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termostato e valvole climatiche

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  • termostato e valvole climatiche

    Premetto che sono abbastanza ignorante in materia e quindi chiedevo bene in cosa consiste la differenza tra termostato (o cronotermostato) e climatica. Ho capito che la seconda modula l'impianto di riscaldamento in condizione delle condizioni climatiche e non ha un punto fisso ma un intervallo intorno a 1/1,5 gradi. Con le pompe di calore ed il sistema radiante a pavimento dovrebbe essere la migliore soluzione.

    Quello che non capisco (magari anche quello scritto sopra è una stupidata) è che spesso nei forum si sostiene che, specie in impianti fatti un pò ad penem segugi, è quasi meglio lasciare a 30 gradi i termostati e "far lavorare la climatica della pdc"....che si intende? E' comunque un trucco per correggere errori degli impianti nati o regolati male?
    Grazie mille.

  • #2
    azz, ci si ritrova sempre.
    Dunque, la curva climatica la imposti te sulla macchina. Ad esempio, dici alla pdc di mandare a 35 con temperatura esterna di -7 e 28 a +5 (a mero titolo di esempio).
    Quindi, hai realizzato una curva che la macchina seguira' per adeguare , in base ai punti fissi che tu hai impostato, la temperatura di mandata.
    I termostati invece, agiscono tramite delle testine sull'impianto radiante. Ovvero, tu mandi a 35, hai il termostato impostatoa 21, in automatico quando quella zona raggiunge i 21 lui sollecitera' la testina di zona che provvedera' a chiudere il circuito. Se la pdc comincera' a rilevare che manda inutilmente, e comunque il ritorno sale in quanto gira meno acqua, comincera' a modulare fino a spegnersi. Chiaramente, spesso la pdc si trova a lavorare mandando tanta energia dentro, che sei costretto a gestire con la chiusura automatica di parti del radiante.(non sai quanta gente le usa cosi')
    Non e' sbagliato un impianto che ha le testine, non necessariamente almeno. Ma e' sicuramente meglio, in presenza di termostati e testine di zona, tenerli alti per non farli intervenire e regolare invece i flussimetri direttamente, fino a raggiungere le temperature desiderate, nei vari ambienti, con la mandata della pdc piu' bassa possibile, in maniera che radiante sia sempre servito e la pdc si trovi a lavorare il piu' possibile in modulazione a basse frequenze. Le testine possono essere usate ad esempio, in zone della abitazione che usi poco e che tieni al minimo sindacale, per poi eventualmente agire sul termostato per adeguare al resto della abitazione. Molti installatori peraltro, dicono che sono obbligatorie per legge. In effetti, ci dovrebbe essere la possibilita' di selezionare puntualmente, nei vari ambienti, temperature diverse. Ma non e' il modo migliore di gestire una pompa di calore.
    [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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    • #3
      perfetto, ho capito il tuo ragionamento, ma la pompa di calore non penso che possa regolare in modo diverso la temperatura di mandata per ogni stanza e quindi il tuo ragionamento è forse troppo ideale; anche se per assurdo (perchè non è mai così, la camera di solito la si tiene più fresca del soggiorno...) volessi la stessa temperatura in tutte le stanze, ogni stanza avrà un fabbisogno diverso (quella a nord, quella a sud, quella con 2 lati scoperti, quella interclusa, quella con il letto che copre, ecc) e quindi i termostati servono a quello. A meno che tu non mi dica che si puo' ovviare a questo diverso fabbisogno con passi diverso delle serpentine (parlo del riscaldamento radiante), ma direi che qui non ci vorrebbe un termotecnico ma il mago Silvan, o dici che invece si può fare?

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      • #4
        Originariamente inviato da pierlorenzo.simonini Visualizza il messaggio
        perfetto, ho capito il tuo ragionamento, ma la pompa di calore non penso che possa regolare in modo diverso la temperatura di mandata per ogni stanza e quindi il tuo ragionamento è forse troppo ideale; anche se per assurdo (perchè non è mai così, la camera di solito la si tiene più fresca del soggiorno...) volessi la stessa temperatura in tutte le stanze, ogni stanza avrà un fabbisogno diverso (quella a nord, quella a sud, quella con 2 lati scoperti, quella interclusa, quella con il letto che copre, ecc) e quindi i termostati servono a quello. A meno che tu non mi dica che si puo' ovviare a questo diverso fabbisogno con passi diverso delle serpentine (parlo del riscaldamento radiante), ma direi che qui non ci vorrebbe un termotecnico ma il mago Silvan, o dici che invece si può fare?
        Non e' un mio ragionamento, funziona semplicemente cosi'. Tu non regoli i termostati, regoli i flussometri a monte, una sola volta e via. La pdc non deve cambiare nulla, seguira' la curva impostata da te.
        Certo che si puo' fare, anzi, chi conosce un minimo l'impianto lo regola cosi' e risolto. Qui in molti.
        [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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        • #5
          ahhhhh i flussometri...questi sconosciuti (ovvio a me...)
          quindi in pratica la pompa spinge acqua semopre costantemente ma ogni zona ha la sua valvola non solo apri e chiudi ma con dei flussometri in modo da regolare il quantitativo di acqua che gira...
          E ovvio calcola i flussi il termotecnico ma poi sono io che li regolerò in base alla "realtà dei fatti".
          Grazie mille di nuovo.

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          • #6
            Salve
            scusate l'intromissione sono nuovo del forum
            così come lo avete descritto sare be ciò che vorrei fare io in una casa appena comprata e che devo ristrutturare
            Visto che devo fare tutto nuovo ed anche fare le varie documentazione, potete darmi delle dritte per non spendere un botto ed avere una casa calda solo dove voglio?
            Sempre se volete e con molte grazie
            Se poi chi scrive vuole sapere di più della casa posso scrivere come disposta!
            Intanto grazie e scusate per l'intervento

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            • #7
              Originariamente inviato da pierlorenzo.simonini Visualizza il messaggio
              ahhhhh i flussometri...questi sconosciuti (ovvio a me...)
              quindi in pratica la pompa spinge acqua semopre costantemente ma ogni zona ha la sua valvola non solo apri e chiudi ma con dei flussometri in modo da regolare il quantitativo di acqua che gira...
              E ovvio calcola i flussi il termotecnico ma poi sono io che li regolerò in base alla "realtà dei fatti".
              Grazie mille di nuovo.
              Fai la regolazione dei flussometri una sola volta, in base a quanto apri e chiudi avrai gli ambienti alle temperature desiderate, lapdc segue le sue impostazioni e tutti felici e contenti
              [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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              • #8
                ma grazie mille

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                • #9
                  bene ora che ho capito copme funziona il tutto con i flussometri per i riscaldamento...la stessa cosa funziona anche per il raffrescamento? quindi diverse temperatura di mandata in funzione della temperatura esterna (in base alla stanza più calda penso) e flussometri per regolare le stanze che richiedono meno forza refrigerante? Oppure per l'estate chissssenegrega tanto c'è il fotovoltaico che pompa e quindi non spendo lo stesso...

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                  • #10
                    Se li hai bilanciati per avere temperatura il più omogenea possibile, varrà sia per estate sia per inverno. In sintesi, non li tocchi piu
                    [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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