Ciao a tutti,
sono in fase di ristrutturazione appartamento a Torino Zona E su 2 piani 135 mq in tutto (85mq + 50mq sottotetto). Fotovoltaico 6KW esposizione tetto a falda SE. PDC dimensionata tramite L10 Ariston Nimbus Compact Net S70. Impianto radiante diviso in 3 zone, 1 zona al piano sottotetto e 2 zone al piano sotto (zona giorno e zona notte). Regolazione affidata a valvole su collettore manuali [magari poi quando ho soldi passerei a regolazione climatica]. 4 VMC puntuali nei due bagni, in cucina e nella zona sottotetto [anche qua il portafoglio piange per una soluzione centralizzata]
Per il raffrescamento avevo pensato di usare la Nimbus in raffrescamento e affiancarla da una seconda PdC aria aria dual split [uno per piano] da far girare in deumidificazione limitando cosi' il rischio condensa a pavimento, e in inverno avrebbe potuto aiutare la Nimbus in caso di freddo estremo.
Quando ho esposto il mio piano radiante PdC Aria-Acqua + PdC Aria-Aria (deumidificazione estiva + supporto invernale) l'idraulico mi ha proposto invece di usare dei ventilconvettori a incasso montati a monte in serie all'impianto radiante, con la funzione di deumidificare in raffreddamento e evitare di avere 2 unita' esterne pdc sul balcone.
E' un opzione valida? Personalmente una seconda PdC ad ArAr puo' tornare comoda anche quando fa molto freddo d'inverno, ma voglio essere sicuro di fare la scelta giusta.
Il meccanismo da lui consigliato mi sembra possa funzionare sulla carta, confermate?
Per l'impianto Aria/Aria, mi ero direzionato su una PdC Ariston 5kW dual split (9000+9000). 1000EUR + manodopera.
Per i ventilconvettori l'installatore mi ha invece consigliato di metterne almeno 4 (2 per piano) - spesa approssimativa 1200EUR
Voi che siete esperti che dite?
Premetto che la PdC Aria/Acqua (Ariston Nimbus compact S70) era stata dimensionata [L10] per radiante soltanto. Se cambiare adesso a partita iniziata invalida il dimensionamento non sto neanche a parlarne visto che l'ho gia' acquistata.
sono in fase di ristrutturazione appartamento a Torino Zona E su 2 piani 135 mq in tutto (85mq + 50mq sottotetto). Fotovoltaico 6KW esposizione tetto a falda SE. PDC dimensionata tramite L10 Ariston Nimbus Compact Net S70. Impianto radiante diviso in 3 zone, 1 zona al piano sottotetto e 2 zone al piano sotto (zona giorno e zona notte). Regolazione affidata a valvole su collettore manuali [magari poi quando ho soldi passerei a regolazione climatica]. 4 VMC puntuali nei due bagni, in cucina e nella zona sottotetto [anche qua il portafoglio piange per una soluzione centralizzata]
Per il raffrescamento avevo pensato di usare la Nimbus in raffrescamento e affiancarla da una seconda PdC aria aria dual split [uno per piano] da far girare in deumidificazione limitando cosi' il rischio condensa a pavimento, e in inverno avrebbe potuto aiutare la Nimbus in caso di freddo estremo.
Quando ho esposto il mio piano radiante PdC Aria-Acqua + PdC Aria-Aria (deumidificazione estiva + supporto invernale) l'idraulico mi ha proposto invece di usare dei ventilconvettori a incasso montati a monte in serie all'impianto radiante, con la funzione di deumidificare in raffreddamento e evitare di avere 2 unita' esterne pdc sul balcone.
E' un opzione valida? Personalmente una seconda PdC ad ArAr puo' tornare comoda anche quando fa molto freddo d'inverno, ma voglio essere sicuro di fare la scelta giusta.
Il meccanismo da lui consigliato mi sembra possa funzionare sulla carta, confermate?
Per l'impianto Aria/Aria, mi ero direzionato su una PdC Ariston 5kW dual split (9000+9000). 1000EUR + manodopera.
Per i ventilconvettori l'installatore mi ha invece consigliato di metterne almeno 4 (2 per piano) - spesa approssimativa 1200EUR
Voi che siete esperti che dite?
Premetto che la PdC Aria/Acqua (Ariston Nimbus compact S70) era stata dimensionata [L10] per radiante soltanto. Se cambiare adesso a partita iniziata invalida il dimensionamento non sto neanche a parlarne visto che l'ho gia' acquistata.
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