Buongiorno,
ho recentemente acquistato un monolocale di circa 30 mq. In precedenza era riscaldato mediante impianto centralizzato del condominio, poi qualche anno fa si è deciso di rendere tutti gli appartamenti autonomi, ma il vecchio proprietario non ha mai provveduto. Ho chiamato l'idraulico per chiedergli l'installazione di una caldaia a condensazione da collegare al vecchio impianto dei radiatori. Il tecnico fa il sopralluogo e mi dice che non è possibile in quanto i tubi del gas metano che arrivano dentro casa sono di mezzo pollice (e poi sono anche l'ultimo appartamento collegato all'impianto) per cui i tubi non avranno mai una portata sufficiente per far funzionare una caldaia di almeno 20kw. Va quindi trovata una soluzione alternativa, ad esempio un condizionatore (ma so già che non è praticabile perchè sono in centro storico e non mi fanno appendere nulla all'esterno) oppure portare i tubi di sezione adeguata nell'appartamento, salendo lungo l'esterno dell'edificio. Ovviamente gli chiedo se è possibile installare una caldaia di potenza inferiore (tanto l'appartamento è piccolo), ma lui mi risponde che ormai non se ne trovano più.
Allora faccio una ricerca su internet e trovo dei termoconvettori a gas metano (ad esempio il calorio 52m) che hanno una potenza intorno ai 5kw e secondo i miei calcoli dovrebbe essere sufficiente a scaldare un monolocale di 30mq. Poi per l'acqua calda opterei per un piccolo scaldabagno.
Allora richiamo il tecnico e gli prospetto questa soluzione... All'inizio non sa cosa rispondermi, poi dopo un po taglia corto dicendomi che secondo lui non va bene perché se poi accendo i fornelli mentre il riscaldamento è acceso, sicuramente il termoconvettore va in blocco, perchè la portata non sarebbe sufficiente per alimentare contemporaneamente fornelli e termoconvettore. Ma sta cosa mi ha lasciato qualche dubbio. L'impressione che ho avuto è che lui me lo abbia sconsigliato perché farmi un lavoro di ampliamento dei tubi del gas, installare una caldaia e collegarla ai radiatori (che poi andrebbero anche sostituiti con i nuovi) è sicuramente un lavoro più redditizio che mettere a muro un termoconvettore e collegargli un tubo già pronto.
Però non ne sono certo, per cui vorrei chiedere a chi è più esperto se la soluzione che ho prospettato è praticabile o se potrò effettivamente avere problemi, soprattutto quando sono accesi i fornelli.
Grazie
ho recentemente acquistato un monolocale di circa 30 mq. In precedenza era riscaldato mediante impianto centralizzato del condominio, poi qualche anno fa si è deciso di rendere tutti gli appartamenti autonomi, ma il vecchio proprietario non ha mai provveduto. Ho chiamato l'idraulico per chiedergli l'installazione di una caldaia a condensazione da collegare al vecchio impianto dei radiatori. Il tecnico fa il sopralluogo e mi dice che non è possibile in quanto i tubi del gas metano che arrivano dentro casa sono di mezzo pollice (e poi sono anche l'ultimo appartamento collegato all'impianto) per cui i tubi non avranno mai una portata sufficiente per far funzionare una caldaia di almeno 20kw. Va quindi trovata una soluzione alternativa, ad esempio un condizionatore (ma so già che non è praticabile perchè sono in centro storico e non mi fanno appendere nulla all'esterno) oppure portare i tubi di sezione adeguata nell'appartamento, salendo lungo l'esterno dell'edificio. Ovviamente gli chiedo se è possibile installare una caldaia di potenza inferiore (tanto l'appartamento è piccolo), ma lui mi risponde che ormai non se ne trovano più.
Allora faccio una ricerca su internet e trovo dei termoconvettori a gas metano (ad esempio il calorio 52m) che hanno una potenza intorno ai 5kw e secondo i miei calcoli dovrebbe essere sufficiente a scaldare un monolocale di 30mq. Poi per l'acqua calda opterei per un piccolo scaldabagno.
Allora richiamo il tecnico e gli prospetto questa soluzione... All'inizio non sa cosa rispondermi, poi dopo un po taglia corto dicendomi che secondo lui non va bene perché se poi accendo i fornelli mentre il riscaldamento è acceso, sicuramente il termoconvettore va in blocco, perchè la portata non sarebbe sufficiente per alimentare contemporaneamente fornelli e termoconvettore. Ma sta cosa mi ha lasciato qualche dubbio. L'impressione che ho avuto è che lui me lo abbia sconsigliato perché farmi un lavoro di ampliamento dei tubi del gas, installare una caldaia e collegarla ai radiatori (che poi andrebbero anche sostituiti con i nuovi) è sicuramente un lavoro più redditizio che mettere a muro un termoconvettore e collegargli un tubo già pronto.
Però non ne sono certo, per cui vorrei chiedere a chi è più esperto se la soluzione che ho prospettato è praticabile o se potrò effettivamente avere problemi, soprattutto quando sono accesi i fornelli.
Grazie
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