Ho una casa di quasi 100 anni fa, in zona collinare in Lombardia (zona E) ristrutturata parzialmente intorno al 2000.
La casa ha due piani per un totale di circa 140 mq, senza scantinato e con vespaio sotto il piano terra.
I soffitti sono con travature in legno a vista, il tetto è in marsigliesi con falde inclinate di circa 30°; i muri esterni sono in pietra e mattoni e sono spessi 50 cm.
I serramenti sono finestre in pino di Svezia con Uw = 1,65 e persiane in legno. Sul solaio sotto il tetto è posato uno strato di pannelli di fibra di legno di 6 cm di spessore.
La casa è esposta sui 4 lati e i lati sud ed est sono ben soleggiati. La falda a sud è trapezoidale e misura 35 – 40 mq, quella est, triangolare, circa 15.
Attualmente la casa è riscaldata con una caldaia a condensazione a GPL (il metano non arriva) che produce anche l'acqua calda per una famiglia di 5 persone. C'è anche nella sala – cucina una stufa a pellet. A livello di progetto la temperatura di mandata è di 60° a 0° esterni, 50° a 10° esterni e 40° a 20° esterni.
Il locale caldaia è di circa 2 * 3,5 m ed è molto basso (circa 1,70 m).
La distribuzione del calore avviene con un impianto a pareti radianti costituito da tre tubi in rame, di 18 mm di diametro, immersi in un intonaco di malta ba.starda, che corrono paralleli lungo tutti i muri perimetrali e parte delle pareti interne.
I consumi annui sono stati l'anno scorso di 2.800 l di GPL e 1.800 kg di pellet, in linea con l'APE che prevedeva circa 3.800 l di GPL; EP gl ren =357 kWh/mq anno, naturalmente classe G.
A prescindere dagli elevati consumi, l'impianto raggiunge senza problemi i 20° di temperatura interna anche alle temperature esterne minime della zona; oltretutto la sensazione di benessere è accresciuta dalla componente di irraggiamento che emanano le pareti.
Vorrei ridurre drasticamente la spesa per i consumi (circa 3.000 €/anno), possibilmente agendo solo sulla centrale termica ed evitando opere murarie (fare un cappotto esterno è problematico).
E possibile soddisfare le esigenze energetiche (riscaldamento e acqua calda) della casa solo con una pompa di calore + fotovoltaico eliminando la caldaia? O è meglio optare per altre soluzioni? Quali sono gli ordini di grandezza dell'investimento e del risparmio annuo sui consumi cui potrei arrivare?
E per cominciare quale figura professionale o tipo di azienda è bene consultare? Grazie.
La casa ha due piani per un totale di circa 140 mq, senza scantinato e con vespaio sotto il piano terra.
I soffitti sono con travature in legno a vista, il tetto è in marsigliesi con falde inclinate di circa 30°; i muri esterni sono in pietra e mattoni e sono spessi 50 cm.
I serramenti sono finestre in pino di Svezia con Uw = 1,65 e persiane in legno. Sul solaio sotto il tetto è posato uno strato di pannelli di fibra di legno di 6 cm di spessore.
La casa è esposta sui 4 lati e i lati sud ed est sono ben soleggiati. La falda a sud è trapezoidale e misura 35 – 40 mq, quella est, triangolare, circa 15.
Attualmente la casa è riscaldata con una caldaia a condensazione a GPL (il metano non arriva) che produce anche l'acqua calda per una famiglia di 5 persone. C'è anche nella sala – cucina una stufa a pellet. A livello di progetto la temperatura di mandata è di 60° a 0° esterni, 50° a 10° esterni e 40° a 20° esterni.
Il locale caldaia è di circa 2 * 3,5 m ed è molto basso (circa 1,70 m).
La distribuzione del calore avviene con un impianto a pareti radianti costituito da tre tubi in rame, di 18 mm di diametro, immersi in un intonaco di malta ba.starda, che corrono paralleli lungo tutti i muri perimetrali e parte delle pareti interne.
I consumi annui sono stati l'anno scorso di 2.800 l di GPL e 1.800 kg di pellet, in linea con l'APE che prevedeva circa 3.800 l di GPL; EP gl ren =357 kWh/mq anno, naturalmente classe G.
A prescindere dagli elevati consumi, l'impianto raggiunge senza problemi i 20° di temperatura interna anche alle temperature esterne minime della zona; oltretutto la sensazione di benessere è accresciuta dalla componente di irraggiamento che emanano le pareti.
Vorrei ridurre drasticamente la spesa per i consumi (circa 3.000 €/anno), possibilmente agendo solo sulla centrale termica ed evitando opere murarie (fare un cappotto esterno è problematico).
E possibile soddisfare le esigenze energetiche (riscaldamento e acqua calda) della casa solo con una pompa di calore + fotovoltaico eliminando la caldaia? O è meglio optare per altre soluzioni? Quali sono gli ordini di grandezza dell'investimento e del risparmio annuo sui consumi cui potrei arrivare?
E per cominciare quale figura professionale o tipo di azienda è bene consultare? Grazie.
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