Buongiorno a tutti,
avevo chiesto in passato consigli al forum in merito a PDC Bosch; torno a chiedervi aiuto per scegliere definitivamente la PDC da istallare.
Sotto riassumo brevemente le caratteristiche dall’abitazione in cui sarà istallata la PDC.
Casa in provincia di Terni, zona climatica D (T esterna di progetto: -2 °C), superfice netta da riscaldare 137 mq (su due piani), riscaldamento a pavimento, muratura in pietra (circa 50 cm) rivestita all’interno da circa 8 cm di intonaco termico a base di sughero, 12 cm di lana di vetro sul tetto, doppi vetri basso emissivi, ponti termici limitati quanto possibile.
La PDC sarà l’unico generatore e dovrà provvedere sia al riscaldamento (raffrescamento estivo non necessario) che alla produzione di ACS. L’ingegnere che ha progettato l’impianto termoidraulico sostiene che è necessaria una PDC da 12-14 KW nominali e propone uno schema di impianto con un volano termico da 50 l sulla mandata del riscaldamento e pompe di rilancio per piano terra e primo.
Cosa ne pensate? Una PDC da 12-14 KW mi sembra esagerate per una casa con isolamento decente nel centro Italia e da quello che ho letto sul forum, pompe di rilancio e accumuli sono da evitare perché riducono l’efficienza dell’impianto. Il problema sarà, eventualmente, convincere ingegnere e impiantista!
Ho chiesto sopralluogo e preventivo a vari rivenditori di PDC e ho elencato sotto le varie proposte che ho ricevuto:
- Panasonic Aqurea split T-CAP 9 KW serie H + bollitore smaltato a doppia serpentina da 290 l per ACS
- Mitsubishi Ecodan PUHZ-SW100VHA 11.2 KW con modulo interno Hydrotank dotato di 200 l di accumulo per ACS
- Bosch/Junkers Compress 6000 AW 13s (ho allegato la scheda tecnica) + bollitore smaltato a doppia serpentina da 290 l per ACS
- Daikin/Rotex HPSU Compact 516 11 KW
Voi cosa mi consigliereste in termini di potenze e marca?
Per il momento propendo verso una PDC Aquarea o Ecodan con accumulo ROTEX Hybridcube 544/32/0 per ACS.
Grazie a tutti!
avevo chiesto in passato consigli al forum in merito a PDC Bosch; torno a chiedervi aiuto per scegliere definitivamente la PDC da istallare.
Sotto riassumo brevemente le caratteristiche dall’abitazione in cui sarà istallata la PDC.
Casa in provincia di Terni, zona climatica D (T esterna di progetto: -2 °C), superfice netta da riscaldare 137 mq (su due piani), riscaldamento a pavimento, muratura in pietra (circa 50 cm) rivestita all’interno da circa 8 cm di intonaco termico a base di sughero, 12 cm di lana di vetro sul tetto, doppi vetri basso emissivi, ponti termici limitati quanto possibile.
La PDC sarà l’unico generatore e dovrà provvedere sia al riscaldamento (raffrescamento estivo non necessario) che alla produzione di ACS. L’ingegnere che ha progettato l’impianto termoidraulico sostiene che è necessaria una PDC da 12-14 KW nominali e propone uno schema di impianto con un volano termico da 50 l sulla mandata del riscaldamento e pompe di rilancio per piano terra e primo.
Cosa ne pensate? Una PDC da 12-14 KW mi sembra esagerate per una casa con isolamento decente nel centro Italia e da quello che ho letto sul forum, pompe di rilancio e accumuli sono da evitare perché riducono l’efficienza dell’impianto. Il problema sarà, eventualmente, convincere ingegnere e impiantista!
Ho chiesto sopralluogo e preventivo a vari rivenditori di PDC e ho elencato sotto le varie proposte che ho ricevuto:
- Panasonic Aqurea split T-CAP 9 KW serie H + bollitore smaltato a doppia serpentina da 290 l per ACS
- Mitsubishi Ecodan PUHZ-SW100VHA 11.2 KW con modulo interno Hydrotank dotato di 200 l di accumulo per ACS
- Bosch/Junkers Compress 6000 AW 13s (ho allegato la scheda tecnica) + bollitore smaltato a doppia serpentina da 290 l per ACS
- Daikin/Rotex HPSU Compact 516 11 KW
Voi cosa mi consigliereste in termini di potenze e marca?
Per il momento propendo verso una PDC Aquarea o Ecodan con accumulo ROTEX Hybridcube 544/32/0 per ACS.
Grazie a tutti!
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