Salve a tutti.
Spero di non essere bannato perché l'argomento è già stato toccato da numerosi.
Sto ultimando una nuova costruzione:
-interrato 130 mq (che non ha bisogno di riscaldamento)
-pt 90 mq
- p1 90 mq (zona notte)
- soffitta morta
muri perimetrali da 55 cm con all'interno 12 cm Eps e tetto in legno con 14 cm lana roccia. Insomma, è ben coibentata.
Sono in zona climatica D ed è una casa isolata, a circa 200 mt dal livello del mare (sono in prov di MC).
Essendo obbligato ad inserire pannelli FV e pannelli solari, sono ancora molto incerto sul tipo di riscaldamento da fare.
Per ora, col tecnico, abbiamo pensato come segue:
- Fv da 3 kw (sul tetto potrei arrivare al max con lo spazio a 4 kw)
- solare con boiler da 200 lt
- caldaia a metano (mi passa a 10 mt lineari) che riscalda il pavimento e aiuta il pannello solare per produzione ACS
- impianto riscaldamento a pavimento
- predisposizione per climatizzatori da usare nelle ore di sole che contribuiranno, con gli split, al riscaldamento e al rinfrescamento estivo (e deumidificazione ambienti).
Tuttavia sono molto incerto se scollegarmi totalmente dal metano usando quindi un pompa di calore aria-acqua sia per riscaldamento che produzione ACS. I fornelli sarebbero, in questa seconda versione, ad induzione.
Temo però di pagare troppa elettricità (non so nemmeno quanto possa consumare una pompa di calore dimensionata per casa mia) e di far venire vano il compito del pannello solare.
Inoltre odio dovermi rinfrescare d'estate col pavimento (preferirei di gran lunga gli split...ma con la pompa di calore aria-acqua, in tal caso, non potrei, vero?).
Chi può darmi un consiglio?
Qui da me sono sono circondato da gente che non ne capisce molto, invece qui mi sembrate molto informati e competenti.
Grato a chiunque possa darmi una mano.
Spero di non essere bannato perché l'argomento è già stato toccato da numerosi.
Sto ultimando una nuova costruzione:
-interrato 130 mq (che non ha bisogno di riscaldamento)
-pt 90 mq
- p1 90 mq (zona notte)
- soffitta morta
muri perimetrali da 55 cm con all'interno 12 cm Eps e tetto in legno con 14 cm lana roccia. Insomma, è ben coibentata.
Sono in zona climatica D ed è una casa isolata, a circa 200 mt dal livello del mare (sono in prov di MC).
Essendo obbligato ad inserire pannelli FV e pannelli solari, sono ancora molto incerto sul tipo di riscaldamento da fare.
Per ora, col tecnico, abbiamo pensato come segue:
- Fv da 3 kw (sul tetto potrei arrivare al max con lo spazio a 4 kw)
- solare con boiler da 200 lt
- caldaia a metano (mi passa a 10 mt lineari) che riscalda il pavimento e aiuta il pannello solare per produzione ACS
- impianto riscaldamento a pavimento
- predisposizione per climatizzatori da usare nelle ore di sole che contribuiranno, con gli split, al riscaldamento e al rinfrescamento estivo (e deumidificazione ambienti).
Tuttavia sono molto incerto se scollegarmi totalmente dal metano usando quindi un pompa di calore aria-acqua sia per riscaldamento che produzione ACS. I fornelli sarebbero, in questa seconda versione, ad induzione.
Temo però di pagare troppa elettricità (non so nemmeno quanto possa consumare una pompa di calore dimensionata per casa mia) e di far venire vano il compito del pannello solare.
Inoltre odio dovermi rinfrescare d'estate col pavimento (preferirei di gran lunga gli split...ma con la pompa di calore aria-acqua, in tal caso, non potrei, vero?).
Chi può darmi un consiglio?
Qui da me sono sono circondato da gente che non ne capisce molto, invece qui mi sembrate molto informati e competenti.
Grato a chiunque possa darmi una mano.
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