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Pompa di calore aria-acqua: unità esterna sempre in funzione

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  • Bertarini
    ha risposto
    il fatto che non si fermi mai non è affatto anomalo..la tua pompa di calore è ovviamente inverter per cui modula la sua potenza da un minimo fino al suo massimo

    Se il minimo non è maggiore delle necessità di calore della tua casa la pompa giustamente resta sempre accesa

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  • Piergiorgi
    ha risposto
    Parlavo di riscaldamento acs in normale funzionamento prima. Antilegionella la fa una volta la settimana porta a 60 gradi L acqua. Resistenza 3 kw mi pare

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  • Piergiorgi
    ha risposto
    Si può scegliere di mettere modalità scaldare acqua con pompa solo, con pompa che viene aiutata dopo tot minuti dalla resistenza.

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  • zorzside
    ha risposto
    Originariamente inviato da Piergiorgi Visualizza il messaggio
    Anche io ho ehs . Controlla sonda temperatura tank se inserita correttamente. Disattiva resistenza taknk. Fai fare ciclo antilegionella durante il giorno se hai fotovoltaico o solare
    la resistenza del tank si aggiunge alla pompa di calore per velocizzare riscaldamento? O è solo per l'anti legionella?
    Ogni quanto parte il ciclo antilegionella? e quanto dura? assorbimento?

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  • Piergiorgi
    ha risposto
    Anche io ho ehs . Controlla sonda temperatura tank se inserita correttamente. Disattiva resistenza taknk. Fai fare ciclo antilegionella durante il giorno se hai fotovoltaico o solare

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  • scresan
    ha risposto
    .... la bolletta comprende tutti i consumi della casa, oppure hai un contatore specifico per la pdc?

    Altrimenti il tutto puo' essere farsato dai maggiori consumi durante le feste di Natale, piu' gente in casa, piu' lavastoviglie, bimbi con tv accesa fino a tardi, amici in casa per cene o aperitivi....

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  • marcober
    ha risposto
    Originariamente inviato da zorzside Visualizza il messaggio
    calcola il freddo anomalo di questo inverno.
    in assoluto non è male..ma il freddo è arrivato a fine Dicembre..dicembre è stato sostanzialmente mite...anzi..nel finale ha fatto 20 gradi a Milano..mi pare freddo vero sia arrivato appena prima della befana... la sua bolletta è antecedente.

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  • borz
    ha risposto
    125 euro al mese. Considerando che è coibentata bene e classe A pensavo di spendere qualcosina meno. Certo si tratta di una cifra nella media e non mi illudevo di scaldare casa a gratis però se faccio un rapporto con le spese e la metratura della vecchia casa con caldaia a gas non vedo risparmio.

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  • zorzside
    ha risposto
    quindi sui 105 euro mese? Beh dai non è malissimo, calcola il freddo anomalo di questo inverno. Magari se ottimizzi migliori. Io spendo per 100 mq ben isolato sui 100 mese di metano + 50 di energia elettica. Se tu spendi 100 all inclusive non mi sembra tanto male.

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  • borz
    ha risposto
    Non ho split perciò niente raffrescamento la momento. La prossima estate proverò come si starà in casa e poi deciderò se aggiungerli. Comunque è finalmente arrivata la bolletta nov-dic, con una media consumi di 15/16 kwh al giorno.. speravo meno.

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  • zorzside
    ha risposto
    Il raffrescamento come lo fai?

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  • scresan
    ha risposto
    Cerca la curva climatica sul manuale che passa per il punto del diagramma dove si incrociano gli 0 gradi esterni ed i 25 dell' acqua.

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  • borz
    ha risposto
    Il sistema è un Samsung EHS:

    - Unità esterna RD060PHXEA da 6kW.
    - Unità interna NH080PHXEA da 8kW.
    - Boiler ACS da 100L.

    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   controller.jpeg 
Visite: 1 
Dimensione: 82.4 KB 
ID: 1959260

    L'appartamento è di 67mq con pannelli radianti su tutta la superficie e due scaldasalviette nei bagni.

    La climatica vorrei provare ad impostarla ma volevo una base di partenza per cui ho messo a T di mandata fissa. Il fatto è che in modalità h24 con T esterna di 0 e T di mandata 25 ottengo una T interna di 20/21 (direi più che adeguata).. come posso fissare una T di mandata nel caso in cui la temperatura esterna salga a 10 gradi dato che sotto i 25 di mandata non posso andare in modalità riscaldamento? Per questo suppongo che per T esterne più alte dovrei per forza usare termostato o programmarla per non funzionare h24.. altrimenti finisce che in casa ci devo stare in maniche corte.

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  • scresan
    ha risposto
    ..... il tuo sistema lavora a T di mandata fisse, gestite da termostati di zona.

    L' ottimale sarebbe invece lavorare h24 senza utilizzo dei termostati di zona ed utilizzando se disponibile una curva climatica adatta alla tua casa.

    C'è anche un se: l' acs ha sempre precedenza sul riscaldamento, ma il sistema si puo' regolare anche in modo che ce ne sia sempre a disposizione in alcune ore della giornata (come vedo hai fatto tu) ma perchè no ... l' acs dovrebbe sempre essere disponibile (ovvero il sistema legge la T del boiler acs e se scende sotto i 40-45 gradi, di norma minimo è 43 gradi) la riporta a 55 o 60 (anche qua dipende dai sistemi ma 55 è già un bel valore, se poi si utilizza una resistenza elettrica per portarla sopra i 65 per il discorso legionella e se l' accumulo è sufficiente alla famiglia, ovvero almeno 50-60 lt ad abitante)...

    Quando la pdc fa acs modifica i parametri di lavoro, cioè esce dalla curva climatica impostata o dalla T fissa impostata per lavorare ad HT, ma con cop molto bassi (da qua è sempre meglio un abbondante accumulo di acs per sfruttare le t piu' alte durante le ore centrali della giornata e lasciare la notte, sopratutto dalle 5 alle 8 del mattino lavorar la pdc per il riscaldamento invece che "forzare" per avere acs mattutina...), mentre in riscaldamento lavora su valori ottimali molto meglio ancora se lavora in climatica h24 dato che la quantità di calore necessaria alla casa viene distribuita sulle 24 ore invece che su 12 o 16 ... etc

    C'è anche un motivo tecnico per cui quando la pdc è alla minima-media potenza ha una resa maggiore: le superfici di scambio nelle pdc sono molto importanti, dato che lo scambio gas-aria avviene per differenza di T e maggiore è la superficie a parità di potenza maggiore sara la resa (non è chiaramente un funzione lineare!) ovvero l'area delle alette del radiatore esterno scambiano piu' facilmente 5 kwh termici a parità di DT e tempo che 15 kwh termici....

    In conclusione, se possibile, cerca il sistema per utilizzare la tua pdc con una regolazione climatica, magari aggiungendo se non già installato un "quadro" di controllo evoluto o programmandolo al bisogno.

    Prova a postare modello della pdc, e del quadro di controllo se presente o qualche foto!

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  • borz
    ha risposto
    Rieccoci. Ho atteso a rispondere perché in questi giorni ho fatto delle prove sui consumi del riscaldamento calcolando i kwh dal contatore generale perciò i dati comprendono un minimo di consumo dovuto a luci e TV. Non ho acceso elettrodomestici che consumano di base una elevata quantità di energia come lavatrice o lavastoviglie.
    I test valutano i consumi sulle 24 ore.
    Da tenere presente che imposto il funzionamento della pdc in modalità ACS per 2 ore la mattina e 3 la sera (i prossimi test saranno su un funzionamento continuo e non programmato per ACS).


    PRIMO TEST
    -------------
    Temperatura esterna 0 gradi.
    Temperatura mandata 25 gradi.
    Riscaldamento impostato 24 ore su 24 senza uso di termostati.


    RISULTATO
    Temperatura interna 20.8 gradi.
    Consumo intera giornata 16/17 Kwh.
    Nota: l'unità esterna (e quindi la pdc) è SEMPRE in funzione, non si ferma mai. Ancora mi chiedo se è normale?!?


    SECONDO TEST
    -----------------
    Temperatura esterna 0 gradi
    Temperatura acqua 32 gradi.
    Riscaldamento impostato 6 ore al giorno (dalle 14 alle 20) senza uso di termostati.


    RISULTATO
    Temperatura interna 21.1 gradi.
    Consumo intera giornata 12/13 Kwh.

    In generale mi aspettavo qualcosina meno in entrambe le modalità..

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  • marcober
    ha risposto
    ma no..mi aspetetrei di meno di 20-25 per quella metratura e coibentazione..la metà...

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  • borz
    ha risposto
    Domani guardo il contatore generale, faccio qualche calcolo e poi ti dico. Non ho un grande storico estivo perché sono entrato in questa casa a settembre 2016 ma i consumi di sett-ott sono stati falsati da altri problemi che ho avuto sull'impianto, ora risolti (ho evitato di descriverli perché avrei dovuto fare un post di 300 righe ).
    Quanto ti aspetteresti tu? Io non ho la minima idea di quanto sia un consumo considerato nella norma. I miei vicini per i mesi nov-dic hanno riscontrato un consumo di 1200/1500kwh (quindi 20/25 al giorno, loro hanno appartamenti più grandi).. non abbiamo fotovoltaico..

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  • marcober
    ha risposto
    boh..anche una stima alla buona è interessante..esempio consumo al giorno meno media consumo estivo...

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  • borz
    ha risposto
    Da pannello di controllo questa informazione non è presente. Ho guardato per sicurezza sul misero manuale di istruzioni ma non ne fa accenno. Dovrei comprare un contatore di consumi da installare nella sottorete dedicata alla pdc.

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  • marcober
    ha risposto
    e quanti kwh elettrici consumi al giorno ora per scaldarti?

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  • borz
    ha risposto
    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
    Certo Fabio..se chiude tutto ha poca acqua..ma se alcuni termoarredi restano aperti, potrebbe comunque restare accesa come lui riporta...
    Vorrei davvero levarmi questa curiosità, come dicevo proverò per qualche ora a chiudere i collettori e quindi far circolare il flusso solo tramite la bypass. Mi sembrerebbe incredibile se non si fermasse la pdc.
    Vi spiego, sono così scettico perchè ne hanno combinate talmente tante che ormai temo sempre che ci sia ancora qualcosa di installato male.

    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
    Gulp..se riesci a scaldare casa con mandata 25 ora..a marzo che fai? raffreschi?
    Ahah ci provo. Considera che la casa ha un buon cappotto esterno ed è piccolina, poco meno di 70mq, perciò non ho grandi ambienti da riscaldare. Ieri sera quando ho messo a T 25 di mandata ero sui 20 gradi e al momento li sta mantenendo (abito sopra Monza e fuori oscilla tra -2 e +2). C'è anche da dire che sono via tutto il giorno perciò non c'è stato grande riciclo d'aria dovuto a apertura finestre o porta perció la prova del nove l'avró tra qualche giorno e sopratutto nel week end.

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  • marcober
    ha risposto
    Certo Fabio..se chiude tutto ha poca acqua..ma se alcuni termoarredi restano aperti, potrebbe comunque restare accesa come lui riporta...

    Borz..la mia va h24 per 3 mesi e h12 per altri 3 mesi...non penso sia un problema..si usura di piu se deve fare alte T e alte pressioni...oltre a consumare di più...
    Gulp..se riesci a scaldare casa con mandata 25 ora..a marzo che fai? raffreschi?

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  • Avatar ospiti
    Replica dell'ospite
    a occhio mi viene da dire che manca un accumulo sul ritorno, no? se ha i termostati che chiudono il radiante penso ci sia veramente poca acqua nell'impianto
    in aggiunta devi avere sempre almeno un circuito aperto
    non ti pare Marcober?

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  • borz
    ha risposto
    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
    unica cosa certa è che se compressore va..produce energia..che non puo finire nel nulla.
    La cosa piu probabile è che comunque ci sia una minima circolazione sui termoarredi..e dunque la pdc scalda quelli..oltre che a compensare le dispersioni del circuito idraulico (che pero sono poche, certo non farebbero partire pdc piu di 1 minuto ogni ora)
    Giusto per fare una prova e vedere se si ferma potrei provare a chiudere completamente il rubinetto posto all'ingresso del collettore.. così che ci sia circolazione completamente nulla anche negli scaldasalviette.

    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
    comunque risolvi amndando il segnale dei 2 termostati alla pdc...ma ancora meglio risolvi non facendo mai scattare termostati..la pdc deve lavorare bassa..25 gradi se possibile...
    Quindi in una situazione senza utilizzo di termostati con curva climatica o T bassa fissa è corretto che la pdc non si fermi mai. Ero preoccupato che questo portasse ad un usura prematura della macchina.
    Ieri sera ho provato a impostarla come dicevi tu abbassando la T di mandata di 25 gradi con funzionamento h24, vediamo se la casa tiene la temperatura. In alternativa proverò anche la climatica.

    Grazie ancora per il tuo supporto.

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  • marcober
    ha risposto
    Originariamente inviato da borz Visualizza il messaggio
    Per il discorso del blocco: quel che noto e vedo dal pannellino di gestione è che una volta che la pdc si ferma la pompa di ricircolo rimane attiva per qualche minuto prima di fermarsi anch’essa. Lo fa sia in modalità riscaldamento ambiente che in modalità riscaldamento acs. .
    pero di solito è tarabile..in minuti.
    Lo fa per tastare" acqua..cioè..siccome la pdc si è spenta..la pompa fa girare acqua per 2-3 minuti in modo che la pdc sia "certa" che la T di mandata è soddisfatta e davvero si puo fermare.
    Poi, si imposta anche con che intervallo la pdc deve eventualmente far girare 2-3 minuti acqua per tastarla..ad esempio ogni 30 minuti fa 2 minuti e sente se è il caso di ripartire.
    io pero la faccio andare sempre..cioè se pdc è con Risc ON, la pompa gira sempre..tanto se anche si spegne (nei mesi meno freddi) tempo 5 minuti e riparte...ma vedi tu come è meglio per casa tua.

    e la valvola a tre vie fa deviare il flusso verso i pannelli radianti.
    se metti a zero m il tempo di ricircolo, non succede nulla..a volte la pdc invece ti fa impostare in "ritardo" con cui attuare la deviatrice..e la si mette piu lunga del tempo "ritardo pompa ricircolo"..ma ormai hai risolto diversamente.

    mi piacerebbe capire se è normale che l’unità esterna debba andare sempre o c’è qualcosa che non torna.
    unica cosa certa è che se compressore va..produce energia..che non puo finire nel nulla.
    La cosa piu probabile è che comunque ci sia una minima circolazione sui termoarredi..e dunque la pdc scalda quelli..oltre che a compensare le dispersioni del circuito idraulico (che pero sono poche, certo non farebbero partire pdc piu di 1 minuto ogni ora)
    comunque risolvi amndando il segnale dei 2 termostati alla pdc...ma ancora meglio risolvi non facendo mai scattare termostati..la pdc deve lavorare bassa..25 gradi se possibile...

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  • borz
    ha risposto
    Purtroppo l'impianto è stato progettato da una persona con conoscenze discutibili sull’argomento. Io al momento sto facendo del mio meglio per cercare di chiarirmi le idee sull’impianto di una pompa di calore proprio per non trovarmi tra qualche anno con un sistema usurato o che necessiterà di manutenzione straordinaria dovuta ad una installazione non idonea.

    Il serbatorio è un bollitore per fare acs, inizialmente ho scritto 100L ma probabilmente qualcosa in più.
    Dall’unità interna parte una tubazione che raggiunge la valvola a tre vie, da lì l’acqua viene deviata o nel bollitore (per produzione di acqua sanitaria) o verso i collettori del riscaldamento abitazione. I tubi di ritorno del bollitore e dei collettori confluiscono tutti in un unica tubatura che rientra nel’unità interna.

    Provo a disegnare uno schema dell’impianto.

    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   PDC.png 
Visite: 1 
Dimensione: 8.7 KB 
ID: 1959135

    Per il discorso del blocco: quel che noto e vedo dal pannellino di gestione è che una volta che la pdc si ferma la pompa di ricircolo rimane attiva per qualche minuto prima di fermarsi anch’essa. Lo fa sia in modalità riscaldamento ambiente che in modalità riscaldamento acs.
    Nella situazione con solo riscaldamento acs attivo però una volta raggiunta la soglia di temperatura impostata per l’acs la pompa si blocca e la valvola a tre vie fa deviare il flusso verso i pannelli radianti. La pompa di ricircolo però andando ancora per qualche minuto inizia a far circolare acqua nell’impianto di riscaldamento e, trovando le elettrovalvole chiuse, il sistema andava in blocco. Una volta aggiunta la valvola di by-pass questo problema non si è più verificato. Questa valvola sicuramente è stata installata per risolvere il problema che descrivi tu dovuto al riscaldamento abitazione attivo con elettrovalvole chiuse però intrinsecamente ha risolto anche il problema del blocco con il solo riscaldamento acs attivo. Leggendo la tua risposta però mi sembra di capire che in sola modalità acs una volta che la pdc si ferma dovrebbe bloccarsi istantaneamente anche il ricircolo dell’acqua, o perlomeno la valvola a tre vie non dovrebbe deviare il flusso verso i pannelli radianti.

    Riguardo la seconda domanda invece quello che noto è che quando è attivo il riscaldamento abitazione l'unità esterna (ventola e compressore) va sempre anche se i termostati hanno raggiunto la temperatura impostata e quindi hanno chiuso tutti gli accessi ai pannelli radianti. Se tengo acceso h24 la ventola gira ininterrottamente per tutte le 24 ore. A me sembra strano visto che l’acqua tramite la by-pass dovrebbe tornare indietro alla stessa temperatura di mandata. La pdc non dovrebbe accorgersi e fermare tutto (unità esterna compresa)?
    Sicuramente devo valutare l’utilizzo della climatica però mi piacerebbe capire se è normale che l’unità esterna debba andare sempre o c’è qualcosa che non torna.

    Ti ringrazio per avermi risposto.
    Ultima modifica di borz; 10-01-2017, 16:57.

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  • marcober
    ha risposto
    Ma questo serbatoio di accumulo da 100 lt è un boiler per fare acs oppure un pufferino di acqua tecnica? e se è pufferino, dove sta, in serie sul ritorno?

    Immaginando sia in serie sul ritorno..possono immaginare che la pdc vada sempre perche i termoarredi restano sempre caldi (la termovalvola non chiede mai 100%) e quindi acqua gira...e la pdc lavora per riscaldare i termoarredi. solo se termoarredi chiudessero al 100% , la T ritorno sale e la pdc si spegne (la pompa no, userebbe bypass)..probabilmente qualche volta succede.
    Ma sei sicuro di non confondere funzionamento pompa ricircolo unita interna con compressore esterno?

    Comunque una buona gestione non è solo h24 ma SOPRATTUTTO a T Mandata BASSA..e se i termostati scattano ALLORA non stai usando la climatica corretta.
    Dovresti alzarli a 30 gradi e abbassare la climatica in modo che la casa stia a 20 gradi fissi facendo girare acqua h24.
    In questo modo non servivano bypass di sorta.

    Per il discorso del blocco..strano che la pdc settata solo su acs, quando finiva carico non spegnesse IMMEDIATAMENTE la pompa, se il programmatore della pdc aveva RISCALDAMENTO OFF.
    Se invece avevi Risc ON e termostati chiusi ed termoarredi chiusi, ovvio che andava in blocco..non poteva girare acqua..ma o era impostata male oppure è un grave difetto di progetto della pdc, che ripeto deve poter funzionare in solo ACS senza alcun bypass (potresti nemmeno avere impianto di riscaldamento allacciato!! mica è obbligatorio averlo..e non è obbligatorio prevedere bypass..infatti non l'avevano previsto!)

    Far lavorare la pdc sul bypass..specie se non hai puffer in serie sul ritorno..puo essere PERICOLOSO, qualora la pdc si trovi a sbrinare con il radiante chiuso e i termoarredi chiusi o semichiusi.
    Per quello io consiglio sempre di prevedere si tenere aperto radiante h24...senza nemmeno montare testine che chiudono zone e termostati ambiente..se uno a novembre vuol poi scaldare solo 12 ore, usa il programmatore della pdc e la climatica..fine problema.

    Se non vuoi fare la gestione con termostati a 30 gradi che ti ho detto prima (ma provaci)..fai pilotare la pdc dai termostati di zona..se sono TUTTI spenti, allora ti spegne RISC sulla pdc..di certo ha un ingresso pulito per il termostato ambiente..in questo modo fermi tutto, compressore e pompa (certo non puoi pretendere di scaldare bagni se la casa è gia tutta calda).

    Impianto fatto da chi se ne intende pochino...

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  • borz
    ha iniziato la discussione Pompa di calore aria-acqua: unità esterna sempre in funzione

    Pompa di calore aria-acqua: unità esterna sempre in funzione

    Ciao a tutti. Apro questa nuova discussione perché vorrei togliermi un paio di dubbi su una tipologia di impianto dotato di pompa di calore e vorrei sapere se secondo la vostra esperienza sta funzionando in modo corretto.

    Da pochi mesi ho acquistato un appartamento nuovo dotato di pompa di calore aria-acqua che funziona sia da riscaldamento acqua sanitaria che da riscaldamento abitazione mediante pannelli radianti a pavimento.
    L’impianto è un Samsung EHS (il dettaglio della sigla specifica lo dovrei recuperare) ed è dotato principalmente di 3 componenti: l'unità esterna (in giardino), il modulo idronico ed il serbatorio di accumulo da 100L (posizionati nei vani comuni dell’edificio). Il sistema è configurabile tramite un controller remoto posizionato all’interno del mio appartamento.
    In casa ho anche due termostati che agiscono direttamente sulle elettrovalvole posizionate sui collettori dei pannelli radianti che controllano quindi l’afflusso di acqua calda nelle due zone della casa. Per i due tubi che vanno verso gli scaldasalviette invece nel collettore non ci sono elettrovalvole in quanto gli scaldasalviette sono dotati di termovalvole.
    Il tubo di mandata del modulo idronico è collegato ad una valvola a tre vie che ripartisce il flusso tra il serbatorio di accumulo e i pannelli radianti. La valvola dà priorità all’acqua sanitaria perciò è sempre aperta verso l’accumulo ma non appena esso raggiunge la temperatura impostata, devia il flusso verso i pannelli radianti.

    Inizialmente, quando operava in sola modalità riscaldamento acqua sanitaria (ACS), capitava spesso che il sistema andasse in blocco; il problema era dovuto al fatto che quando il serbatoio di accumulo raggiunge la temperatura prescelta la pompa di calore smette di funzionare ma il ricircolo dell’acqua prosegue per qualche minuto, la valvola a tre vie però nel frattempo si è già spostata verso il tubo che porta ai collettori e quindi trovando chiuse le elettrovalvole (perchè i termostati erano settati al minimo) la pompa di ricircolo dell’acqua andava in blocco. Per ovviare a questo problema è stata montata una valvola di bypass tra il tubo di mandata e quello di ritorno nel blocco dei collettori. Il questo modo anche se le elettrovalvole sono tutte chiuse l’acqua sarebbe in grado di circolare. Ecco, il mio primo dubbio è proprio su questa valvola di bypass, mi chiedo se è corretto che vi sia o se è stata montata per ovviare ad un problema che potrebbe essere stato fatto in fase di progettazione.

    Il secondo dubbio invece è sul funzionamento dell’impianto in modalità riscaldamento abitazione. Si dice sempre che con i pannelli radianti conviene tenere acceso 24 ore su 24 il riscaldamento perciò, essendo alla prima esperienza, ho provato a seguire questo approccio configurando i due termostati ambiente e le termovalvole degli scaldasalviette sui 20 gradi. Secondo lo schema mentale che mi sono fatto (probabilmente sbagliato) una volta raggiunti i 20 gradi i termostati vanno a chiudere tutti i tubi nel collettore, il flusso di mandata che arriva modulo idronico viene deviato direttamente nel tubo di ritorno grazie alla valvola di bypass, il modulo si accorge che l’acqua in arrivo ha grossomodo la stessa temperatura dell’acqua in uscita e quindi la pompa di calore si ferma.
    E invece non è come mi aspettavo, l'unità esterna rimane sempre in funzione e perciò suppongo anche la pompa di calore. Va sempre, si ferma solo ogni tanto ma per massimo 2 minuti e poi riprende. In pratica se accendessi per tutto inverno il riscaldamento 24 ore su 24, il motore andrebbe senza fermarsi per mesi. E’ normale? In attesa di capire se è giusto che il motore sia sempre in funzione al momento accendo i riscaldamenti 6 ore al giorno anche se probabilmente sto spendendo di più rispetto ad un’operatività continua su tutto l’arco della giornata.

    Vi ringrazio per qualsiasi opinione che riceverò in merito.
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