Buonasera a tutti,
Ho una casa singola su più livelli (3 livelli, circa 180 mq), costruita nel 2008. L'impianto termico attualmente è composto da una caldaia a biomassa da 29kW automatica, che alimenta un boiler da 1000 litri (750+250per acs). Lo stesso boiler è alimentato anche da circa 15 mc di pannelli solari termici.
Impianto radiante a pavimento, con valvola a quattro vie e tutte le stanze hanno un termostato e relativa testina (ma ovviamente eliminabili dal collettore).
Impianto FV (primo conto energia) da 2,94 kW che produce mediamente 4000 kw/anno, inoltre ho installato un secondo impianto ad isola con accumulo da 6,5 kW (litio) che mi alimenta illuminazione casa, elettrodomestici ed altro, così da portare, l'ultimo anno, ad un prelievo dalla rete di 2200 kwh.
Il consumo di pellet, praticamente unico combustibile che uso, è di circa 180 sacchi all'anno, per 150 giorni di accensione della caldaia, il che porta ad un consumo in termini di potenza, di circa 110 kw al giorno, e se considero una resa teorica dell'80% circa (???)della caldaia (tatano 2203E), ad circa 90 kw al giorno necessari per il riscaldamento.
Vorrei smontare la "caffettiera" e mettere una PDC, che potrebbe essere da circa 11/13 kw, sempre tenendo conto dei conti fatti sopra.
Ho letto decine e decine di post, su possibili soluzioni impiantistiche, accumulo si, accumulo no, pdc on/off (mi stanno proponendo una Kronoterm con gas R407) oppure INVERTER (esempio Templari).
Capisco che i dati scritti sopra sono pochi, ma mi piacerebbe aprire una discussione per avere da voi un parere tecnico impiantistico, soprattutto perchè l'inverno ormai si avvicina e vorrei fare la modifica ora.
Sono ben accetti i consigli di tutti ed in particolare di fcatteneo, sergio&teresa (tanto pe citarne alcuni autorevoli.... ).
Per quanto mi riguarda, mi sembra di capire che le pdc vanno affrontate in maniera completamente diversa dai vecchi e tradizionali impianti, per farle lavorare al meglio del loro cop (e quindi della resa e del costo di gestione), e leggo consigli circa l'alimentazione diretta al radiante, ecc.
Grazie per il vostro interessamento e consigli
Riccardo (Siena)
Ho una casa singola su più livelli (3 livelli, circa 180 mq), costruita nel 2008. L'impianto termico attualmente è composto da una caldaia a biomassa da 29kW automatica, che alimenta un boiler da 1000 litri (750+250per acs). Lo stesso boiler è alimentato anche da circa 15 mc di pannelli solari termici.
Impianto radiante a pavimento, con valvola a quattro vie e tutte le stanze hanno un termostato e relativa testina (ma ovviamente eliminabili dal collettore).
Impianto FV (primo conto energia) da 2,94 kW che produce mediamente 4000 kw/anno, inoltre ho installato un secondo impianto ad isola con accumulo da 6,5 kW (litio) che mi alimenta illuminazione casa, elettrodomestici ed altro, così da portare, l'ultimo anno, ad un prelievo dalla rete di 2200 kwh.
Il consumo di pellet, praticamente unico combustibile che uso, è di circa 180 sacchi all'anno, per 150 giorni di accensione della caldaia, il che porta ad un consumo in termini di potenza, di circa 110 kw al giorno, e se considero una resa teorica dell'80% circa (???)della caldaia (tatano 2203E), ad circa 90 kw al giorno necessari per il riscaldamento.
Vorrei smontare la "caffettiera" e mettere una PDC, che potrebbe essere da circa 11/13 kw, sempre tenendo conto dei conti fatti sopra.
Ho letto decine e decine di post, su possibili soluzioni impiantistiche, accumulo si, accumulo no, pdc on/off (mi stanno proponendo una Kronoterm con gas R407) oppure INVERTER (esempio Templari).
Capisco che i dati scritti sopra sono pochi, ma mi piacerebbe aprire una discussione per avere da voi un parere tecnico impiantistico, soprattutto perchè l'inverno ormai si avvicina e vorrei fare la modifica ora.
Sono ben accetti i consigli di tutti ed in particolare di fcatteneo, sergio&teresa (tanto pe citarne alcuni autorevoli.... ).
Per quanto mi riguarda, mi sembra di capire che le pdc vanno affrontate in maniera completamente diversa dai vecchi e tradizionali impianti, per farle lavorare al meglio del loro cop (e quindi della resa e del costo di gestione), e leggo consigli circa l'alimentazione diretta al radiante, ecc.
Grazie per il vostro interessamento e consigli
Riccardo (Siena)
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