Buongiorno a tutti, vi leggo da un pò, e in merito a una ristrutturazione che pensavamo di eseguire nel nostro piccolo bilocale (50 mq) a Milano, volevo porvi una domanda.
Nel condominio in cui si trova l'appartamento, il riscaldamento è centralizzato a pavimento (credo sia piuttosto vecchio, anni '60 direi), e non c'è modo di controllarlo per i condomini. E' praticamente acceso tutto il giorno, e riscalda piuttosto bene gli appartamenti.
Il problema è che riscalda anche troppo: nel mio appartamento ci sono da metà ottobre a metà aprile più di 25 gradi fissi nella cucina, che è la stanza con le finestre più spesso aperte, uno spreco enorme a mio parere, dato che 20-21 gradi sarebbero più che sufficienti (oltretutto, non c'è modo di spegnere il riscaldamento, ovviamente)!
Avevo quindi pensato a un modo di sfruttare questo eccesso di energia a mio vantaggio, e ovvero quello di sostituire lo scaldacqua istantaneo a gas con uno ad accumulo a pdc (da 80 litri dovrebbe essere sufficiente, dato che ci abitano 2 persone nell'appartamento). La mia idea sarebbe che l'accumulatore dovrebbe funzionare ad altissima efficienza per i mesi in cui il riscaldamento è acceso, contemporaneamente abbassando la temperatura del locale di 1-2 °C, rendendolo dunque più abitabile.
Dite che ne vale la pena? Ha senso il ragionamento? Ci guadagnerei effettivamente nel tempo?
Se servono altri dettagli (es. consumi medi mensili) o ho sparato boiate non esitate a dirmelo!
EDIT: lo scaldacqua si trova nella cucina, dove appunto la temperatura è sempre superiore ai 25 gradi
Nel condominio in cui si trova l'appartamento, il riscaldamento è centralizzato a pavimento (credo sia piuttosto vecchio, anni '60 direi), e non c'è modo di controllarlo per i condomini. E' praticamente acceso tutto il giorno, e riscalda piuttosto bene gli appartamenti.
Il problema è che riscalda anche troppo: nel mio appartamento ci sono da metà ottobre a metà aprile più di 25 gradi fissi nella cucina, che è la stanza con le finestre più spesso aperte, uno spreco enorme a mio parere, dato che 20-21 gradi sarebbero più che sufficienti (oltretutto, non c'è modo di spegnere il riscaldamento, ovviamente)!
Avevo quindi pensato a un modo di sfruttare questo eccesso di energia a mio vantaggio, e ovvero quello di sostituire lo scaldacqua istantaneo a gas con uno ad accumulo a pdc (da 80 litri dovrebbe essere sufficiente, dato che ci abitano 2 persone nell'appartamento). La mia idea sarebbe che l'accumulatore dovrebbe funzionare ad altissima efficienza per i mesi in cui il riscaldamento è acceso, contemporaneamente abbassando la temperatura del locale di 1-2 °C, rendendolo dunque più abitabile.
Dite che ne vale la pena? Ha senso il ragionamento? Ci guadagnerei effettivamente nel tempo?
Se servono altri dettagli (es. consumi medi mensili) o ho sparato boiate non esitate a dirmelo!
EDIT: lo scaldacqua si trova nella cucina, dove appunto la temperatura è sempre superiore ai 25 gradi
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