Buongiorno a tutti,
avrei un quesito da porvi in quanto mi assilla da svariati anni.
Cercherò di essere il più sintentico possibile onde annoiare che cercherà di aiutarmi!
Premessa
Ho una pompa di calore aria-acqua ad inverter (senza però sonda per la curva climatica), marca Kloben, con le seguenti specifiche:
- Corrente massima assorbita: 25,3A
- Carica refrigerante per circuito 3,25kg
- Potenza massima assorbita 5,65 kw
- Anno produzione 2012
Fu installata diversi anni fa (più o meno in quell'anno di produzione della macchina) tramite gli incentivi Enel del fotovoltaico in cui comprendeva l'installazione di pannelli solari, sostituzione dei termosifoni con ventilconvettori e termosifoni in alluminio per basse temperature.
La macchina (anche se lo potrebbe fare), non produce ACS in quanto c'è un pannello dedicato sul tetto che prende il calore e lo rimanda ad un boiler che fa solo ACS.
Inoltre la macchina è collegata ad un serbatoio di accumulo
La casa è una villa su due piani di circa 160 mq, non ricordo la classe energetica senza pannelli solari, ma essendo degli anni 70 non è una classe energetica alta!
Ho comunque cappotto termico esterno, doppi vetri... ma presenta diversi ponti termici: gli infissi sono tutti in alluminio non isolato (quando è veramente freddo trasmettono un sacco di freddo) e ad ogni finestra c'è il balconcino di marmo che è tutto un blocco tra interno ed esterno.
Arrivamo al problema ... i Consumi!!!
Il problema, tutti gli anni... quando più, quando meno... è la bolletta elettrica del periodo di dicembre gennaio e febbraio!
Mi arrivano letteralmente delle sassate!
Ho provato veramente di tutto, spegnere il termostato in casa la notte, tenerlo sempre acceso... ma il risultato non cambia di molto! E questo succedeva anche quando in casa vivevo da solo (quindi consumi molto ridotti di elettricità)!
Nella bolletta, il consumo medio mensile è di 1000 kw/h!! che però ad alzarmi la media di tantissimo sono questi 3-4 mesi.
Guardando il grafico della bolletta:
- da aprile ad ottobre i consumi sono veramente bassi a confronto, sui 100-200 kw/h (un po' di più luglio e agosto in quanto ogni tanto uso i ventilconvettori in modalità raffrescamento, ma si parla di meno di 500 kw/h)
- Novembre siamo sui 1000 kw/h
- Dicembre 2000 kw/h - massimo 6kw
- Gennaio 2300 kw/h - massimo 7kw
- Febbraio 2000 kw/h - massimo 7kw
- Marzo 1300 kw/h - massimo 5kw
I consumi più alti sono tutti sulla F3, questo perché di giorno i pannelli solari aiutano e consumo quella energia!
La temperatura di mandata della pdc, a dicembre, la imposto su 45 gradi.
Il termostato dei ventilconvettori lo imposto sui 22 gradi (in quanto con le finestre fredde si disperde un po' di calore e in ogni caso in stanza non ci sono mai 22 gradi, soprattuto una stanza ad ovest che arriva addirittura anche a 18-19 a causa anche del finestrone in alluminio)
La temperature del termostato generale la metto, in inverno sui 23 gradi in modo che comunuqe stiano sempre accesi (se la casa si ghiaccia di inverno poi è un problema farla tornare in temperatura).
Tralasciando i problemi di ponti termici, io credo che un grosso problema sia dove è collocata la PDC. Essendo in sostituzione della vecchia caldaia che era collocata in un vano caldaia esterno, è stata piazzata fuori, vicino a questo vano in modo da ricollegare i tubi.
La posizione è ad Ovest dove si crea un umidità alta e ci batte poco il sole di inverno. La stanza che affaccia su quel lato è fredda di inverno e calda di estate perché è una posizione un po' scomoda e rinchiusa.
Infatti, in inverno, spesso vedo la batteria della pdc ricoperta di ghiaccio (la mattina o la sera tarda) che è costretta ogni tanto ad interrompere il ciclo e a fare l'inversione per scongelare la batteria.
Questo lo fa quando è freddo in prossimità dello zero e nei giorni non troppo freddi ma pieni di umidità.
Immagino quindi che di notte sia un continuo fare questo lavoro che consuma un sacco di elettricità!
Poi, da quanto ho capito, la pdc non è proprio ottimizzata per le dimensioni della casa (alimenta 4 ventilconvettori e 2 termosifoni al piano di sotto, e 6 ventilconvettori e 3 termosifoni al piano di sopra).
Detto tutto questo: posso ottimizzare qualcosa? c'è un modo per proteggere la pdc dall'umidità per evitare che si ghiacci ? Altri suggerimenti?
Abito in centro Italia, in periferia di Pisa (zona climatica D, comunque umida in inverno)
Scusate per la lunghezza del post, ma ho cercato di elencare il più possibile le cose e vi ringrazio per l'aiuto nel poter ridurre un po' i consumi invernali.
Grazie a tutti
Marco
avrei un quesito da porvi in quanto mi assilla da svariati anni.
Cercherò di essere il più sintentico possibile onde annoiare che cercherà di aiutarmi!
Premessa
Ho una pompa di calore aria-acqua ad inverter (senza però sonda per la curva climatica), marca Kloben, con le seguenti specifiche:
- Corrente massima assorbita: 25,3A
- Carica refrigerante per circuito 3,25kg
- Potenza massima assorbita 5,65 kw
- Anno produzione 2012
Fu installata diversi anni fa (più o meno in quell'anno di produzione della macchina) tramite gli incentivi Enel del fotovoltaico in cui comprendeva l'installazione di pannelli solari, sostituzione dei termosifoni con ventilconvettori e termosifoni in alluminio per basse temperature.
La macchina (anche se lo potrebbe fare), non produce ACS in quanto c'è un pannello dedicato sul tetto che prende il calore e lo rimanda ad un boiler che fa solo ACS.
Inoltre la macchina è collegata ad un serbatoio di accumulo
La casa è una villa su due piani di circa 160 mq, non ricordo la classe energetica senza pannelli solari, ma essendo degli anni 70 non è una classe energetica alta!
Ho comunque cappotto termico esterno, doppi vetri... ma presenta diversi ponti termici: gli infissi sono tutti in alluminio non isolato (quando è veramente freddo trasmettono un sacco di freddo) e ad ogni finestra c'è il balconcino di marmo che è tutto un blocco tra interno ed esterno.
Arrivamo al problema ... i Consumi!!!
Il problema, tutti gli anni... quando più, quando meno... è la bolletta elettrica del periodo di dicembre gennaio e febbraio!
Mi arrivano letteralmente delle sassate!
Ho provato veramente di tutto, spegnere il termostato in casa la notte, tenerlo sempre acceso... ma il risultato non cambia di molto! E questo succedeva anche quando in casa vivevo da solo (quindi consumi molto ridotti di elettricità)!
Nella bolletta, il consumo medio mensile è di 1000 kw/h!! che però ad alzarmi la media di tantissimo sono questi 3-4 mesi.
Guardando il grafico della bolletta:
- da aprile ad ottobre i consumi sono veramente bassi a confronto, sui 100-200 kw/h (un po' di più luglio e agosto in quanto ogni tanto uso i ventilconvettori in modalità raffrescamento, ma si parla di meno di 500 kw/h)
- Novembre siamo sui 1000 kw/h
- Dicembre 2000 kw/h - massimo 6kw
- Gennaio 2300 kw/h - massimo 7kw
- Febbraio 2000 kw/h - massimo 7kw
- Marzo 1300 kw/h - massimo 5kw
I consumi più alti sono tutti sulla F3, questo perché di giorno i pannelli solari aiutano e consumo quella energia!
La temperatura di mandata della pdc, a dicembre, la imposto su 45 gradi.
Il termostato dei ventilconvettori lo imposto sui 22 gradi (in quanto con le finestre fredde si disperde un po' di calore e in ogni caso in stanza non ci sono mai 22 gradi, soprattuto una stanza ad ovest che arriva addirittura anche a 18-19 a causa anche del finestrone in alluminio)
La temperature del termostato generale la metto, in inverno sui 23 gradi in modo che comunuqe stiano sempre accesi (se la casa si ghiaccia di inverno poi è un problema farla tornare in temperatura).
Tralasciando i problemi di ponti termici, io credo che un grosso problema sia dove è collocata la PDC. Essendo in sostituzione della vecchia caldaia che era collocata in un vano caldaia esterno, è stata piazzata fuori, vicino a questo vano in modo da ricollegare i tubi.
La posizione è ad Ovest dove si crea un umidità alta e ci batte poco il sole di inverno. La stanza che affaccia su quel lato è fredda di inverno e calda di estate perché è una posizione un po' scomoda e rinchiusa.
Infatti, in inverno, spesso vedo la batteria della pdc ricoperta di ghiaccio (la mattina o la sera tarda) che è costretta ogni tanto ad interrompere il ciclo e a fare l'inversione per scongelare la batteria.
Questo lo fa quando è freddo in prossimità dello zero e nei giorni non troppo freddi ma pieni di umidità.
Immagino quindi che di notte sia un continuo fare questo lavoro che consuma un sacco di elettricità!
Poi, da quanto ho capito, la pdc non è proprio ottimizzata per le dimensioni della casa (alimenta 4 ventilconvettori e 2 termosifoni al piano di sotto, e 6 ventilconvettori e 3 termosifoni al piano di sopra).
Detto tutto questo: posso ottimizzare qualcosa? c'è un modo per proteggere la pdc dall'umidità per evitare che si ghiacci ? Altri suggerimenti?
Abito in centro Italia, in periferia di Pisa (zona climatica D, comunque umida in inverno)
Scusate per la lunghezza del post, ma ho cercato di elencare il più possibile le cose e vi ringrazio per l'aiuto nel poter ridurre un po' i consumi invernali.
Grazie a tutti
Marco
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