulo di acqua calda?
Potrei anche valutare una PDC per la sola ACS ma vorrei poter mantenere, per ogni evenienza, anche la possibilità di riscaldare interamente a metano.
Grazie!
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