Vorrei sapere se può avere un senso ( e ricavare qualche indicazione utile ) provare a far lavorare in bassa temperatura la mia caldaia a metano non condensazione. Al momento sto scaldando casa con 10 termi Tesi-Irsap in acciaio e una Fontecal 28 Kw, funzionamento a fasce orarie per un totale di 5 ore/gg nelle zone giorno e notte e circa 14 ore nella taverna, la mandata che leggo dal display della caldaia è di 64°, in casa ho 20° impostati sui 3 termostati dei 3 piani. Con il 110% inserirò cappotto esterno, coibentazione soletta sottotetto, pdc, FV, sostituzione infissi con vetri selettivi. Il mio TT dice che ci vorrà una pdc ibrida ( era partito da una Immergas, a forza di discutere l’ho portato almeno su una Daikin…), io non sono molto d’accordo. Prima che finisca il freddo vorrei fare questo test e vedere quali indicazioni mi darebbe il funzionamento in BT dell’impianto in vista della scelta e del dimensionamento della pdc . Dai primi di novembre 2020 ho lo storico giornaliero dei miei consumi, fino ad oggi. Ma non so se dato quanto sopra, sia una cosa utile. Che dite ?
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Utilizzare la caldaia tradizionale in bassa temperatura - si può ?
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Grazie, ho controllato sulla scheda tecnica della caldaia e la regolazione min/max del riscaldamento la dà a 50/80 quindi presumo non sia possibile scendere sotto i 50° ? In ogni caso non sto cercando propriamente una riduzione dei consumi o un comfort diverso da quello attuale: quello che vorrei sapere è se questa simulazione mi darà indicazioni utili aiutandomi nella scelta del tipo di pdc che farò con il 110%. Può servire a qualcosa questo test ?PDC Daikin Hybrid Multi - FV 8 kWp Viessmann 400W - SE 6000H - LG Prime 32kW - Zappi 7kW - Kona 64kWh
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