Ciao a tutti, ho letto un po' di discussioni per farmi un0idea prima di intervenire ma ora penso sia giunto il momento....
Come da tittolo vorrei sostituire la caldaia a gasolio con una PdC ad alta temperatura (ho i temosifini) e vi metto alcuni dati utili per le valutazioni:
- si tratta di villa storica in classe A8 e soggetta a vincolo paesaggistico quindi niente 110% nè, quasi sicuramente, pannelli solari sul tetto!
- è un parallelepipedo a base quadrata di 15m di lato alto circa 10m (2 piani da 4 metri più sottotetto e cantina interrata-dovec'è il locale tecnico); totale da scaldare 1.800 m3.
- muri in pietra di 60cm e finestre abbastanza buone ma comunque degli anni 80 (sicuramente non efficienti come le moderne)
- riscaldamento a radiatori in ghisa.
- impianto centralizzato servita da una caldaia Riello da 115 KW (esagerata come potenza) senza accumulo (tolto anni fa perchè non teneva la temperatura);
5 anni fa ho ristrutturato il primo piano per farci un appartamento ed ho messo 8 cm di soletta alleggerita isolante nel sottotetto; ho inoltre installato 2 quandrisplit della Daikin con unità in tutte le stanze del primo piano ad integrazione dei termosifoni (se le accendessi tutte riescono abbondantemente a riscaldare il piano anche senza termosifoni).
Ho anche diviso 'virtualmente' i termosifoni dei due piani con le valvole termostatiche e due Honeywell Evohome che devo dire, svolgono egregiamente il loro lavoro.
Ultimamente ho provato ad abbassare la mandata della caldaia a 55 gradi per vedere se era sufficiente e, devo dire, non mi sono nemmeno accorto della differenza!
Utilizziamo i termosifoni 'random': accendiamo solo le 3/4 stanze per piano che utilizziamo quando le utilizziamo e in questo modo abbiamo consumato 5.000 litri di gasolio questo inverno; devo dire che il confort è tutt'altra cosa però: stanza fredde da attraversare, etc....
Come accennato vorrei mettere una pompa di calore (magari sotto i 35 kw per avere meno rogne amministrative) ed un discreto accumulo (per sfruttare al meglio la pompa di calore) e qui si apre un mondo...
Come molti ho visto i video su Facebook delle caldaie 'professionali' ad alta temperatura Kronoterm (ma cercando di approfondire non sono riuscito a trovare niente in rete); poi spulciando il forum alcuni consigliano le Kita della Templari (che mi sembrano valide!) che la Kita L 66 potrebbe fare al caso mio. Ma anche qui ho diversi dubbi: è buona? meglio monoblocco o Split?
Poi c'è il discorso dell'accumulo....ed anche qui mi sono imbattuto in The Bull (che, dai video, sembra il meglio del meglio) però....non potendo, probabilmente, mettere integrazione solare mi serve a qualcosa la stratificazione oppure pago in più per niente?
Quanti litri di accumulo devo preventivare? 2000 o di più?
Se l'ambientale me lo permette è meglio puntare sul fotovoltaico o sull'integrazione solare (o un mix dei due)?
I controlli avanzatissimi delle caldaie moderne sono compatibili con il sistema Honeywell che comanda l'accensione della caldaia in base alla richiesta delle valvole termostatiche o l'uno esclude l'altro?
La casa è a Lucca in zona climatica D (di solito le minime sono sopra lo zero; anche quest'anno sono 2 o 3 i giorni che la mattina c'erano temperature negative)
Allego il calcolo che mi ha fatto un ingegnere facendo notare che si riferisce al solo primo piano (dove poi ho installato i Daikin ad aria) mentre io vorrei considerare entrambi i piani (uguali) e tenere i Daikin come aiuto per la PdC in quei pochi giorni più freddi qualora non ce la facesse.
Per ora mi fermo qua.....poi fatemi domande che, dove riesco, vi chiarisco il discorso.
Come da tittolo vorrei sostituire la caldaia a gasolio con una PdC ad alta temperatura (ho i temosifini) e vi metto alcuni dati utili per le valutazioni:
- si tratta di villa storica in classe A8 e soggetta a vincolo paesaggistico quindi niente 110% nè, quasi sicuramente, pannelli solari sul tetto!
- è un parallelepipedo a base quadrata di 15m di lato alto circa 10m (2 piani da 4 metri più sottotetto e cantina interrata-dovec'è il locale tecnico); totale da scaldare 1.800 m3.
- muri in pietra di 60cm e finestre abbastanza buone ma comunque degli anni 80 (sicuramente non efficienti come le moderne)
- riscaldamento a radiatori in ghisa.
- impianto centralizzato servita da una caldaia Riello da 115 KW (esagerata come potenza) senza accumulo (tolto anni fa perchè non teneva la temperatura);
5 anni fa ho ristrutturato il primo piano per farci un appartamento ed ho messo 8 cm di soletta alleggerita isolante nel sottotetto; ho inoltre installato 2 quandrisplit della Daikin con unità in tutte le stanze del primo piano ad integrazione dei termosifoni (se le accendessi tutte riescono abbondantemente a riscaldare il piano anche senza termosifoni).
Ho anche diviso 'virtualmente' i termosifoni dei due piani con le valvole termostatiche e due Honeywell Evohome che devo dire, svolgono egregiamente il loro lavoro.
Ultimamente ho provato ad abbassare la mandata della caldaia a 55 gradi per vedere se era sufficiente e, devo dire, non mi sono nemmeno accorto della differenza!
Utilizziamo i termosifoni 'random': accendiamo solo le 3/4 stanze per piano che utilizziamo quando le utilizziamo e in questo modo abbiamo consumato 5.000 litri di gasolio questo inverno; devo dire che il confort è tutt'altra cosa però: stanza fredde da attraversare, etc....
Come accennato vorrei mettere una pompa di calore (magari sotto i 35 kw per avere meno rogne amministrative) ed un discreto accumulo (per sfruttare al meglio la pompa di calore) e qui si apre un mondo...
Come molti ho visto i video su Facebook delle caldaie 'professionali' ad alta temperatura Kronoterm (ma cercando di approfondire non sono riuscito a trovare niente in rete); poi spulciando il forum alcuni consigliano le Kita della Templari (che mi sembrano valide!) che la Kita L 66 potrebbe fare al caso mio. Ma anche qui ho diversi dubbi: è buona? meglio monoblocco o Split?
Poi c'è il discorso dell'accumulo....ed anche qui mi sono imbattuto in The Bull (che, dai video, sembra il meglio del meglio) però....non potendo, probabilmente, mettere integrazione solare mi serve a qualcosa la stratificazione oppure pago in più per niente?
Quanti litri di accumulo devo preventivare? 2000 o di più?
Se l'ambientale me lo permette è meglio puntare sul fotovoltaico o sull'integrazione solare (o un mix dei due)?
I controlli avanzatissimi delle caldaie moderne sono compatibili con il sistema Honeywell che comanda l'accensione della caldaia in base alla richiesta delle valvole termostatiche o l'uno esclude l'altro?
La casa è a Lucca in zona climatica D (di solito le minime sono sopra lo zero; anche quest'anno sono 2 o 3 i giorni che la mattina c'erano temperature negative)
Allego il calcolo che mi ha fatto un ingegnere facendo notare che si riferisce al solo primo piano (dove poi ho installato i Daikin ad aria) mentre io vorrei considerare entrambi i piani (uguali) e tenere i Daikin come aiuto per la PdC in quei pochi giorni più freddi qualora non ce la facesse.
Per ora mi fermo qua.....poi fatemi domande che, dove riesco, vi chiarisco il discorso.
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