Buon giorno a tutti. Vorrei avere qualche consiglio sul dimensionamento di una pompa di calore e su come risparmiare energia.
è opportuno quindi fare delle premesse:
Zona climatica C
Gradi giorno 1266
Altitudine 123
Giorni di riscaldamento 136
? temperatura ° 8.38
Superficie utile riscaldata 153 m2
Volume d'aria m3 443
Dati appartamento: villetta esposta su tutti e 4 i lati, primo piano con terrazzo. Muri esterni fatti da: 10cm fetta tufo + 20cm poroton+5cm polistirolo + 10cm fetta tufo interna. Finestre triplo vetro bassoemissive. Solaio con poroton 20 +5cm di argilla espansa e sabbia+ mattone eterno.
Dai calcoli fatti dall'architetto risulterebbe che la classe energetica della casa si attesta sul valore A2. Ma ci sono dati che mi lasciano perplesso ovvero:
EPH kw/m2 34,18 che moltiplicato per 153mq e diviso per 365 giorni anno verrebbe la bellezza di 14kwH.
Il termotecnico invece dai suoi calcoli è arrivato ad 11kwH.
La situazione attuale è questa: casa finita e accatastata. Riscaldamento a pavimento radiante passo 15 e passo 10 solo nei bagni. Caldaia Immergas a condensazione da 24kw, istantanea per la produzione di ACS e riscaldamento radiante.
Raffrescamento con daikin 5MXS90E pompa di calore aria aria (unità esterna) Seer 6,42.
Per il raffrescamento non ci sono problemi in quanto non c'è un consumo eccessivo.
Per il riscaldamento la situazione attuale vede consumi attestati intorno ai 7/8 M3 di metano al giorno in condizioni climatiche non eccessivamente sfavorevoli (tranne 10 giorni a gennaio le temperature sono state abbastanza miti con minime di notte che oscillano tra i 5 e i 7/8 gradi.
Tra l'altro ho anche un termocamino che mi riscalda abbondantemente il salone di 36mq e riescie ad intiepidire le altre stanze.
Veniamo alle domande: l'intenzione sarebbe quella di mettere un impianto fotovoltaico da 6kw (confidando anche nelle detrazioni al 50% per ristrutturazione) ed abbinarci una PDC.
Io vorrei tenere il metano e la caldaia perchè farei produrre l'ACS alla caldaia (per un paio di docce al giorno credo che non sia necessario mettere un accumulo) e far lavorare in simbiosi la PDC per il riscaldamento e all'occorrenza usare la caldaia nei momenti piu' freddi.
L'idea sarebbe questa: prendo una PDC da 5/6 kw nominali (ho visto QUAREA ALL IN ONE ALTA CONNETTIVITA' MONOBLOCCO MONOFASE CALDO E FREDDO - MDCWH-MDC05F3E5 da 5kw), e la faccio lavorare di giorno con il FV e di sera con temperature miti (ovvero 5/6 gradi), atteso che hanno un COP pari a 5 a 7gradi (il consumo è di poco inferiore ad 1kwH). Ovviamente la PDC monoblocco montata in diretta sull'impianto radiante e accostata alla caldaia (ho un locale tecnico sulla terrazza e quindi i collegamenti sono semplici).
Nel momento in cui la temperatura si abbassa e la PDC non renderebbe bene farei partire la caldaia a metano.
Cosa ne pensate? E' una buona idea per contenere i consumi?
Una PDC da 5kw è sufficiente a "mantenere" il calore dell'impianto radiante (in caso di temperature sino a 5/6 gradi esterni) o la ritenete sottodimensionata? (io francamente non vorrei fosse sovradimensionata in modo da non aumentare i consumi elettrici).
Considerando che la sera accendo anche il termocamino che riscalda già 40mq di casa secondo me potrei farcela, ma attendo vostri consigli.
Altra domanda (se qualcuno è ferrato in ambito fiscale). Fino al 31 dicembre potrei usufruire della detrazione 50% sul FV che ricade nelle spese di ristrutturazione. Ma se la casa è accatastata ed abitata da settembre 2016 posso usufruire delle detrazioni o vi sembra una forzatura?
Da quello che è letto è sufficiente indicare i dati catastali. Vero??
scusate se sono stato prolisso ma credo che fosse necessario darvi tutti i dati necessari per le vostra valutazioni.
grazie a mille...
è opportuno quindi fare delle premesse:
Zona climatica C
Gradi giorno 1266
Altitudine 123
Giorni di riscaldamento 136
? temperatura ° 8.38
Superficie utile riscaldata 153 m2
Volume d'aria m3 443
Dati appartamento: villetta esposta su tutti e 4 i lati, primo piano con terrazzo. Muri esterni fatti da: 10cm fetta tufo + 20cm poroton+5cm polistirolo + 10cm fetta tufo interna. Finestre triplo vetro bassoemissive. Solaio con poroton 20 +5cm di argilla espansa e sabbia+ mattone eterno.
Dai calcoli fatti dall'architetto risulterebbe che la classe energetica della casa si attesta sul valore A2. Ma ci sono dati che mi lasciano perplesso ovvero:
EPH kw/m2 34,18 che moltiplicato per 153mq e diviso per 365 giorni anno verrebbe la bellezza di 14kwH.
Il termotecnico invece dai suoi calcoli è arrivato ad 11kwH.
La situazione attuale è questa: casa finita e accatastata. Riscaldamento a pavimento radiante passo 15 e passo 10 solo nei bagni. Caldaia Immergas a condensazione da 24kw, istantanea per la produzione di ACS e riscaldamento radiante.
Raffrescamento con daikin 5MXS90E pompa di calore aria aria (unità esterna) Seer 6,42.
Per il raffrescamento non ci sono problemi in quanto non c'è un consumo eccessivo.
Per il riscaldamento la situazione attuale vede consumi attestati intorno ai 7/8 M3 di metano al giorno in condizioni climatiche non eccessivamente sfavorevoli (tranne 10 giorni a gennaio le temperature sono state abbastanza miti con minime di notte che oscillano tra i 5 e i 7/8 gradi.
Tra l'altro ho anche un termocamino che mi riscalda abbondantemente il salone di 36mq e riescie ad intiepidire le altre stanze.
Veniamo alle domande: l'intenzione sarebbe quella di mettere un impianto fotovoltaico da 6kw (confidando anche nelle detrazioni al 50% per ristrutturazione) ed abbinarci una PDC.
Io vorrei tenere il metano e la caldaia perchè farei produrre l'ACS alla caldaia (per un paio di docce al giorno credo che non sia necessario mettere un accumulo) e far lavorare in simbiosi la PDC per il riscaldamento e all'occorrenza usare la caldaia nei momenti piu' freddi.
L'idea sarebbe questa: prendo una PDC da 5/6 kw nominali (ho visto QUAREA ALL IN ONE ALTA CONNETTIVITA' MONOBLOCCO MONOFASE CALDO E FREDDO - MDCWH-MDC05F3E5 da 5kw), e la faccio lavorare di giorno con il FV e di sera con temperature miti (ovvero 5/6 gradi), atteso che hanno un COP pari a 5 a 7gradi (il consumo è di poco inferiore ad 1kwH). Ovviamente la PDC monoblocco montata in diretta sull'impianto radiante e accostata alla caldaia (ho un locale tecnico sulla terrazza e quindi i collegamenti sono semplici).
Nel momento in cui la temperatura si abbassa e la PDC non renderebbe bene farei partire la caldaia a metano.
Cosa ne pensate? E' una buona idea per contenere i consumi?
Una PDC da 5kw è sufficiente a "mantenere" il calore dell'impianto radiante (in caso di temperature sino a 5/6 gradi esterni) o la ritenete sottodimensionata? (io francamente non vorrei fosse sovradimensionata in modo da non aumentare i consumi elettrici).
Considerando che la sera accendo anche il termocamino che riscalda già 40mq di casa secondo me potrei farcela, ma attendo vostri consigli.
Altra domanda (se qualcuno è ferrato in ambito fiscale). Fino al 31 dicembre potrei usufruire della detrazione 50% sul FV che ricade nelle spese di ristrutturazione. Ma se la casa è accatastata ed abitata da settembre 2016 posso usufruire delle detrazioni o vi sembra una forzatura?
Da quello che è letto è sufficiente indicare i dati catastali. Vero??
scusate se sono stato prolisso ma credo che fosse necessario darvi tutti i dati necessari per le vostra valutazioni.
grazie a mille...
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