Salve a tutti,
abbiate pazienza di Pdc non ne sò praticamente nulla quindi le mie domande potrebbero essere sciocche.
Un paio di anni fà mi sono fatto fare un paio di progetti per l'impianto termico di un sottotetto che dovevo recuperare, sono 60 mq , 75 lordi , a Milano, quindi in zona climatica E .
L'eph dell'edificio è stata calcolata a 30,1 Kw, una classe B molto alta.
Pensavo di mettere anche 3 kw di fotovoltaico.
Ma il progetto era subordinato alla vendita di un altro immobile , e fino ad oggi non se ne è fatto nulla.
Ho quindi rispolverato i preventivi ed i progetti fatti un paio di anni fà ed una cosa mi è saltata all'occhio, tutti e due i progetti suggerivano l'impiego di una caldaia a condensazione da 12 kw su pavimento radiante ed una PDC per la produzione di ACS. La presenza della PDC in ambedue i progetti era finalizzata ad ottenere la maggiore riduzione possibile sugli oneri di urbanizzazione (si perchè il meraviglioso Comune di Milano considera il recupero di un sottotetto come una nuova costruzione anche se la legge regionale sulla materia dice l'opposto).
Dei due preventivi/progetti ho capito una cosa.
Il primo mi appioppava un impianto costoso , 20.000 euro e dal dimensionamento assurdo , il secondo un impianto più mirato , la PDC per Acs era una Arisotn Nuos Evo 110.
La cosa che non capisco è che il consumo annuo di energia termica era stimato in 1700 kw annui e quiondi un costo di gas di 152 Euro per la caldaia a condensazione.
Ma che senso ha mettere una caldaia a gas con relativo costo di installazione e di impianto se con una pompa di calore adeguata spendo gli stessi soldi ?
Oltretutto solo con il costo bimestrale della fornitura del gas andrei quasi a coprire il costo dei Kw della pompa di calore.
Insomma c'è secondo voi una qualche remota ragione per mettere stà caldaia a condensazione o faccio tutto con una PDC adeguata ?
abbiate pazienza di Pdc non ne sò praticamente nulla quindi le mie domande potrebbero essere sciocche.
Un paio di anni fà mi sono fatto fare un paio di progetti per l'impianto termico di un sottotetto che dovevo recuperare, sono 60 mq , 75 lordi , a Milano, quindi in zona climatica E .
L'eph dell'edificio è stata calcolata a 30,1 Kw, una classe B molto alta.
Pensavo di mettere anche 3 kw di fotovoltaico.
Ma il progetto era subordinato alla vendita di un altro immobile , e fino ad oggi non se ne è fatto nulla.
Ho quindi rispolverato i preventivi ed i progetti fatti un paio di anni fà ed una cosa mi è saltata all'occhio, tutti e due i progetti suggerivano l'impiego di una caldaia a condensazione da 12 kw su pavimento radiante ed una PDC per la produzione di ACS. La presenza della PDC in ambedue i progetti era finalizzata ad ottenere la maggiore riduzione possibile sugli oneri di urbanizzazione (si perchè il meraviglioso Comune di Milano considera il recupero di un sottotetto come una nuova costruzione anche se la legge regionale sulla materia dice l'opposto).
Dei due preventivi/progetti ho capito una cosa.
Il primo mi appioppava un impianto costoso , 20.000 euro e dal dimensionamento assurdo , il secondo un impianto più mirato , la PDC per Acs era una Arisotn Nuos Evo 110.
La cosa che non capisco è che il consumo annuo di energia termica era stimato in 1700 kw annui e quiondi un costo di gas di 152 Euro per la caldaia a condensazione.
Ma che senso ha mettere una caldaia a gas con relativo costo di installazione e di impianto se con una pompa di calore adeguata spendo gli stessi soldi ?
Oltretutto solo con il costo bimestrale della fornitura del gas andrei quasi a coprire il costo dei Kw della pompa di calore.
Insomma c'è secondo voi una qualche remota ragione per mettere stà caldaia a condensazione o faccio tutto con una PDC adeguata ?
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