Buonasera
Abito in provincia di Padova. Sto portando avanti i lavori di completamento di un immobile acquistato al grezzo avanzato.
La mia idea è quella di riscaldare e raffreddare tramite PDC. Il punto è che al momento sono fatti degli impianti, ed è stato fatto l'alleggerito.
Per mia fortuna c'è la predisposizione per la PDC e anche per i "cari" e classici split aria-aria.
Come suggerito da qualche utente ho pensato i rendere pubblico il mio dilemma.
Mi chiedevo,considerando la zona, è possibile raffrescare a pavimento usando la PDC e non mettendo gli split?
Difatti non sono stati previsti fancoil o deumidificatori. C'è però la VMC centralizzata, distribuzione mediante tubi zehnder d75 esterno....riprese nei bagni e in cucina e mandate nelle camere e in salotto. I tubi corrono per lo più lungo i solai, annegati nell'alleggerito.
Mi chiedevo, se faccio lavorare la PDC in raffrescamento mandando l'acqua prima alla batteria di post trattamento presente sulla VMC e in seguito al radiante, con t di 17° per esempio, secondo la tua esperienza riesco a garantire un adeguato raffrescamento e un buon comfort interno, quindi umidità del 60-65%% tipo, pur non avendo i deumidificatori?
Mandando aria fresca attraverso le condotte, che in parte corrono anche lungo le pareti, posso incorrere nel rischio di condensa e/o muffe sulle pareti?
La VMC può lavorare sia in ricambio che in parziale ricircolo, integra una batteria di post trattamento e pure un compressore interno per fare un'ulteriore deumidifica.
Chiedo questo perché se metto una buona Pdc (tipo templari kita S) non mi resta più lo spazio materiale per mettere l'unità esterna dei climatizzatori la dov'era prevista (la kita ha un'unità esterna piuttosto ingombrante).
E dunque andrei a coprire l predisposizione fatta precedentemente.
Qui un po di dati riguardanti l’immobile:
La legge 10 dell'abitazione sintetizza così:
Zona Climatica E - Periodo di riscaldamento 183giorni
Gradi Giorno 2431
Temperatura minima di progetto: -5°
Temperatura interna: 20°
Edificio avente:
Superficie netta: 187mq (65 interrato, 62 piano terra, 60 primo piano)
Rapporto S/V: 0,56
Altezza Media: 2,43m (c'è l'interrato ad altezza 2,5m e dei vani "sottotetti" al primo piano)
Fabbisogno di ACS: 92 m3
Fabbisogno di Energia Primaria Netta per ACS: 3368,44 kW/h
Indice di Prestazione Energetica per ACS: 18,012 kWh/m2 anno
Fabbisogno di Energia Primaria Netta per Riscaldamento: 3840,74 kW/h
Indice di Prestazione Energetica per Riscaldamento: 20,537 kWh/m2 anno
Indice di Prestazione Energetica per climatizzazione estiva: 29,578 kWh/m2 anno
Il tutto calcolate senza ausilio di eventuale VMC o di impianti solari e/o fotovoltaici. Come unico generatore era prevista una caldaia a metano. I dati e la legge 10 mi sono stati forniti da costruttore, io non ho investito nuovamente altri soldi per far ricontrollare e ricalcolare tutto da un altro termotecnico.
Abito in provincia di Padova. Sto portando avanti i lavori di completamento di un immobile acquistato al grezzo avanzato.
La mia idea è quella di riscaldare e raffreddare tramite PDC. Il punto è che al momento sono fatti degli impianti, ed è stato fatto l'alleggerito.
Per mia fortuna c'è la predisposizione per la PDC e anche per i "cari" e classici split aria-aria.
Come suggerito da qualche utente ho pensato i rendere pubblico il mio dilemma.
Mi chiedevo,considerando la zona, è possibile raffrescare a pavimento usando la PDC e non mettendo gli split?
Difatti non sono stati previsti fancoil o deumidificatori. C'è però la VMC centralizzata, distribuzione mediante tubi zehnder d75 esterno....riprese nei bagni e in cucina e mandate nelle camere e in salotto. I tubi corrono per lo più lungo i solai, annegati nell'alleggerito.
Mi chiedevo, se faccio lavorare la PDC in raffrescamento mandando l'acqua prima alla batteria di post trattamento presente sulla VMC e in seguito al radiante, con t di 17° per esempio, secondo la tua esperienza riesco a garantire un adeguato raffrescamento e un buon comfort interno, quindi umidità del 60-65%% tipo, pur non avendo i deumidificatori?
Mandando aria fresca attraverso le condotte, che in parte corrono anche lungo le pareti, posso incorrere nel rischio di condensa e/o muffe sulle pareti?
La VMC può lavorare sia in ricambio che in parziale ricircolo, integra una batteria di post trattamento e pure un compressore interno per fare un'ulteriore deumidifica.
Chiedo questo perché se metto una buona Pdc (tipo templari kita S) non mi resta più lo spazio materiale per mettere l'unità esterna dei climatizzatori la dov'era prevista (la kita ha un'unità esterna piuttosto ingombrante).
E dunque andrei a coprire l predisposizione fatta precedentemente.
Qui un po di dati riguardanti l’immobile:
La legge 10 dell'abitazione sintetizza così:
Zona Climatica E - Periodo di riscaldamento 183giorni
Gradi Giorno 2431
Temperatura minima di progetto: -5°
Temperatura interna: 20°
Edificio avente:
Superficie netta: 187mq (65 interrato, 62 piano terra, 60 primo piano)
Rapporto S/V: 0,56
Altezza Media: 2,43m (c'è l'interrato ad altezza 2,5m e dei vani "sottotetti" al primo piano)
Fabbisogno di ACS: 92 m3
Fabbisogno di Energia Primaria Netta per ACS: 3368,44 kW/h
Indice di Prestazione Energetica per ACS: 18,012 kWh/m2 anno
Fabbisogno di Energia Primaria Netta per Riscaldamento: 3840,74 kW/h
Indice di Prestazione Energetica per Riscaldamento: 20,537 kWh/m2 anno
Indice di Prestazione Energetica per climatizzazione estiva: 29,578 kWh/m2 anno
Il tutto calcolate senza ausilio di eventuale VMC o di impianti solari e/o fotovoltaici. Come unico generatore era prevista una caldaia a metano. I dati e la legge 10 mi sono stati forniti da costruttore, io non ho investito nuovamente altri soldi per far ricontrollare e ricalcolare tutto da un altro termotecnico.
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