Buongiorno a tutti, come da titolo sono in procinto di iniziare questa avventura. Per ora siamo ancora alla fase esplorativa iniziale ma, come ovvio, con l'impresa che si occuperà della ristrutturazione (la medesima che ha costruito l'abitazione per cui se ci sono grane in questa fase saranno 'zzi loro) si è già iniziato a parlare di quali potrebbero essere le soluzioni da adottare.
L'abitazione o, meglio, la parte abitabile su cui si effettueranno i lavori principali (trainanti) consiste in una superficie di circa 100mq posta al piano primo di una bifamiliare. Su di essa insiste una mansarda, sempre di proprietà, accatastata però come locale di sgombero (non abitabile), di circa 70 mq.
La zona climatica è E con un fabbisogno di c.ca 2617 gradi giorno. I lavori di ristrutturazione, anche se non ancora definiti esattamente, dovrebbero essere:
- insufflaggio delle intercapedini con fibra di cellulosa (parete sud), schiuma poliuretanea (parete est), fibra di cellulosa (parete nord con lana minerale in zona canna fumaria)
- cappotto di 10cm su pareti sud, est, nord (la parete ovest è divisoria tra la mia casa e una gemella)
- sostituzione serramenti
- FV da 6kWp
- insufflaggio pareti mansarda (nord e sud) con fibra di cellulosa (con lana minerale in zona canna fumaria)
A tutto ciò si aggiunga che: anche gli inquilini del piano terra effettueranno lavori simili e che il tetto, in cemento, ha già sin dal origine, un adeguato isolamento.
La teoria (che spero diventi reale) è portare l'abitazione dalla classe odierna C/D con un consumo medio invernale (settembre - aprile) di 1300 SMC di metano ad una classe A abbassandone quindi decisamente il fabbisogno energetico.
I dubbi e le domande sorgono all'atto della scelta del generatore termico.
La mia idea era ovviamente di utilizzare una PdC con integrata l'unità per ACS (tipo Daikin Altherma con accumulo) e sostituire i termosifoni con fan-coil, parlando con l'impresario lui mi ha invece consigliato, basando il discorso sulla sicurezza del funzionamento anche nel caso di basse T e Ur elevate (brinamento), un sistema ibrido che riutilizzasse i vecchi termosifoni.
Su queste due possibilità o voluto allora provare a metter assieme quelli che dovrebbero essere i vantaggi e gli svantaggi delle rispettive tipologie associandoli ad considerazioni personali ...
PdC "pura"
VANTAGGI
- Tecnologia solamente elettrica quindi, un domani sostituissi i normali fuochi a gas con piastre ad induzione, potrei tranquillamente salutare il metano
- Per lo stesso motivo del punto precedente avrei comunque il risparmio (economico) sin da subito del controllo biennale
- ACS "a gratis" nel periodo aprile - settembre (grazie al FV)
- Abbinata ai fan-coil possibilità (in realtà è quasi un obbligo volendo ottimizzare al massimo il COP) di avere riscaldamento a bassa temperatura
- Abbinata ai fan-coil possibilità (forse) di avere anche la funzione raffrescamento (basta creare o prevedere le tubazioni di scarico condensa)
SVANTAGGI
- Obbligo di aumentare la potenza elettrica contrattuale
- Essenzialmente... la pianura padana! Basse (in realtà negli ultimi anni relativamente) temperature e Ur elevata danno luogo a molti brinamenti con abbassamento quindi del COP complessivo ed aumento del consumo energetico (con relativo rischio di battere i denti o lavarsi con acqua fredda)
- Necessità di lavori (in realtà piccoli) di muratura. I fan-coil necessitano di elettricità per cui bisognerà derivare le opportune linee di alimentazione oltre a prevedere fori di passaggio tubazioni scarico condensa e aggancio degli stessi a gronde di discesa o altro
PdC ibrida
VANTAGGI
- Sistema immune a T ed Ur esterna (se la PdC non ce la fa interviene la "tradizionale" caldaia a condensazione), mal che vada si sta sempre al caldo
- Assenza di lavori di muratura interni al abitazione in quanto, ripulito l'impianto esistente (cosa che comunque va fatta dopo 16 anni), si riutilizzerebbero i vecchi termosifoni. A tutto guadagno della tranquillità familiare (e matrimoniale)
- Sicurezza di ACS ad opportuna T in quanto prodotta dalla caldaia a gas
SVANTAGGI
- Tecnologia necessariamente più complicata (cita un vecchio detto: ciò che non c'è non si può rompere ... e quindi non si deve pagare)
- Necessità di continuare ad avere una fornitura di gas e parimenti di "subire" il controllo periodico
- Impossibilità di beneficiare del apporto del FV per la produzione del ACS nei mesi estivi
- Impossibilità (o relativa tale) di poter sfruttare l'impianto in raffrescamento. L'impianto ibrido, per la parte estiva, si appoggia a tradizionali split che (teoricamente) non sono compresi nel ecobonus (se non come parti "trainate")
Che dite? Sbaglio? Ho omesso qualche punto o interpretato male quanto appreso sulle PdC ibride? Secondo voi cosa mi converrebbe fare (muovendomi sempre al interno del fattibile con ecobonus 110%)?
P.S.
Prima che la discussione "sbarelli" su FC si, FC no, tengo a precisare che sia io che la mia consorte (meno male) conosciamo bene pregi e difetti di tale sistema. Ritengo sia d'uopo se si intenda passare al utilizzo di PdC nel impossibilità di rifare l'intero impianto con radianti a pavimento. Per le camere da letto l'idea era di utilizzare FC con radianti per minimizzare il rumore nelle ore notturne.
Grazie per l'aiuto. Lupino
L'abitazione o, meglio, la parte abitabile su cui si effettueranno i lavori principali (trainanti) consiste in una superficie di circa 100mq posta al piano primo di una bifamiliare. Su di essa insiste una mansarda, sempre di proprietà, accatastata però come locale di sgombero (non abitabile), di circa 70 mq.
La zona climatica è E con un fabbisogno di c.ca 2617 gradi giorno. I lavori di ristrutturazione, anche se non ancora definiti esattamente, dovrebbero essere:
- insufflaggio delle intercapedini con fibra di cellulosa (parete sud), schiuma poliuretanea (parete est), fibra di cellulosa (parete nord con lana minerale in zona canna fumaria)
- cappotto di 10cm su pareti sud, est, nord (la parete ovest è divisoria tra la mia casa e una gemella)
- sostituzione serramenti
- FV da 6kWp
- insufflaggio pareti mansarda (nord e sud) con fibra di cellulosa (con lana minerale in zona canna fumaria)
A tutto ciò si aggiunga che: anche gli inquilini del piano terra effettueranno lavori simili e che il tetto, in cemento, ha già sin dal origine, un adeguato isolamento.
La teoria (che spero diventi reale) è portare l'abitazione dalla classe odierna C/D con un consumo medio invernale (settembre - aprile) di 1300 SMC di metano ad una classe A abbassandone quindi decisamente il fabbisogno energetico.
I dubbi e le domande sorgono all'atto della scelta del generatore termico.
La mia idea era ovviamente di utilizzare una PdC con integrata l'unità per ACS (tipo Daikin Altherma con accumulo) e sostituire i termosifoni con fan-coil, parlando con l'impresario lui mi ha invece consigliato, basando il discorso sulla sicurezza del funzionamento anche nel caso di basse T e Ur elevate (brinamento), un sistema ibrido che riutilizzasse i vecchi termosifoni.
Su queste due possibilità o voluto allora provare a metter assieme quelli che dovrebbero essere i vantaggi e gli svantaggi delle rispettive tipologie associandoli ad considerazioni personali ...
PdC "pura"
VANTAGGI
- Tecnologia solamente elettrica quindi, un domani sostituissi i normali fuochi a gas con piastre ad induzione, potrei tranquillamente salutare il metano
- Per lo stesso motivo del punto precedente avrei comunque il risparmio (economico) sin da subito del controllo biennale
- ACS "a gratis" nel periodo aprile - settembre (grazie al FV)
- Abbinata ai fan-coil possibilità (in realtà è quasi un obbligo volendo ottimizzare al massimo il COP) di avere riscaldamento a bassa temperatura
- Abbinata ai fan-coil possibilità (forse) di avere anche la funzione raffrescamento (basta creare o prevedere le tubazioni di scarico condensa)
SVANTAGGI
- Obbligo di aumentare la potenza elettrica contrattuale
- Essenzialmente... la pianura padana! Basse (in realtà negli ultimi anni relativamente) temperature e Ur elevata danno luogo a molti brinamenti con abbassamento quindi del COP complessivo ed aumento del consumo energetico (con relativo rischio di battere i denti o lavarsi con acqua fredda)
- Necessità di lavori (in realtà piccoli) di muratura. I fan-coil necessitano di elettricità per cui bisognerà derivare le opportune linee di alimentazione oltre a prevedere fori di passaggio tubazioni scarico condensa e aggancio degli stessi a gronde di discesa o altro
PdC ibrida
VANTAGGI
- Sistema immune a T ed Ur esterna (se la PdC non ce la fa interviene la "tradizionale" caldaia a condensazione), mal che vada si sta sempre al caldo
- Assenza di lavori di muratura interni al abitazione in quanto, ripulito l'impianto esistente (cosa che comunque va fatta dopo 16 anni), si riutilizzerebbero i vecchi termosifoni. A tutto guadagno della tranquillità familiare (e matrimoniale)
- Sicurezza di ACS ad opportuna T in quanto prodotta dalla caldaia a gas
SVANTAGGI
- Tecnologia necessariamente più complicata (cita un vecchio detto: ciò che non c'è non si può rompere ... e quindi non si deve pagare)
- Necessità di continuare ad avere una fornitura di gas e parimenti di "subire" il controllo periodico
- Impossibilità di beneficiare del apporto del FV per la produzione del ACS nei mesi estivi
- Impossibilità (o relativa tale) di poter sfruttare l'impianto in raffrescamento. L'impianto ibrido, per la parte estiva, si appoggia a tradizionali split che (teoricamente) non sono compresi nel ecobonus (se non come parti "trainate")
Che dite? Sbaglio? Ho omesso qualche punto o interpretato male quanto appreso sulle PdC ibride? Secondo voi cosa mi converrebbe fare (muovendomi sempre al interno del fattibile con ecobonus 110%)?
P.S.
Prima che la discussione "sbarelli" su FC si, FC no, tengo a precisare che sia io che la mia consorte (meno male) conosciamo bene pregi e difetti di tale sistema. Ritengo sia d'uopo se si intenda passare al utilizzo di PdC nel impossibilità di rifare l'intero impianto con radianti a pavimento. Per le camere da letto l'idea era di utilizzare FC con radianti per minimizzare il rumore nelle ore notturne.
Grazie per l'aiuto. Lupino
Commenta