Buongiorno a tutti!
Avrei bisogno di un parere sull'eventuale installazione di una PDC aria-acqua per il riscaldamento di un immobile dei primi del '900 (nessun isolamento, muri da 25cm a due teste) di due piani (terra e primo piano) oltre a cantina e solaio non coibentato.
La superficie netta è di circa 180mq (compreso ingresso e vano scala) ed una volumetria indicativa di 612mc (i soffitti sono praticamente ovunque da 3.4m) mentre i serramenti sono in legno, a vetro singolo, con chiusure inaffidabili e alcuni spifferi.
Mi rendo conto che il primo intervento dovrebbe essere l'isolamento ma non è attualmente possibile.
Il generatore termico principale è una caldaia a metano da 24kW (camera stagna a ventilazione forzata) collegata ad un impianto di radiatori in alluminio decisamente insufficienti per riscaldare gli ambienti (una decina di stanze di diversa metratura): ad occhio ce ne vorrebbero il doppio di quelli installati.
Ora, il mio proposito è quello di passare a dei fancoil oppure aumentare la superficie convettivo-radiante dei termosifoni incrementandone le dimensioni o il numero: il tutto andrebbe collegato ad un nuovo generatore che lavori in bassa temperatura (35-45°).
Posto che:
La mia idea sarebbe, in alternativa ad una caldaia a condensazione, di passare ad una PDC aria-acqua amesso che sia sufficiente a gestire il riscaldamento della struttura e che non generi dei costi di esercizio mostruosi.
La taglia che avevo in mente, contrariamente al fabbisogno di potenza stimato, è di 9kW (LG Therma V R32, Panasonic Aquarea Gen J o Mitsubishi Ecodan + Hydrobox): andrei a raccordarla provvisoriamente all'attuale impianto che verrebbe progressivamente espanso con altri terminali in bassa temperatura.
A corredo del quadro aggiungo che:
Riuscite ad aiutarmi dandomi dei suggerimenti?
Grazie mille!
Avrei bisogno di un parere sull'eventuale installazione di una PDC aria-acqua per il riscaldamento di un immobile dei primi del '900 (nessun isolamento, muri da 25cm a due teste) di due piani (terra e primo piano) oltre a cantina e solaio non coibentato.
La superficie netta è di circa 180mq (compreso ingresso e vano scala) ed una volumetria indicativa di 612mc (i soffitti sono praticamente ovunque da 3.4m) mentre i serramenti sono in legno, a vetro singolo, con chiusure inaffidabili e alcuni spifferi.
Mi rendo conto che il primo intervento dovrebbe essere l'isolamento ma non è attualmente possibile.
Il generatore termico principale è una caldaia a metano da 24kW (camera stagna a ventilazione forzata) collegata ad un impianto di radiatori in alluminio decisamente insufficienti per riscaldare gli ambienti (una decina di stanze di diversa metratura): ad occhio ce ne vorrebbero il doppio di quelli installati.
Ora, il mio proposito è quello di passare a dei fancoil oppure aumentare la superficie convettivo-radiante dei termosifoni incrementandone le dimensioni o il numero: il tutto andrebbe collegato ad un nuovo generatore che lavori in bassa temperatura (35-45°).
Posto che:
- la zona climatica è la E, temperatura di progetto -5°, 2404 Gradi Giorno, Classe F (58.61kWh/m3a) e fabbisogno di potenza stimato in 54.000W (mi sembra un'enormità)
- sono allacciato con un contatore 33kW e non ho un impianto FV (che potrei in futuro considerare, ma non posso darlo per certo)
- al momento non posso considerare il miglioramento dell'isolamento dell'edificio e dei serramenti
- posso effettuare lavori murari sviluppando gradualmente tracce e tubazioni per un impianto segmentato da collettori e scegliendo dei fancoil a parete per la diffusione caldo/freddo
- mi piacerebbe mantenere l'ACS istantanea ma potrei valutare un accumulo
- non posso fruire del Superbonus 110%
La mia idea sarebbe, in alternativa ad una caldaia a condensazione, di passare ad una PDC aria-acqua amesso che sia sufficiente a gestire il riscaldamento della struttura e che non generi dei costi di esercizio mostruosi.
La taglia che avevo in mente, contrariamente al fabbisogno di potenza stimato, è di 9kW (LG Therma V R32, Panasonic Aquarea Gen J o Mitsubishi Ecodan + Hydrobox): andrei a raccordarla provvisoriamente all'attuale impianto che verrebbe progressivamente espanso con altri terminali in bassa temperatura.
A corredo del quadro aggiungo che:
- ho bisogno di una soluzione in grado di modulare molto perché durante i 6 mesi di esercizio la superficie che riscaldo "sempre" è pari a 50mq sullo stesso piano mentre i restanti 130mq sono "on-demand" quindi il generatore deve essere in grado di farvi fronte se necssario ma alternativamente deve evitare dispendiosi on/off
- con una PDC aria-aria come unica fonte di riscaldamento da 24.000btu (MSZ-AP71VGK) riscaldo due stanze contigue comunicanti per circa 70mq con T pari a 20-22° anche quando in esterno è inferiore a 0° gradi
- con una PDC aria-aria come unica fonte di riscaldamento da 12.000btu (MSZ-HR35VF) riscaldo due stanze contigue comunicanti per circa 37mq con T pari a 20-22° anche quando in esterno è inferiore a 0° gradi
- non ho uno storico "affidabile" di consumi di metano su cui basare le mie stime anche perché l'attuale generatore non modula (1:1) e l'inverno in cui l'ho usato come riscaldamento principale ho consumato 3.200smc senza mai raggiungere il comfort climatico (18-19°) ma questo presumo sia dovuto alla scarsa superficie radiante-convettiva dei terminali presenti
Riuscite ad aiutarmi dandomi dei suggerimenti?
Grazie mille!
Commenta