Buongiorno a tutti,
apro una nuova discussione dopo tanto tempo per riprendere il discorso della ristrutturazione della mia prossima abitazione; con il discorso Bonus 110 il tipo di intervento sarà più ampio con coibentazione delle pareti e della parte di tetto priva di sottotetto, isolamento del sottotetto ove presente.
Premetto che, purtroppo, non ho un grande supporto del termotecnico perché quello di riferimento è venuto meno e non riesco a trovare soluzioni alternative affidabili, ma solo qualche “avventuriero”, per cui sto cercando di acquisire più informazioni possibili.
Questi i dati di partenza:
Villetta singola su due livelli con superficie calpestabile totale di 210 mq (circa 100 mq per piano) risalente a metà anni 90, struttura in cemento armato e tamponatura con muratura a cassa vuota.
Localizzazione: Calabria, prov. di Cosenza , zona climatica D, Gradi Giorno 1799, temperatura di progetto (Termus) – 4,1°C ma c’è da dire che sono nella zona periferica, praticamente a 1 km dal confine con la zona C avente Tprog -3 °C.
Previsto fotovoltaico di 9 KW e accumulo di 10 KW, distacco totale dal gas. In casa siamo in 4.
Dopo tanti post e il supporto di alcuni di voi che ringrazio ancora una volta, ho deciso di procedere con pompa di calore + pavimento radiante per riscaldamento e raffreddamento con massetto a bassa ineriza (Paris Slim e Paris 2.0).
Non è prevista VMC o deumidificatore, già realizzata predisposizione per due split (uno per piano) per funzione deumidificazione (se necessaria).
In condizioni normali (senza super bonus) avrei evitato il solare termico, l’idea è ora di considerarlo anche perché, a queste latitudini, l’apporto è notevole.
Col progettista (non termotecnico) sono state fatte delle ipotesi di progetto per inquadrare la situazione e valutare il miglioramento energetico: cappotto EPS da 10 cm, isolamento della parte di tetto priva di sottotetto, isolamento del sottotetto ove presente.
L’APE attuale (pre lavori) è: Classe F, Eph,nd 113,6 KWh/mq anno (Superficie disperdente 619.28 mq, Volume riscaldato 896.28 mc).
L’APE post lavori è: Classe A4, Eph,nd 44,9 KWh/mq anno
Non sono stati considerati gli apporti gratuiti, i ponti termici locali, il contributo del pannello isolante del radiante per il piano terra. In verità vorrei muovermi verso la lana di roccia per avere adeguata protezione estiva dato che è il caldo è quello che mi preoccupa maggiormente, ma in linea di massima la situazione è inquadrata.
Come detto in passato, mi è stato proposto e continua ad essermi proposto di tutto: l’ultima è pdc per termico + pdc acqua calda + solare termico.
Vorrei fare qualcosa di più semplice possibile e la mia idea è di prevedere pdc per termico/acs + solare termico + accumulo (quale? PIT?)
La prima domanda è: quale schema impianto ritenete più adeguato? Vorrei qualcosa di semplice perché non so che supporto tecnico potrò avere sul posto.
Ovviamente mi interessa molto la gestione delle mezze stagioni che da queste parti, sono un po’ complicate.
Ho a disposizione un locale tecnico di 9 mq in cui inserire tutti gli apparati.
Seconda domanda: dimensionamento pompa di calore e accumulo
Il dimensionamento della pdc, considerando Tprog -4,1°C (situazione davvero estrema qui) e in ipotesi di 18h funzionamento dovrebbe essere di 7,03 KW ma chiedo vostra conferma; vorrei muovermi su PDC R32 quindi pensavo LG o Panasonic per le quali dovrei avere un migliore trattamento (Mitsubishi credo sia fuori budget).
Accumulo: pensavo ad un PIT di 500 lt (4 persone, di solito si parla di 3 docce + 1 bagno al giorno), ma in materia sono molto crudo.
Scusatemi per la lunghezza del post, ma ho cercato di dare tutte le informazioni utili.
Grazie in anticipo e aspetto un vostro parere.
apro una nuova discussione dopo tanto tempo per riprendere il discorso della ristrutturazione della mia prossima abitazione; con il discorso Bonus 110 il tipo di intervento sarà più ampio con coibentazione delle pareti e della parte di tetto priva di sottotetto, isolamento del sottotetto ove presente.
Premetto che, purtroppo, non ho un grande supporto del termotecnico perché quello di riferimento è venuto meno e non riesco a trovare soluzioni alternative affidabili, ma solo qualche “avventuriero”, per cui sto cercando di acquisire più informazioni possibili.
Questi i dati di partenza:
Villetta singola su due livelli con superficie calpestabile totale di 210 mq (circa 100 mq per piano) risalente a metà anni 90, struttura in cemento armato e tamponatura con muratura a cassa vuota.
Localizzazione: Calabria, prov. di Cosenza , zona climatica D, Gradi Giorno 1799, temperatura di progetto (Termus) – 4,1°C ma c’è da dire che sono nella zona periferica, praticamente a 1 km dal confine con la zona C avente Tprog -3 °C.
Previsto fotovoltaico di 9 KW e accumulo di 10 KW, distacco totale dal gas. In casa siamo in 4.
Dopo tanti post e il supporto di alcuni di voi che ringrazio ancora una volta, ho deciso di procedere con pompa di calore + pavimento radiante per riscaldamento e raffreddamento con massetto a bassa ineriza (Paris Slim e Paris 2.0).
Non è prevista VMC o deumidificatore, già realizzata predisposizione per due split (uno per piano) per funzione deumidificazione (se necessaria).
In condizioni normali (senza super bonus) avrei evitato il solare termico, l’idea è ora di considerarlo anche perché, a queste latitudini, l’apporto è notevole.
Col progettista (non termotecnico) sono state fatte delle ipotesi di progetto per inquadrare la situazione e valutare il miglioramento energetico: cappotto EPS da 10 cm, isolamento della parte di tetto priva di sottotetto, isolamento del sottotetto ove presente.
L’APE attuale (pre lavori) è: Classe F, Eph,nd 113,6 KWh/mq anno (Superficie disperdente 619.28 mq, Volume riscaldato 896.28 mc).
L’APE post lavori è: Classe A4, Eph,nd 44,9 KWh/mq anno
Non sono stati considerati gli apporti gratuiti, i ponti termici locali, il contributo del pannello isolante del radiante per il piano terra. In verità vorrei muovermi verso la lana di roccia per avere adeguata protezione estiva dato che è il caldo è quello che mi preoccupa maggiormente, ma in linea di massima la situazione è inquadrata.
Come detto in passato, mi è stato proposto e continua ad essermi proposto di tutto: l’ultima è pdc per termico + pdc acqua calda + solare termico.
Vorrei fare qualcosa di più semplice possibile e la mia idea è di prevedere pdc per termico/acs + solare termico + accumulo (quale? PIT?)
La prima domanda è: quale schema impianto ritenete più adeguato? Vorrei qualcosa di semplice perché non so che supporto tecnico potrò avere sul posto.
Ovviamente mi interessa molto la gestione delle mezze stagioni che da queste parti, sono un po’ complicate.
Ho a disposizione un locale tecnico di 9 mq in cui inserire tutti gli apparati.
Seconda domanda: dimensionamento pompa di calore e accumulo
Il dimensionamento della pdc, considerando Tprog -4,1°C (situazione davvero estrema qui) e in ipotesi di 18h funzionamento dovrebbe essere di 7,03 KW ma chiedo vostra conferma; vorrei muovermi su PDC R32 quindi pensavo LG o Panasonic per le quali dovrei avere un migliore trattamento (Mitsubishi credo sia fuori budget).
Accumulo: pensavo ad un PIT di 500 lt (4 persone, di solito si parla di 3 docce + 1 bagno al giorno), ma in materia sono molto crudo.
Scusatemi per la lunghezza del post, ma ho cercato di dare tutte le informazioni utili.
Grazie in anticipo e aspetto un vostro parere.