Buongiorno a tutti e grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi.
A febbraio inizierò una ristrutturazione importante che comporterà la demolizione di una buona parte dell'edificio esistente, quindi compatibilmente con le disponibilità economiche verranno fatti tutti i lavori possibili per rendere la casa efficiente dal punto di vista energetico.
Si tratta di un edificio su due piani di 104mq utili totali (senza contare le scale) in zona climatica E 2367gg, temperatura minima di progetto di -6,2°C e temperatura massima di progetto di 33°C.
Dal punto di vista impiantistico sono previsti:
- impianto radiante a pavimento su entrambi i piani;
- pdc aria/aqua per riscaldamento/raffrescamento e acs (il termotecnico spinge per pdc per acs separata ma la soluzione non mi convince);
- deumidificatori 1 per piano;
- vmc (da valutare);
Per questi ultimi due punti sto valutando la possibilita di installare una vmc con deumidificazione centralizzata, anche se secondo il termotecnico è preferibile installare i 2 deu e la vmc separatamente.
Avrei una marea di questioni da chiarire ma inizierei con chiedervi lumi sul dimensionamento della pompa di calore.
Il termotecnico dice che è sufficiente una pdc da 4,7Kw (in cui ha gia considerato un margine) ma vorrei se possibile anche un vostro parere anche perchè predisponendomi sul progetto una pdc per riscaldamento/raffrescamento ed una separata per acs non so se i kw siano sufficienti se decidessi di utilizzare un unica pdc.
Allego i dati della L10, di cui ho estrapolato le pagine che credo necessarie sulle 63 pagine che ho in mano




Ho cercato di capirci qualcosa seguendo le formule di Emiliano ma sinceramente i conti non tornano (per ignoranza mia ovviamente) e iviene fuori che la pdc dovrebbe essere talmente piccola che potrei comprarmi un phon. Dubito fortemente che sia cosi.
L'unica formula che mi fa tornare piu o meno i conti fatti dal termotecnico è Ep,tot/ore funzionamento riscaldamento.
Cosa ne pensate?
A febbraio inizierò una ristrutturazione importante che comporterà la demolizione di una buona parte dell'edificio esistente, quindi compatibilmente con le disponibilità economiche verranno fatti tutti i lavori possibili per rendere la casa efficiente dal punto di vista energetico.
Si tratta di un edificio su due piani di 104mq utili totali (senza contare le scale) in zona climatica E 2367gg, temperatura minima di progetto di -6,2°C e temperatura massima di progetto di 33°C.
Dal punto di vista impiantistico sono previsti:
- impianto radiante a pavimento su entrambi i piani;
- pdc aria/aqua per riscaldamento/raffrescamento e acs (il termotecnico spinge per pdc per acs separata ma la soluzione non mi convince);
- deumidificatori 1 per piano;
- vmc (da valutare);
Per questi ultimi due punti sto valutando la possibilita di installare una vmc con deumidificazione centralizzata, anche se secondo il termotecnico è preferibile installare i 2 deu e la vmc separatamente.
Avrei una marea di questioni da chiarire ma inizierei con chiedervi lumi sul dimensionamento della pompa di calore.
Il termotecnico dice che è sufficiente una pdc da 4,7Kw (in cui ha gia considerato un margine) ma vorrei se possibile anche un vostro parere anche perchè predisponendomi sul progetto una pdc per riscaldamento/raffrescamento ed una separata per acs non so se i kw siano sufficienti se decidessi di utilizzare un unica pdc.
Allego i dati della L10, di cui ho estrapolato le pagine che credo necessarie sulle 63 pagine che ho in mano



Ho cercato di capirci qualcosa seguendo le formule di Emiliano ma sinceramente i conti non tornano (per ignoranza mia ovviamente) e iviene fuori che la pdc dovrebbe essere talmente piccola che potrei comprarmi un phon. Dubito fortemente che sia cosi.
L'unica formula che mi fa tornare piu o meno i conti fatti dal termotecnico è Ep,tot/ore funzionamento riscaldamento.
Cosa ne pensate?
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