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4 chiacchere su GEOTERMICO/IDROTERMICO

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  • 4 chiacchere su GEOTERMICO/IDROTERMICO

    Buongiorno a tutti e grazie in anticipo a chi legge e vuole partecipare alla discussione.
    Ho cercato discussioni simili per aggiungermi ma non neho trovati.
    Premetto che, seppur non portando per ora dati tecnici e reali della mia abitazione, il post sarà abbastanza lungo e corposo.

    Per brevità parto dalla mia situazione: sono in procinto di ristrutturare un'abitazione senza allacciamenti (no gas, no acquedotto, no fogna, si elettricità).
    La casa è MOLTO esposta (campagna) e non ha muri confinanti con altri fabbricati. Se dovesse servire un numero per fare dei confronti prendiamo un 10KW termici di fabbisogno in Zona E.
    Indagando sulle varie possibilità per scaldarsi (e ne ho indagate veramente tante), sto arrivando alla conclusione di scaldare con pompa di calore.

    Ora, complice l'imminente scavo del pozzo per acqua potabile (80m circa), mi trovo di fronte a 2 possibilità:
    PDC aria/acqua VS PDC acqua/acqua

    Nello specifico la tecnologia acqua/acqua sarebbe la cosa più sensata per la zona (falde superficiali) sarebbe quella di non usare la geotermia verticale (circuito chiuso con gas), bensì quella di prelevare acqua dalla prima falda (12 / 14 gradi) e reimmeterla circa allo stesso livello (6 / 8 gradi). La pompa di calore fa il lavoro classico di "pompare" calore da un fluido in un circuito chiuso a contatto tramite scambiatore con quello dell'acqua di falda.

    Quindi qui nasce il grande dilemma che potrebbe essere facilmente generalizzato: meglio A/W (aria/acqua) o W/W (acqua/acqua)?

    Cerco di confrontare i 2 sistemi:

    PRO a/w:
    - economicità e scalabilità
    - poche opere murarie
    - tanta concorrenza e offerta di prodotti
    CONTRO a/w:
    - maggiore difficoltà di progetto e di scelta del miglior prodotto per ogni caso
    - maggiore consumo elettrico (soprattutto per lo sbrinamento)
    - maggiori criticità in relazioni alle temperature ai limiti delle temperature di progetto

    PRO w/w:
    - minore consumo elettrico
    - minore difficoltà di progetto
    - minore usura e criticità
    CONTRO w/w:
    - costo maggiore generatore (si rientra da questo maggiore investimento?) (*)
    - scavo di 1 o 2 pozzi di bassa profondità (nella mia zona 15/20 metri sono più che sufficienti) -> maggiori costi e maggiore spazio richiesto (**)

    Condividete? Qualcosa di sbagliato? Avete esperienze dirette o indirette?
    Con mia sorpresa ho scoperto che è un sistema abbastanza diffuso nella mia zona (prov NO).

    (*) l'azienda con cui mi sono interfacciato mi ha prospettato un costo maggiore di più o meno 10mila € rispetto ad un sistema classico a/w (stessa qualit di generatore: 15mila a/w - 25mila w/w). Entrambi i sistemi sono con centrale termica completa, chiavi in mano (riscaldamento e opere idrauliche interne e sanitarie escluse).
    (**) parlando con la geologa che ha seguito le pratiche per la realizzazione del pozzo per acqua potabile, ha sconsigliato la tecnologia w/w a meno che vengano eseguiti i lavori con diversi accorgimenti che non tutti possono permettersi: il problema di base è che, a lungo andare, l'acqua immessa (fredda) abbassa la temperatura locale della falda e quindi anche dell'acqua prelevata (calda) portando a consumi maggiori la pdc, riducendo il divario pregevole che ha con la sorella a/w. per ovviare a ciò quindi il pozzo di prelievo e il pozzo di immissione dovrebbero essere distanti almeno una trentina di metri, e il pozzo di immissione leggermente più profondo di quello di prelievo. Potrei approfittarne per scavare visto che prossimamente verrà realizzato il pozzo per l'acqua potabile (seconda falda).
    La prima alternativa al pozzo di immissione potrebbe essere quella di sovradimensionare lo scarico delle acque piovane (se è previsto per loro un pozzo perdente) e immettere li l'acqua fredda in uscita dalla pdc. Solitamente il pozzo perdente è a 2/3 metri di profondità e quindi abbastanza lontano dalla quota di prelievo. Questo è fattibile se e solo se il terreno è un terreno molto filtrante (si parla di almeno 50 / 60 liri al minuto derivati dalla pdc) e quindi sconsigliato per chi, come me, ha un terreno piuttosto argilloso.
    La seconda alternativa è di scaricare in un corso d'acqua adiacente alla proprietà. Solitamente corsi d'acqua usati per l'agricoltura. Non è possibile nel mio caso e non so se questa cosa è legale o che iter burocratico normativo debba seguire (in fin dei conti è acqua pulita, ma fredda). E non possiedo le nozioni necessarie per sapere se potrebbe essere un danno all'ecosistema del corso d'acqua ma moralmente questa soluzione mi trova per ora restio.
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