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dimensionamento e tipologia PDC

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  • dimensionamento e tipologia PDC

    Salve a tutti!!!

    Sto realizzando una nuova costruzione in provincia di Roma, in particolare in un comune alle porte di Roma, ad una quota di 300mt di altezza, in zona climatica E con 2209 gradi giorno.

    La nuova costruzione di 130mq su di un singolo piano è caratterizzata da un cappotto di 10cm, 15cm di lana di roccia sui solai, tetti ventilati e finestre in pvc triplo vetro della internorm. Inizialmente installerò 3kw di fotovoltaico che poi estenderò a 6kw. Riguardo l'acs al momento siamo in 3, al massimo potremmo arrivare a 4

    Venendo al dunque ho notato che gli idraulici di zona non sono ancora ferratissimi sulle problematiche legate alle pdc, per cui, avrei bisogno di qualche nozione di massima per indirizzare il tutto e quantomeno non iniziare con il piede sbagliato.
    Fondamentalmente i miei dubbi sono relativi la possibilità di montare una pcd splittata (con la possibilità di assemblare al meglio la componentistica) e una all in one tipo rotex hpsu compact (che immagino mi metterebbe al sicuro da eventuali errori di installazione) e anche il dimensionamento in kw della stessa....

    Al momento mi sono stati prospettati prodotti da 8kw, il mio dubbio è che possa essere inutilmente sovradimensionata.
    Altra cosina, nella fase di muratura delle tramezzature interne mi è stato consigliato di prevedere un termostato per ogni stanza e, nei bagni, le tubature per due scaldasalviette da far funzionare ad una temperatura più alta. Ha un senso tutto ciò?

    Grazie
    Stefano

  • #2
    che materiale useresti per il cappotto ?

    io farei sempre splittata cmq

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    • #3
      La HPSU è una splittata anche lei... ha solo unità interna integrata su accumulo ACS.

      Scaldasalviette nei bagni imho non servono a niente, peggio ancora se si prevede di usarli ad alta T.... verifica bene che progetto ti stanno facendo perchè già vedo all'orizzonte separatori idraulici, pompe di rilancio, gruppi di miscelazione....
      PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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      • #4
        Dovresti stare in zona climatica c, non in e.
        Dovrai difenderti sopratutto dal caldo, occhio al cappotto.
        Elimina termostati e scaldasalviette, fai tutto a bassa T
        Posta uno schema dell'impianto proposto

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        • #5
          Rispondo a tutti.....

          1. Il cappotto, già installato è semplice eps da 100mm.
          2. I miei dubbi sono proprio relativi la tipologia di installazioni e/o complicazioni varie..... immagino che prendendo la hpsu compact mi metto al sicuro dalle eventuali problematriche di interfaccia con un boiler/puffer..... quindi niente scaldasalviette e nessun circuito separato ad temperatura più alta.....
          3. Confermo che la zona climatica è la E anche se sono a pochi km da Roma.... non ho schema dell'impanto

          Ragazzi lo so che può sembrare paradossale ma evidentemente le cose in provincia funzionano ancora così.... nella pletora di cose da fare di certo ho sbagliato a non pretendere determinate condizioni. Ormai le cose sono ad uno stadio talmente avanzato che l'unica mia possibilità è cercare di evitare errori macroscopici!!!! Per questo sono qui......

          Riguardo il dimensionamento a partire dai dati forniti mi sapete dire qualcosa? Posso aggiungere che la stratigrafia dei muri a livello di trasmittanza da 0,175

          Grazie mille
          Stefano
          Ultima modifica di focoz; 17-01-2017, 12:22.

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          • #6
            Io sto a 40 km da roma
            Casa senza cappotto 140mq , impianto a radiatori, pdc 8 kw monoblocco carrier.
            Solo nei giorni della befana accessa h24, altrimenti h12 al giorno.

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            • #7
              ua 8 puo essere un po esuberante..ma se poi ha la stessa potenza Minima della 6 (controlla tu!) e costa 100 euro in piu, non è che è un errore madornale.

              piuttosto ..termostati ogni stanza? termoarredi AT? GROSSI errori..stai attento che se sbagli li fai danno..altro che la scelta fra 6 e 8

              poi..se idraulico non è in grado di montare una deviatrice e collegare un boiler acs.. chissa che casinio ti combina nei bagni e cucina!!
              la differenza fra una ALL IN ONE e una che ha bisogno di un boiler separato è tutta li..2 metri di tubo + eviatrice in mezzo..boh...se sbaglia quello, come fa a fare bene quando deve metere mano al circuito gas (è comunque una SPLITTATA!)

              Morale..aldila della pdc che ti propone o che piace a te o che costa meno ( vedi la Carrier di Federico che a Roma va certo bene, il freddo quasi non esiste..)..spendi 1 h a vedeer un PROGETTO impinato..NON puo andare AD OCCHIO...perche DOPO è TARDI..e comuqnue PER LEGGE il progetto lo devi avere (se lo fa dopo è un asino)
              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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              • #8
                Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                ua 8 puo essere un po esuberante..ma se poi ha la stessa potenza Minima della 6 (controlla tu!) e costa 100 euro in piu, non è che è un errore madornale.

                piuttosto ..termostati ogni stanza? termoarredi AT? GROSSI errori..stai attento che se sbagli li fai danno..altro che la scelta fra 6 e 8

                poi..se idraulico non è in grado di montare una deviatrice e collegare un boiler acs.. chissa che casinio ti combina nei bagni e cucina!!
                la differenza fra una ALL IN ONE e una che ha bisogno di un boiler separato è tutta li..2 metri di tubo + eviatrice in mezzo..boh...se sbaglia quello, come fa a fare bene quando deve metere mano al circuito gas (è comunque una SPLITTATA!)

                Morale..aldila della pdc che ti propone o che piace a te o che costa meno ( vedi la Carrier di Federico che a Roma va certo bene, il freddo quasi non esiste..)..spendi 1 h a vedeer un PROGETTO impinato..NON puo andare AD OCCHIO...perche DOPO è TARDI..e comuqnue PER LEGGE il progetto lo devi avere (se lo fa dopo è un asino)

                Salve,

                L'idea della Rotex era solo per semplificare scelte e installazione e cmq per ridurre le variabili.
                Riguardo i termoarredi ho chiaro il problema, invece credevo che i termostati potessero rappresentare un valore aggiunto. Come ci si dovrebbe comportare in questo senso?
                Mi dareste un link dove vedere un impianto tipo per produrre riscaldamento/raffrescamento e ACS) Sarebbe un gran sollievo avere un riferimento certo.
                Credevo che per legge i progetti degli impianti fossero obligatori solo per gli edifici pubblici o per quelli privati superiori a una tot metratura.

                Mi sa che mi state salvando dai disastri

                Stefano

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                • #9
                  Guarda che le all in one e le fanno tutti o quasi...panasonic, Mitshubishi, etc...omte l'ha spacciata come una brevetto mondiale? No sai...giusto per fare la tara al tipo...

                  al posto dei termostati , si usa la gestione climatica della stessa pdc...non serve altro.

                  ci sono tante discussioni su pdc con decine di schemi...chi cerca trova.
                  Ultima modifica di marcober; 17-01-2017, 21:59.
                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                  • #10
                    Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                    Guarda che le all' in k e le fanno tutti o quasi...panasonic, Mitshubishi, etc...omte l'ha spacciata come una brevetto mondiale? No sai...giusto per fare la tara al tipo...

                    al posto dei termostati , si usa la gestione climatica della stessa pdc...non serve altro.

                    ci sono tante discussioni su pdc con decine di schemi...chi cerca trova.
                    francamente la rotex mi è venuta in mente a me, non mi è stata suggerita dall'idraulico.
                    Quindi termostati da escludere totalmente? Quindi non si possono escludere o differenziare determinate zone....
                    io lo schema lo cercherei pure ma sono totalmente digiuno e non sapeei in nessun modo giudicare il piu asatto alle mi esigenze. Per questo mi sono rivolto a voi.....

                    Stefano

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                    • #11
                      per quale ragione devi diversificare t delle stanze? E se lo vuoi fare, mi auguro sia in mòdo continuativo, vero? In tal caso coi flussi differenzi le stanze e poi con la climatica gestisci lat globale (le differenze che imposti coi flussi restano invariate).
                      ripeto, leggiti delle discussioni se vuoi capirne di più.
                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                      • #12
                        Ciao Marcober, cosa intendi per diversificare la T in modo continuativo? come si imposta una temperatura in una stanza senza un termostato???? Scusa se faccio domande banali ma è difficile muoversi in un mondo di cui si sa praticamente nulla.
                        p.s.: Io leggo leggo e leggo ma di come debba essere un'impianto tipo ancora non ho trovato nulla..... o non sono in grado o non è poi così semplice

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                        • #13
                          allora..un conto è dire che uno vuole la ZONA NOTTE sempre 1 gardo meno della ZONA GIORNO
                          In tal caso, strozzi i flussi zona notte affinche essa riceva meno energia..e sta quindi con un certo delta di T interna in meno rispetto a dove non strozzi.
                          OVVIO, non è che puoi cambuiare ogni giorno o mese..perche regolare (bilanciare) i circuiti non è semplice come girare un termostato (ma nemmeno impossibile se lo devi cambiare dopo 5 anni..)

                          ALTRO è dire che vuoi una camera a 20 oggi..a 21 domani..a 16 dopodomani..cosi..come cacchitisveglidecidi.
                          In tal caso DEVI avere un termostato.

                          Se hai UNA stanza su 6 che ha termostato, non muore nessuno...80% della casa andra in climatica senza termostti e coi circuiti sempre aperti..e UNA stanza (esempi studio, taverna, stanza ospiti, bagno secondario) la "limiti" con un termostato.
                          Un radiante limitato da un termostato ha una confort PENOSO: di giorno la T esterna sale..ma tale calore determina un aumento della t interna solo dopo ore...il termostato dopo ore sente che passi 20 gradi e chiude..ma massetto irradia ancora per altre 5 ore, e t interna sale...poi con calma il termostato sente che sei sceso sotto 19,5 e riaccende, ma masetto vuole 3-5 ore per tornare ad erogare e la stanza scende a 18,5..e via cosi.
                          Se è un bagno secondario che deve stare a 17..ok..se è il tuo soggiorno, auguri!

                          Inoltre se esce sole, TUTTI i termostati si chiuderanno man mano..ma ci sara momento in cui UNO solo è acceso e in tal caso il flusso di acqua sara misero e la pdc lavorerà da schifo (continui on of)..idem quanto IL PRIMO si apre.

                          poi..se i termostati si chiudono è la DIMOSTRAZIONE che il radiante erogava PIU di quato serviva..cioe funzionava ad uan T di mandata INUTILMENTE ALTA..ergo con eficienza inutilmente BASSA..ti va bene cosi? allora ok termostati.

                          Il sistema giusto è senza termostato..la pdc va in climatica e tiene tutta la casa calda...magari con attenuazione notturna (impostabile da controllo pdc)...se serve con T differenziate per stanza in modo CONTINUATIVO (basta strozzare flussostati)..magari con 1-2 stanze minori sotto termostato...MA tutto il resto, sempre tutto aperto e sempre tutto acceso.
                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                          • #14
                            Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                            allora..un conto è dire che uno vuole la ZONA NOTTE sempre 1 gardo meno della ZONA GIORNO
                            In tal caso, strozzi i flussi zona notte affinche essa riceva meno energia..e sta quindi con un certo delta di T interna in meno rispetto a dove non strozzi.
                            OVVIO, non è che puoi cambuiare ogni giorno o mese..perche regolare (bilanciare) i circuiti non è semplice come girare un termostato (ma nemmeno impossibile se lo devi cambiare dopo 5 anni..)

                            ALTRO è dire che vuoi una camera a 20 oggi..a 21 domani..a 16 dopodomani..cosi..come cacchitisveglidecidi.
                            In tal caso DEVI avere un termostato.

                            Se hai UNA stanza su 6 che ha termostato, non muore nessuno...80% della casa andra in climatica senza termostti e coi circuiti sempre aperti..e UNA stanza (esempi studio, taverna, stanza ospiti, bagno secondario) la "limiti" con un termostato.
                            Un radiante limitato da un termostato ha una confort PENOSO: di giorno la T esterna sale..ma tale calore determina un aumento della t interna solo dopo ore...il termostato dopo ore sente che passi 20 gradi e chiude..ma massetto irradia ancora per altre 5 ore, e t interna sale...poi con calma il termostato sente che sei sceso sotto 19,5 e riaccende, ma masetto vuole 3-5 ore per tornare ad erogare e la stanza scende a 18,5..e via cosi.
                            Se è un bagno secondario che deve stare a 17..ok..se è il tuo soggiorno, auguri!

                            Inoltre se esce sole, TUTTI i termostati si chiuderanno man mano..ma ci sara momento in cui UNO solo è acceso e in tal caso il flusso di acqua sara misero e la pdc lavorerà da schifo (continui on of)..idem quanto IL PRIMO si apre.

                            poi..se i termostati si chiudono è la DIMOSTRAZIONE che il radiante erogava PIU di quato serviva..cioe funzionava ad uan T di mandata INUTILMENTE ALTA..ergo con eficienza inutilmente BASSA..ti va bene cosi? allora ok termostati.

                            Il sistema giusto è senza termostato..la pdc va in climatica e tiene tutta la casa calda...magari con attenuazione notturna (impostabile da controllo pdc)...se serve con T differenziate per stanza in modo CONTINUATIVO (basta strozzare flussostati)..magari con 1-2 stanze minori sotto termostato...MA tutto il resto, sempre tutto aperto e sempre tutto acceso.
                            Grazie.......inizio ad avere le idee un pò più chiare!
                            Dato che il materiale per montare l'impianto è stato già ordinato sono andato a spulciare tra la componentistica per vedere se risultava qualche strano oggetto. Tra raccordi, tubi, pannelli e isolanti vari, gli unici due prodotti sospetti che mi danno la sensazione di poter aggiungere o togliere sono i seguenti:
                            - 2 pezzi di collettore per imp. pavim. con misuratori di portata 3/4 10 uscite. Collettore da 1", con derivazioni 3/4". Gruppo girevole di scarico/carico impianto e valvola di sfiato aria. Comprensivo di Misuratori di portata 0-4 l/min, valvole termostatizzabili sul ritorno, regolatori di portata e valvole di sezionamento
                            - 20 pezzi di Comando elettrotermico con microinterruttore di fine corsa per segnale pulito normalmente chiuso (4 fili).
                            Sono componenti che ci stanno o a rischio cattivo funzionamento?

                            Grazie
                            Stefano

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                            • #15
                              In pratica lo usi come i termi con un termostato in soggiorno(o il termostato che ti daranno con la pompa di calore)in pratica soggiorno bagno cucina sempre aperti ,mentre nelle altre stanze strozzi la mandata come con la valvola dei termi fin che ti va alla temperatura desiderata .
                              Esempio pratico soggiorno bagno cucina camera da letto,con valvole tutte aperte hanno tutte le temperature uguali 20 gradi.
                              Vuoi 18 gradi in una camera?vai a strozzare leggermente la mandata dell'acqua in quella stanza girando la valvola,il giorno dopo(perche non si vede subito) non ti va bene ancora troppo caldo?la strozzi ancora .
                              Arrivata alla temperatura desiderata hai finito,sempre se non cambi idea.

                              Commenta


                              • #16
                                Originariamente inviato da focoz Visualizza il messaggio
                                - 20 pezzi di Comando elettrotermico con microinterruttore di fine corsa per segnale pulito normalmente chiuso (4 fili).
                                Certo..lui vuole montare 20 elettrovalvole che vanno ad aprire e chiudere i circuiti..chi li comanda? probabilmente 10 termosttati si stanza (alcuni stanze avranno 2-3 circuiti e comandano 2-3 valvole)
                                Magari invece sono comandati da 2 termostati di zona..ma la cosa cambia poco

                                tien conto che sono "NORMALMENTE CHIUSI" quin di per scaldare al stanza devono SATRE APERTI e consumano 3 W per restare a perti.

                                20*3w*24 ore*150 gg=216 kwh anno solo per lasciare che acqua giri nei tubi?
                                Ma scherziamo? come minimo li vorrei NORMALMENTE APERTI, che se devo chiudere una stanza consumao 3 W ma TUTTI gli altri non consumano! Ti pare?
                                E comunque io li ho..o meglio li ho pagati e montati..nel 2002..poi nel 2013 ho messo la pdc e ho finalmente capito che ho comprato e pagato una cosa INUTILE, che consumana ENERGIA per nulla, che mi dava un confort sul radiante PESSIMO...e che su una caldaia ancora ancora funzionicchia..su una PDC la uccidi di on-off (usura precoce compressore) e soprattutto ricevi bollette astronomiche causa COP penoso.

                                Il mio consiglio è non montarle e renderle..se le hai gia pagate, vendile su internet..se le monta per forza, fai come me..le SVITI e abbassi il relativo termostato a ZERO...regoli i flussi (idraulico NON lo fara mai perche dovrebbe venire a casa tua a fare misure precise almeno 10 volte in 3 mesi..e quando mai!!)..regoli la climatica (idem come sopra..lui imposta una ALTRA, tanto la bolletta è la TUA mica la sua..tu ti scaldi e non lo chiami dicendo che hai freddino..)

                                La mia esperienza di POSSESSORE di radiante valvole poi passato a pdc è questa..spero di averti salvato..almeno a metà...
                                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                • #17
                                  Originariamente inviato da marcober Visualizza il messaggio
                                  certo..lui vuole montare 20 elettrovalvole che vanno ad aprire e chiudere i circuiti..chi li comanda? Probabilmente 10 termosttati si stanza (alcuni stanze avranno 2-3 circuiti e comandano 2-3 valvole)
                                  magari invece sono comandati da 2 termostati di zona..ma la cosa cambia poco

                                  tien conto che sono "normalmente chiusi" quin di per scaldare al stanza devono satre aperti e consumano 3 w per restare a perti.

                                  20*3w*24 ore*150 gg=216 kwh anno solo per lasciare che acqua giri nei tubi?
                                  Ma scherziamo? Come minimo li vorrei normalmente aperti, che se devo chiudere una stanza consumao 3 w ma tutti gli altri non consumano! Ti pare?
                                  E comunque io li ho..o meglio li ho pagati e montati..nel 2002..poi nel 2013 ho messo la pdc e ho finalmente capito che ho comprato e pagato una cosa inutile, che consumana energia per nulla, che mi dava un confort sul radiante pessimo...e che su una caldaia ancora ancora funzionicchia..su una pdc la uccidi di on-off (usura precoce compressore) e soprattutto ricevi bollette astronomiche causa cop penoso.

                                  Il mio consiglio è non montarle e renderle..se le hai gia pagate, vendile su internet..se le monta per forza, fai come me..le sviti e abbassi il relativo termostato a zero...regoli i flussi (idraulico non lo fara mai perche dovrebbe venire a casa tua a fare misure precise almeno 10 volte in 3 mesi..e quando mai!!)..regoli la climatica (idem come sopra..lui imposta una altra, tanto la bolletta è la tua mica la sua..tu ti scaldi e non lo chiami dicendo che hai freddino..)

                                  la mia esperienza di possessore di radiante valvole poi passato a pdc è questa..spero di averti salvato..almeno a metà...
                                  assolutamente si... Grazie mille!!!!!

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                                  • #18
                                    Concordo in totto con l' analisi di marco.

                                    Butta tutte e 20 le testine e relativi termostati, lavora in climatica con la pdc e pian piano regola i flussostati delle varie stanze per "equilibrare" secondo le tue esigenze la T nella varie stanze.

                                    Semplice, Economico e Funzionale = SEF !!

                                    P.S.: non quotare ogni volta, non piace molto ai moderatori!!!

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                                    • #19
                                      Saluti a tutti dalla provincia di Firenze,
                                      visto il titolo posto qui la mia richiesta di supporto (evitando di aprirne una nuova discussione sostanzialmente uguale).
                                      Ho la volontà di cambiare il sistema di riscaldamento a metano in elettrico usando una pdc per risparmiare. Vorrei farmi un'idea sulla appropriatezza della scelta di usare una pdc al posto della caldaia a condensazione (dalla lettura di questo Forum sembrerebbe di sì anche se ci sono riserve nel caso di impianti a radiatori come il mio) e del suo corretto dimensionamento prima di chiedere un sopralluogo finalizzato ad avere un preventivo.
                                      Dati: villetta fine anni 60 di due piani più mansarda con mattoni pieni da 25 cm, coibentazione solo sul tetto di 4/5 cm di schiuma poliuretanica realizzata nel 2005. Finestre in legno con vetro semplice eccetto quelle orientate a Nord e parte di quelle a ovest che hanno controfinestre in alluminio con vetro senza taglio termico. La superfice da riscaldare è di 150 mq al primo piano (3 metri altezza), 75 mq piano seminterrato (3,2 metri di altezza) e una mansarda di 25 mq (2,5 metri di altezza). Zona climatica D, 1772 gradi giorno con sistema a termosifoni di ghisa con sistema di ricircolo per acs.
                                      Attualmente caldaia a metano 32 kw a condensazione con consumo di 2300 mc di metano (ultimi due anni) sia riscaldamento che acs. Per buona parte dell'inverno riesco a riscaldare a 19 gradi mantenendo h24 con una temperatura di mandata fino a 46 gradi. Quando di notte va sottozero la temperatura la porto a 50/55 gradi.
                                      Ho fatto test (suggerito credo da Marcober) mettendo per due giorni e mezzo (durante i quali la temperatura media effettiva è stata di 0 gradi) la temperatura dimandata a 55 gradi (prima era a 49 con temperatura di 19,3) e sono arrivato ad una temperatura finale di 20,1 avendo fatto anche un paio di aperture delle finestre di 5 minuti. Pensate che potrebbe essere ok una pdc? Una kita M o una Mitsubishi (che mi sembra di capire che sia la migliorie delle orientali) di quanti kw potrebbe andare?
                                      P.S. Con la mandata a 55 il consumo medio di metano è stato di 1,37 mc/ora mentre con mandata a 46 consumo di circa 1 mc/ora.
                                      Grazie in anticipo dei preziosi suggerimenti che mi vorrete fornire

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                                      • #20
                                        Secondo me no, ti serve soluzione ibrida, che puoi fare affiancando PDC a caldaia esistente, oppure se devi cambiare la tua attuale prendendo una soluzione integrata come ad esempio la mia, Rotex Hybrid HPU. Quando fa meno freddo vai solo a PDC, quando fa più freddo interviene il gas a dare quello che la PDC non può dare. ACS a gas oppure puoi anche mettere accumulo ACS se vuoi, e di nuovo se fa freddo la fai a gas altrimenti la fai a PDC.

                                        Per una PDC normale 55° imho son troppi da mantenere per riscaldamento, l'ammazzi.
                                        PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                        • #21
                                          Grazie per la risposta, anche io mi ero immaginato di affiancare (non so bene come visto che non ho conoscenze tecniche) alla mia caldaia a condensazione una pompa di calore (da usare solo quando la temperatura è sopra i 2/3 gradi, ma non ho trovato nessuna esperienza girando sui vari forum e mi è anche venuto un dubbio che espongo: se spengo la pompa di calore quando fa freddo si potrebbe ghiacciare l'acqua nei tubi (a meno di non montare una splittata). Cordiali saluti

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                                          • #22
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                                            PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                            • #23
                                              Con la rotex biv hai tutto pronto l'idraullico deve solo attaccare i tubi

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                                              • #24
                                                Scusate l'ignoranza la rotex biv è la ibrida o è un modello diverso? Secondo voi per individuare il dimensionamento può essere utile risalire dal consumo di gas puntuale (nel mio caso 1,37 mc/ora nel momento più freddo) che nel caso da me rilevato è anche la temperatura di progetto (a Firenze è 0) oppure si può derivare solo dall'Ape che, comunque, è un dato teorico? Grazie

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                                                • #25
                                                  Ciao regio e complimenti per la precisione della domanda.

                                                  1,37 mc /ora nel giorno peggiore significa 13 kw di macchna..non pochi.

                                                  Certo che..vetri singoli ..no cappoto..termi..è dura pensare ad una pdc senza supporto.

                                                  Hai modo di aumentare superficie dei termi? Hai in programma per futuro del FV e di coibentare con cappotto e cambio infissi?
                                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da Regio Visualizza il messaggio
                                                    Scusate l'ignoranza la rotex biv è la ibrida o è un modello diverso?
                                                    No, la HPSU Compact BIV è una PDC pura (splittata con accumulo acs integrato).

                                                    La HPU Hybrid è la ibrida.
                                                    PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                                    • #27
                                                      Ciao Marcober, prima di fare domande ho cercato di documentarmi prevalentemente leggendo il vostro forum e avevo letto la tua esperienza che mi faceva pensare che forse ce la potevo fare anche io.
                                                      In breve, perché tendo ad essere troppo lungo, ho cercato prima di fare cappotto, ma sto incontrando difficoltà tecniche - pietre a vista sporgenti di 5/6 cm rispetto alla muratura e alcuni aggetti- che dovrebbero portare a prezzi molto elevati vista la superfice ampia (aspetto a breve preventivo); ho pensato a pdc con fotovoltaico ma anche su quest'ultimo difficoltà per vincolo paesaggistico che dovrebbe impormi di mettere moduli rossi (prezzi più alti con efficienza energetica mediocre).
                                                      Sicuramente metterò altre controfinestre ma visto che le tariffe elettriche dal 2018 dovrebbero essere più economiche rendendo maggiormente vantaggioso il vettore elettrico rispetto al gas, credo che potrebbe essere intelligente sfruttare i benefici del 65%. Prima di chiamare qualcuno per sopralluogo volevo avere info indipendenti e disinteressate (nel senso buono). Un dubbio, visto che la caldaia a condensazione è recente (e soprattutto ho cambiato modulo di condensazione l'anno scorso) potrebbe essere un'idea quello di farle funzionare alternativamente (sulla base di un certa temperatura) cercando di ottenere il meglio da entrambe. Grazie per qualsiasi suggerimento, che sicuramente sarà prezioso.

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                                                      • #28
                                                        Grazie Sergio per il suggerimento, mi documento sulla Rotex Biv, mi sembra di aver capito che la Rotex funge bene a temperature non basse ed ha il suo plus sulle ibride, mentre la pompa di calore - di per se - non dovrebbe essere particolarmente prestazionale, forse è meglio una Mitsubishi?

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                                                        • #29
                                                          Originariamente inviato da Regio Visualizza il messaggio
                                                          Grazie Sergio per il suggerimento, mi documento sulla Rotex Biv, mi sembra di aver capito che la Rotex funge bene a temperature non basse ed ha il suo plus sulle ibride,
                                                          La BIV è una PDC specificatamente progettata x la bassa T, anche se puo arrivare a 55 gradi.

                                                          LA BIV è di fatto una ibrida piu completa ( e piu cara rispetto alla ibrida ) dotata pr esempio dell'accumulo termico da 500 Lt che nella ibrida non è presente e della capacita di produrre anche ACS con la PDC .
                                                          Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                                                          Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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                                                          • #30
                                                            Ciao fcattaneo, prima quando dicevo che la Rotex lavora bene a temperature non basse, mi riferivo a quelle esterne, ovvero al problema del defrost con conseguente abbassamento del cop.
                                                            Riguardo al dimensionamento cosa mi consigliate come potenza? 13 kw a 0 gradi richiedono una kita taglia L (trifase!!) o che modello di potenza di rotex biv? Forse non sarebbe male che sotto i 2 gradi si andasse a metano (usando la caldaia esistente?
                                                            Saluti e grazie a tutti voi.

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