Ciao a tutti e complimenti per il forum.
Abito in una casa singola di 2 piani di 200 mq totali. Zona climatica E in provincia di Vicenza. Casa priva di isolamento, serramenti vecchi di 50 anni e molto grandi ai quali ho sostituito il vetro 20 anni fa con un vetro camera singolo, 3kw di fotovoltaico, 300 litri di solare termico a circolazione naturale, caldaia a condensazione Viesmann Vitodens 300 del 2001. Il confort abitativo è molto basso, i costi di gestione tutto sommato sostenibili. Ho anche 2 climatizzatori,? ?
al primo piano dual split Mitsubishi 12+9k btu del 2011 e al piano terra un Samsung 12k btu.
Impianto a radiatori di metallo di 50 anni solo al primo piano. L'idea della ristrutturazione è la seguente: isolamento sottotetto non abitabile con insufflaggio, cappotto termico, sostituzione serramenti e ventilazione meccanica controllata. L'idea è di mantenere l'impianto a radiatori con la sola sostituzione e aggiunta di radiatori al piano terra. Vorrei anche togliere il solare termico e aggiungere un secondo impianto fotovoltaico che potrebbe esere di almeno 3-4 kW con o senza storage. Mi è stata suggerita una caldaia ibrida pdc-metano. Mi chiedevo però se non sarebbe il caso di passare a una PDC e togliere completamente il metano. Questo è il mio dubbio principale. Sembra purtroppo che le pompe di calore non si sposino bene con gli impianti a radiatori. Non vorrei perdere l'opportunità di svincolarmi dal metano. Oppure se devo mantenere il metano potrebbe essere meglio convertire il solare termico in circolazione forzata con una nuova caldaia a condensazione?
So che c'è tanta carne al fuoco, ma anche tante possibilili soluzioni.
Grazie in anticipo a chi vorrà darmi qualche spunto.
Buona giornata a tutti
Abito in una casa singola di 2 piani di 200 mq totali. Zona climatica E in provincia di Vicenza. Casa priva di isolamento, serramenti vecchi di 50 anni e molto grandi ai quali ho sostituito il vetro 20 anni fa con un vetro camera singolo, 3kw di fotovoltaico, 300 litri di solare termico a circolazione naturale, caldaia a condensazione Viesmann Vitodens 300 del 2001. Il confort abitativo è molto basso, i costi di gestione tutto sommato sostenibili. Ho anche 2 climatizzatori,? ?
al primo piano dual split Mitsubishi 12+9k btu del 2011 e al piano terra un Samsung 12k btu.
Impianto a radiatori di metallo di 50 anni solo al primo piano. L'idea della ristrutturazione è la seguente: isolamento sottotetto non abitabile con insufflaggio, cappotto termico, sostituzione serramenti e ventilazione meccanica controllata. L'idea è di mantenere l'impianto a radiatori con la sola sostituzione e aggiunta di radiatori al piano terra. Vorrei anche togliere il solare termico e aggiungere un secondo impianto fotovoltaico che potrebbe esere di almeno 3-4 kW con o senza storage. Mi è stata suggerita una caldaia ibrida pdc-metano. Mi chiedevo però se non sarebbe il caso di passare a una PDC e togliere completamente il metano. Questo è il mio dubbio principale. Sembra purtroppo che le pompe di calore non si sposino bene con gli impianti a radiatori. Non vorrei perdere l'opportunità di svincolarmi dal metano. Oppure se devo mantenere il metano potrebbe essere meglio convertire il solare termico in circolazione forzata con una nuova caldaia a condensazione?
So che c'è tanta carne al fuoco, ma anche tante possibilili soluzioni.
Grazie in anticipo a chi vorrà darmi qualche spunto.
Buona giornata a tutti
Commenta