Ciao a tutti, sono appena arrivato sul forum e mi si è aperto un mondo!
Passo subito alle richieste di supporto per le mie prossime scelte.
Dati fondamentali: usufruirò del 110%, il trainante è il cappotto e già da solo mi fa saltare 2 classi. Appartamento (piano primo) 130mq risc. a pavimento + taverna abitata h24 con caloriferi alluminio al piano terra(praticamente 2 appartamenti separati, completi in tutto con impianto di riscaldamento unico)
Il tutto è ora in classe D e diventerà B col cappotto. Metterò anche 6kw di pannelli e 27kw di accumulo. Valle Bergamasca, zona climatica E , 2607gradi giorno.
A ciò aggiungerei anche la sostituzione caldaia nel 110 (ora ho una condensazione Riello +solare+bollitore, che mi da un sacco di problemi….).
La scelta migliore immagino sia una PDC, ma ho alcune considerazioni che, nel loro insieme, mi spingono verso l’ibrida (rimarrebbe il solare termico attuale):
E giungiamo al dimensionamento: Il termotecnico che mi seguirà nel 110% è molto puntiglioso sulle normative (un bene visti i requisiti e cavilli del 110%) ma anche abbastanza tradizionalista con tutti i pro e contro (e propende per l’ibrido piuttosto che per la sola PDC) e temo la tendenza a sovradimensionare.
Vedo che la ibrida Daikin c’è da 5 e da 8kw: ora, leggendo qua e la sul forum mi son fatto l’idea a naso che 8kw siano più che sufficienti (forse addirittura 5?). Temo che il termotecnico nel computo che sta facendo mi spari potenze maggiori (con i vari contro del caso) che vorrei eventualmente controbattere.
Non ne faccio un discorso di costi e consumi, non sono quelli la discriminante, ma il corretto dimensionamento per rimanere sempre al caldo facendo funzionare la PDC h24 (caldaia per acs e per integrare eventualmente la pdc solo nei giorni più freddi)
Avete qualche indicazione, consiglio, punti da approfondire?
Grazie
Passo subito alle richieste di supporto per le mie prossime scelte.
Dati fondamentali: usufruirò del 110%, il trainante è il cappotto e già da solo mi fa saltare 2 classi. Appartamento (piano primo) 130mq risc. a pavimento + taverna abitata h24 con caloriferi alluminio al piano terra(praticamente 2 appartamenti separati, completi in tutto con impianto di riscaldamento unico)
Il tutto è ora in classe D e diventerà B col cappotto. Metterò anche 6kw di pannelli e 27kw di accumulo. Valle Bergamasca, zona climatica E , 2607gradi giorno.
A ciò aggiungerei anche la sostituzione caldaia nel 110 (ora ho una condensazione Riello +solare+bollitore, che mi da un sacco di problemi….).
La scelta migliore immagino sia una PDC, ma ho alcune considerazioni che, nel loro insieme, mi spingono verso l’ibrida (rimarrebbe il solare termico attuale):
- I caloriferi, ok, per questi la pdc sola senza caldaia a gas sarebbe ok: ora in inverno con mandata h24 a 50° vanno bene, poi basterà di meno per via del cappotto, ma comunque qualcosa più dei canonici 35°C del riscaldamento a pavimento. Ho comunque intenzione di abbassare il più possibile la temperatura dei caloriferi, anche aggiungendo elementi o sostituendoli, in modo da far funzionare al meglio la pdc da sola (vorrei eliminare chiaramente la miscelazione ad oggi (ahimè) necessaria per il pavimento …)
- Usiamo tantissima acqua sanitaria, in 6 persone, bagni e docce, e alle donne di casa piace far la doccia con acqua bollente ☹
- Ho si 6kw di contatore, ma anche praticamente 2 appartamenti con 2 lavatrici, 2 forni, 2 asciugatrici, 2 ferri da stiro, 2 phon e che possono funzionare contemporaneamente: se ne devo destinare altri 2 o 3 alla pompa potrei avere qualche limite che voglio evitare.
- Il gas lo terrei cmq per le cucine
- Il montaggio sarebbe esterno: posso ricavare un piccolo vano tecnico addossato alla casa ma comunque piccolo e difficoltoso per un grosso bollitore. Il tutto a nord dietro la casa, quindi mai sole e un po’ più ghiaccio in pieno inverno. Le notti invernali va spesso sotto zero(mai sotto i -5) ma dietro la casa, dove sarebbe collocato il tutto, rimane poi in ombra tutto il giorno.
E giungiamo al dimensionamento: Il termotecnico che mi seguirà nel 110% è molto puntiglioso sulle normative (un bene visti i requisiti e cavilli del 110%) ma anche abbastanza tradizionalista con tutti i pro e contro (e propende per l’ibrido piuttosto che per la sola PDC) e temo la tendenza a sovradimensionare.
Vedo che la ibrida Daikin c’è da 5 e da 8kw: ora, leggendo qua e la sul forum mi son fatto l’idea a naso che 8kw siano più che sufficienti (forse addirittura 5?). Temo che il termotecnico nel computo che sta facendo mi spari potenze maggiori (con i vari contro del caso) che vorrei eventualmente controbattere.
Non ne faccio un discorso di costi e consumi, non sono quelli la discriminante, ma il corretto dimensionamento per rimanere sempre al caldo facendo funzionare la PDC h24 (caldaia per acs e per integrare eventualmente la pdc solo nei giorni più freddi)
Avete qualche indicazione, consiglio, punti da approfondire?
Grazie
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