Buongiorno, scrivo per chiedere un consiglio a chi si intende di impiantistica con pompe di calore.
Premetto di avere un impianto termico composto da un puffer di 550litri, dove scaricano in priorità
La mandata dell'impianto a pavimento viene spillata dal puffer tramite valvola miscelatrice comandata in climatica.
A febbraio 2020 ho installato un impianto fotovoltaico di 5,25kwp (il massimo installabile sul mio tetto) e da giugno ad oggi al netto del SSP mi trovo ad avere un esubero di circa 1000kwh immessi in rete (considerando che andiamo verso primavera mi aspetto che questo saldo andrà in ovvia crescita).
Sto quindi valutando di andare a sostituire la caldaia con una pompa di calore, che dovrebbe fare le stessi veci, ovvero sopperire all'assenza di acqua calda prodotta dalle altre due fonti (oltre ovviamente a garantire un'approvigionamento di ACS certo). L'idea si basa sul presupposto di risparmiare circa 70€ di spese fisse relative all'allaccio del metano, che mi equivarrebbero a circa 350kwh di corrente e sull'ipotesi di far funzionare la pompa di calore dalle 9-10 del mattino fino alle 14-15 (ovvero negli orari di presunta produzione di fotovoltaico) e usare la sera come già faccio il termocamino (in fondo i generatori di calore nel mio impianto sono scollegati dall'impianto di riscaldamento)
Pensate ci sia fattibilità e possa portare a un rientro di investimento considerando che potrei accedere al 65% di detrazioni?
ps il riscaldamento è tramite impianto a pavimento su 180mq di casa. Il mio consumo annuale di gas si aggira sui 200-250mc annuali.
Grazie dell'interessamento
Premetto di avere un impianto termico composto da un puffer di 550litri, dove scaricano in priorità
- Pannelli solare termico su serpentina posta in basso
- Termocamino combinato legna+pellet direttamente sull'acqua tecnica
- Caldaia condensazione su serpentina posta in zona centrale.
La mandata dell'impianto a pavimento viene spillata dal puffer tramite valvola miscelatrice comandata in climatica.
A febbraio 2020 ho installato un impianto fotovoltaico di 5,25kwp (il massimo installabile sul mio tetto) e da giugno ad oggi al netto del SSP mi trovo ad avere un esubero di circa 1000kwh immessi in rete (considerando che andiamo verso primavera mi aspetto che questo saldo andrà in ovvia crescita).
Sto quindi valutando di andare a sostituire la caldaia con una pompa di calore, che dovrebbe fare le stessi veci, ovvero sopperire all'assenza di acqua calda prodotta dalle altre due fonti (oltre ovviamente a garantire un'approvigionamento di ACS certo). L'idea si basa sul presupposto di risparmiare circa 70€ di spese fisse relative all'allaccio del metano, che mi equivarrebbero a circa 350kwh di corrente e sull'ipotesi di far funzionare la pompa di calore dalle 9-10 del mattino fino alle 14-15 (ovvero negli orari di presunta produzione di fotovoltaico) e usare la sera come già faccio il termocamino (in fondo i generatori di calore nel mio impianto sono scollegati dall'impianto di riscaldamento)
Pensate ci sia fattibilità e possa portare a un rientro di investimento considerando che potrei accedere al 65% di detrazioni?
ps il riscaldamento è tramite impianto a pavimento su 180mq di casa. Il mio consumo annuale di gas si aggira sui 200-250mc annuali.
Grazie dell'interessamento
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