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Daikin ewyq011acv3p

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  • Daikin ewyq011acv3p

    Un amico ha questa PdC, collegata con 7 fancoil di potenza massima variabile tra 2 e 5kW.
    Riscontra un consumo elettrico molto elevato ed osservando l’impianto noto che non è stato inserito accumulo tecnico, ma lavora a mandata diretta verso la distribuzione.
    Non sono espertissimo, ma ritengo che aggiustare l’impianto con un accumulo da 80-100lt possa essere cosa buona e giusta.
    La temperatura di mandata è impostata a 55ºC, ed ha un ritorno bassissimo, di 35ºC. Perché un ritorno così basso? Forse perché il fancoil è troppo grande rispetto alla macchina, ovvero questa è sottodimensionata (al di la dell’accumulo tecnico), o ancora c’è troppa poca acqua di circuito?
    Non ho verificato, infine, se i fancoil son messi in parallelo o se ce, come mi auguro, un collettore di distribuzione.
    Suggerimenti?
    Purtroppo non conosco affatto questa macchina, sebbene molto comune


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  • #2
    se la macchina rimane sempre accesa durante i periodi di utilizzo non avrà alcun vantaggio ad aggiungere accumuli o altre cose. consuma tanto perchè anche da schede tecniche ha un rendimento scarso. l'unico modo per ridurre i consumi è vedere se riesce ad utilizzarla mantenendo una temperatura di mandata più bassa (tipo 45°C). ma giusto per capire ci sta scaldando un'abitazione? in che zona e da quanti metri?

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    • #3
      Originariamente inviato da francy.1095 Visualizza il messaggio
      se la macchina rimane sempre accesa durante i periodi di utilizzo non avrà alcun vantaggio ad aggiungere accumuli o altre cose. consuma tanto perchè anche da schede tecniche ha un rendimento scarso. l'unico modo per ridurre i consumi è vedere se riesce ad utilizzarla mantenendo una temperatura di mandata più bassa (tipo 45°C). ma giusto per capire ci sta scaldando un'abitazione? in che zona e da quanti metri?
      Siamo in zona B ma lì c’è un microclima freddo e umido per via dei venti da nord. Casa circa 160mq con zona notte esposta a nord (ed è li che c’è tanta richiesta energetica).
      Anche io avevo consigliato di iniziare a scaldare la casa ad ora di pranzo (sebbene a lavoro), abbassando la mandata a 45ºC e sfruttando al massimo l’impianto FV installato


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      • #4
        Mandata fissa di 55° non è assolutamente adatta per una PDC , hai dei COP infimi, di contro non è detto che a 45° , i FC non creino problemi di spifferi freddi....
        AUTO BANNATO

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        • #5
          Originariamente inviato da spider61 Visualizza il messaggio
          Mandata fissa di 55° non è assolutamente adatta per una PDC , hai dei COP infimi, di contro non è detto che a 45° , i FC non creino problemi di spifferi freddi....
          ...e lo so, ma bisognerà trovare il miglior compromesso. Se si dovesse riscontrare disconfort a 45º magari si passa a 48º; se non funziona nemmeno così o si accontenta e consuma un botto oppure cambia unità esterna (che 11kW mi pare piccina).

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          • #6
            11kw non è piccola (anzi), semplicemente come tutte le pdc va tenuta accesa per diverse ore al giorno, a maggior ragione avendo fv e al sud. 45°C non sono aria tiepida, anzi probabilmente alla fine non si accorgerà granché della differenza, visto che ora sta lavorando con ritorno a 35°C. (45°C sarebbero ancora tanti, ma intanto prova così).
            poi in zona b, mal che vada ci saranno 6-7°C, con 15-20kw di fancoil ci riscaldi qualsiasi cosa, basta non pretendere di farlo in 1 ore se accoppiati a pdc

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            • #7
              Originariamente inviato da ENERPLANET Visualizza il messaggio
              ..
              .....
              oppure cambia unità esterna (che 11kW mi pare piccina).
              Sono inquietanti le conclusioni a cui arrivi.. soprattutto perche come nome e logo suggerisci una certa competenza in campo energetico.

              Allora.... lo scopo del tale è di consumare poco o di far funzionare poche ore la PDC ?... perche se lo scopo è quello di consumare poco DEVE far andare la PDC il piu possibile.

              UNa PDC che lavora 4 ore a 55 di mandata consuma come 30 ore continue a 40 gradi...

              La soluzione x il tuo amico è questa :

              1) ridurre la velocita delle ventole dei ventilconvettori al minimo possibile ( cosi da ridurre la sensazione di aria fredda a basse T dell'acqua )
              2) ridurre al minimo possibile la temperatura dell'acqua... ridurre fino al limite consentito perche i ventilconvettori non fermino le ventole ( alcuni modelli fermano le ventole sotto una certa T e di conseguenza non si puo scendere sotto tale limite )
              3) far funzionare la PDC il piu possibile fino al limite delle 24 ore/gg ( il traguardo è ridurre la T dell'acqua NON il tempo di funzionamento....

              E' probabile che con la T dell'acqua a 35 gradi e i ventilconvettori al minimo di ventole , la casa del tuo amico stia calda con consumi irrisori rispetto agli attuali.


              F.
              Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
              Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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              • #8
                Originariamente inviato da fcattaneo Visualizza il messaggio
                Sono inquietanti le conclusioni a cui arrivi.. soprattutto perche come nome e logo suggerisci una certa competenza in campo energetico.

                Allora.... lo scopo del tale è di consumare poco o di far funzionare poche ore la PDC ?... perche se lo scopo è quello di consumare poco DEVE far andare la PDC il piu possibile.

                UNa PDC che lavora 4 ore a 55 di mandata consuma come 30 ore continue a 40 gradi...

                La soluzione x il tuo amico è questa :

                1) ridurre la velocita delle ventole dei ventilconvettori al minimo possibile ( cosi da ridurre la sensazione di aria fredda a basse T dell'acqua )
                2) ridurre al minimo possibile la temperatura dell'acqua... ridurre fino al limite consentito perche i ventilconvettori non fermino le ventole ( alcuni modelli fermano le ventole sotto una certa T e di conseguenza non si puo scendere sotto tale limite )
                3) far funzionare la PDC il piu possibile fino al limite delle 24 ore/gg ( il traguardo è ridurre la T dell'acqua NON il tempo di funzionamento....

                E' probabile che con la T dell'acqua a 35 gradi e i ventilconvettori al minimo di ventole , la casa del tuo amico stia calda con consumi irrisori rispetto agli attuali.


                F.
                Non mi sembra nulla inquietante, tant’è vero che la conclusione che addici è quella cui siamo arrivati, ossia temperature di mandata più basse per tempi maggiori (difatti ho proprio detto di sfruttare il FV per far partire a bassa T la PdC).
                Faremo proprio così, anche se 35ºC mi sembrano pochini, magari però hai ragione


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                • #9
                  Riprendo rapidamente questa discussione perché con l’amico abbiamo opererò una riduzione della mandata a 45ºC con aumento del tempo di operatività ed il risultato è stato discreto ma non ottimo.
                  Dovremmo ridurre ancora la mandata per aumentare il COP.
                  Ma vorrei richiedere la questione schema impianto, questo minichiller è diretto su collettore senza alcun inerziale, ritenete che sia uno schema necessario?
                  Peraltro ho aperto altro 3D proprio su un simile aspetto dove i tecnici Olimpia mi hanno imposto di utilizzare un accumulo (puffer, compensatore o addirittura vado di espansione) su una monoblocco da 15 kW perché tra macchina e collettori ho poca distanza, ergo poca acqua sul primario (a me sta tesi convince poco o nulla...).
                  Qui siamo in una condizione identica al di là de fatto che io ho 2 piani con 2 collettori da scaldare con 8 terminali e qui gli 8 terminali sono su unico livello.
                  Grazie


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                  • #10
                    Originariamente inviato da ENERPLANET Visualizza il messaggio

                    Un amico ha questa PdC, collegata con 7 fancoil di potenza massima variabile tra 2 e 5kW.
                    Riscontra un consumo elettrico molto elevato ....

                    La temperatura di mandata è impostata a 55ºC, ed ha un ritorno bassissimo, di 35ºC.
                    I consumi elettrici alti sono giustificati con una macchina regolata in quel modo...

                    Sicuramente il suo amico regola la temperatura in casa agendo con dei termostati sulle ventole dei fancoil ed operando cosi in On/Off e mantenendo sempre la T dell'acqua fissa a 55 gradi .
                    Questo tipo di regolazione va bene solo con una stufa a legna.. non certamente con una PDC.

                    Deve semplicemente ridurre la T di mandata ed aumentare contestualmente il tempo di On della regolazione.. questo produrrà tempi piu' lunghi di funzionamento dell PDC ma con rese molto piu' alte.

                    Provi quindi semplicemente ad abbassare a 45 gradi la T di mandata e dovrebbe notare un dimezzamento dei consumi elettrici.

                    L'inerziale non serve certamente ad aumentare l'efficienza come ha ipotizzato.. semplicemente non serve se ha già abbastanza acqua nel circuito.

                    F.
                    Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                    Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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                    • #11
                      Dove per circuito intendi chiaramente il primario più il secondario (quindi somma di H2O da macchina a collettore e da collettore a terminali compresa acqua dei terminali stessi).
                      In tal caso penso che abbiamo almeno 70lt di acqua in giro


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                      • #12
                        Originariamente inviato da ENERPLANET Visualizza il messaggio
                        Dove per circuito intendi chiaramente il primario più il secondario


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                        ..solo se sono in serie.. se no devi considerare solo il primario.
                        Se c'e' di mezzo una pompa di rilancio e un separatore idraulico non sono in serie i 2 circuiti.

                        F.
                        Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                        Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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                        • #13
                          Grazie!!!
                          Quindi nell’impianto che sto per realizzare, come a sto punto giustamente avevo considerato, se fossi nel caso di mandata diretta sui FC pur essendo su 2 livelli (ma sono 2 corridoi e 2 sale pranzo con identiche caratteristiche termiche), se non dividessi in zone (ad esempio con un separatore e 2 pompe), dovrei considerare l’acqua dell’intero circuito (tutta la tubazione + contenuto FC).
                          In questo caso saremmo a 70lt circa (macchina da min 49 lt. - max 95 lt. vedi foto) quindi non necessiterei di puffer (la pompa di ricircolo ma metto solo sul ritorno alla macchina)
                          Facessi invece impianto più fine, quindi con doppio circuito di zona, separatore e 2 pompe per garantire portate differenti, a quel punto puffer obbligatorio.
                          Ma...perché il tecnico OS mi diceva che posso usare anche un semplice vaso di espansione opportunamente da coibentare?
                          Perché ne ho uno dentro da 80lt. e potrei usarlo. Non capisco tuttavia come mettere la sonda per far capire alla macchina quando dare potenza termica in caso appunto di vaso a T non adeguata...[emoji848]


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                          • #14
                            Originariamente inviato da ENERPLANET Visualizza il messaggio
                            ...
                            ..
                            Ma...perché il tecnico OS mi diceva che posso usare anche un semplice vaso di espansione opportunamente da coibentare?
                            Perche non ha capito e non sà il perche nel circuito deve esserci una quantità minima d' acqua e quale è la funzione di questa acqua.

                            In un vaso d' espansione l'acqua fisicamente non puo circolare nel circuito del riscaldamento perché il suo scopo è un altro, di conseguenza l'energia termica contenuta nell'acqua non è utilizzabile dalla PDC-

                            L'acqua in un vaso di espansione non va nemmeno contata come acqua totale del circuito del riscaldamento , da considerarsi ai fini del calcolo dell'eventuale inerziale necessario.

                            Quindi se hai 70 Lt di acqua + un vaso di espansione da 40 Lt... hai sempre e solo 70 Lt di acqua... e se ne aggiungi un altro da 100 Lt.. avrai ancora sempre e solo 70 Lt.

                            ... Io non seguirei le indicazioni di un "tecnico" che ti ha dato una informazione del genere.... credo sia da evitare anche per qualsiasi altra questione che riguardi la scelta, l'installazione e la regolazione di una PDC.

                            F.
                            Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                            Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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