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Mi aiutate a leggere la relazione tecnica e a dimensionare la pdc?

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  • Mi aiutate a leggere la relazione tecnica e a dimensionare la pdc?

    Buongiorno
    sto ristrutturando una casa su due piani in provincia di verona zona climatica E giorno 2.476.
    Attualmente solo il primo piano è abitato mentre il piano terra è adibito a garage quindi anche nella relazione tecnica ci sono due "capitoli" distinti.

    Il termotecnico ha fatto le sue proposte che non mi convincono molto, ma prima di parlare di questo vorrei mi aiutaste a leggere i dati della relazione tecnica e da quelli calcolare la potenza corretta della pompa di calore.

    Dati tecnici e costruttivi dell'edificio

    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   2021-07-29 15_20_40-EC701 - Adobe Acrobat Reader DC (32-bit).jpg 
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ID: 2164742
    Descrizione V [m3] S [m2] S/V [1/m] Su [m2] θint [°C] φint [%]
    Piano terra 349,20 306,27 0,88 83,60 20,0 65,0
    Piano primo 313,67 287,57 0,92 75,37 20,0 65,0
    Edificio Civile Abitazione 662,87 593,84 0,90 158,97 20,0 65,0

    Piano terra

    Indice di prestazione termica utile per la climatizzazione invernale dell’edificio
    Valore di progetto EPH,nd 35,33 kWh/m2
    Valore limite EPH,nd,limite 40,87 kWh/m2
    Verifica (positiva / negativa) Positiva

    Indice della prestazione energetica globale dell’edificio (Energia primaria)
    Prestazione energetica per riscaldamento EPH 44,32 kWh/m2
    Prestazione energetica per acqua sanitaria EPW 19,74 kWh/m2
    Prestazione energetica per raffrescamento EPC 9,95 kWh/m2
    Prestazione energetica per ventilazione EPV 3,01 kWh/m2
    Prestazione energetica per illuminazione EPL 0,00 kWh/m2
    Prestazione energetica per servizi EPT 0,00 kWh/m2
    Valore di progetto EPgl,tot 77,02 kWh/m2
    Valore limite EPgl,tot,limite 126,46 kWh/m2
    Verifica (positiva / negativa) Positiva

    Primo Piano

    Indice di prestazione termica utile per la climatizzazione invernale dell’edificio
    Valore di progetto EPH,nd 38,76 kWh/m2
    Valore limite EPH,nd,limite 42,45 kWh/m2
    Verifica (positiva / negativa) Positiva

    Indice della prestazione energetica globale dell’edificio (Energia primaria)
    Prestazione energetica per riscaldamento EPH 45,34 kWh/m2
    Prestazione energetica per acqua sanitaria EPW 20,37 kWh/m2
    Prestazione energetica per raffrescamento EPC 7,89 kWh/m2
    Prestazione energetica per ventilazione EPV 2,97 kWh/m2
    Prestazione energetica per illuminazione EPL 0,00 kWh/m2
    Prestazione energetica per servizi EPT 0,00 kWh/m2
    Valore di progetto EPgl,tot 76,57 kWh/m2
    Valore limite EPgl,tot,limite 125,60 kWh/m2
    Verifica (positiva / negativa) Positiva

    Qual'è EPH giusto da prendere? Quello sotto "Indice di prestazione termica utile per la climatizzazione invernale dell’edificio" o quello sotto "Indice della prestazione energetica globale dell’edificio"?

    Da questi dati come dimensionare la pompa di calore?

    Grazie
    Filippo

  • #2
    EPH,nd.
    ​​Manca però il valore della temperatura esterna minima di progetto.
    Ultima modifica di Mark VI; 29-07-2021, 18:22.
    FV: 7,8 kWp, Deye Inverter, batteria 5 kW

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    • #3
      Devi considerare EPH, EPgl sta per globale e contiene anche Acs, ventilazione ecc.
      PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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      • #4
        Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggio
        Devi considerare EPH, EPgl sta per globale e contiene anche Acs, ventilazione ecc.
        Il suo dubbio è tra EPH e EPH,nd. La differenza sul dimensionamento pdc è di solito minima, ma nel suo caso, con tutta quella superficie, gli apporti gratuiti a mio parere ritengo sia più corretto considerarli usando EPH,nd
        FV: 7,8 kWp, Deye Inverter, batteria 5 kW

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        • #5
          Caso 1: consideriamo l'edificio nella sua interezza:

          - Prestazione energetica per riscaldamento EPH 45,34 kWh/m2
          - Superficie: 159 m2

          Energia termica annua totale = 7.210 kWh

          - Gradi giorno: 2.476

          Energia termica per grado giorno = 2,91 kWh/gg

          Nel giorno freddo (ipotizzo -5°C come Verona) bisogna erogare: 2,91*(20+5) = 72,8 kWh

          Ipotizzando un funzionamento (cautelativo) sulle 18h di funzionamento al giorno abbiamo una potenza necessaria di 72,8/18 = 4 kW alla T di progetto.

          Una qualsiasi PDC da 6kW soddisfa ampiamente il tuo fabbisogno.

          Caso 2: scaldiamo solo il piano abitato

          - Prestazione energetica per riscaldamento EPH 38,76 kWh/m2
          - Superficie: 76 m2

          Energia termica annua totale = 2.950 kWh

          - Gradi giorno: 2.476

          Energia termica per grado giorno = 1,19 kWh/gg

          Nel giorno freddo (ipotizzo -5°C come Verona) bisogna erogare: 1,19*(20+5) = 29,74 kWh

          Ipotizzando un funzionamento (cautelativo) sulle 18h di funzionamento al giorno abbiamo una potenza necessaria di 29,74/18 = 1,65 kW alla T di progetto.

          In questa situazione non metterei nemmeno una PDC ad acqua ma sfrutterei un dual-split ad aria che basta ed avanza.

          Altra soluzione dati i numeri del tuo involucro (ottimo) è la Brofer come aggregato compatto ad aria che fa tutto (caldo, freddo, deum, acs, vmc)

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          • #6
            Grazie a tutti per le risposte.

            Originariamente inviato da Mark VI Visualizza il messaggio
            EPH,nd.
            ​​Manca però il valore della temperatura esterna minima di progetto.
            Hai ragione, è -4,9°C come giustamente considerato da Brabus

            Originariamente inviato da Mark VI Visualizza il messaggio

            Il suo dubbio è tra EPH e EPH,nd. La differenza sul dimensionamento pdc è di solito minima, ma nel suo caso, con tutta quella superficie, gli apporti gratuiti a mio parere ritengo sia più corretto considerarli usando EPH,nd
            Esatto, riuscireste a chiarirmi le differenze o indicarmi qualche articolo che le spiega?

            @Brabus
            Grazie mille per il calcolo
            Forse mi sono spiegato male ma la situazione finale sarà il caso 1, ovvero l'edificio nella sua interezza. Il primo piano e il garage verranno uniti in un'unica abitazione

            Originariamente inviato da Brabus Visualizza il messaggio
            ...
            Ipotizzando un funzionamento (cautelativo) sulle 18h di funzionamento ...
            Perché 18 ore sono cautelative? Le ore di funzionamento non sono in qualche modo legate alla produzione di ACS?
            Ed ecco che devo introdurre un nuovo argomento, come calcolare l'accumulo necessario di ACS (siamo in 5 2 maschi e 3 femmine) e tecnica?

            Originariamente inviato da Brabus Visualizza il messaggio
            ...
            Altra soluzione dati i numeri del tuo involucro (ottimo) è la Brofer come aggregato compatto ad aria che fa tutto (caldo, freddo, deum, acs, vmc)
            A detta dell progettista è un pacchetto quasi standard
            • muri perimetrali interno -> intonaco 1.5cm - tramezza laterizio 8cm distaccamento controparete 2cm - muro laterizio 25cm - EPS grafite 12 cm - intonachino 1 cm -> esterno
            • solaio terra solaio esistente in cemento -> vespaio igloo 5cm - cappa in cls + rete 5cm - massetto alleggerto FOACEM 10cm - materassino 3cm - barriera la vapore - massetto 5cm -> pavimento
            • copertura interno -> solaio esistente in cemento - 16cm lana di roccia - sottotetto - tetto -> esterno
            Ma Brofer è da valutare anche nel caso 1 ovvero tutto l'edificio?

            Grazie ancora
            Filippo

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            • #7
              Originariamente inviato da filo.m Visualizza il messaggio
              Grazie a tutti per le risposte.
              Esatto, riuscireste a chiarirmi le differenze o indicarmi qualche articolo che le spiega?
              Filippo
              EPH e EPH,nd sono la stessa cosa come valore. Spesso si omette la ",nd" per velocità di scrittura ma entrambi sono il fabbisogno di energia termica per la quota di riscaldamento (H).


              Originariamente inviato da filo.m Visualizza il messaggio
              Grazie a tutti per le risposte.
              Perché 18 ore sono cautelative? Le ore di funzionamento non sono in qualche modo legate alla produzione di ACS?
              Filippo
              Cautelative perché possiamo ipotizzare:

              18h funzionamento riscaldamento
              2 h funzionamento ACS
              4 h di buffer per sbrinamenti/più acs/blackout..

              ​​​​​
              Originariamente inviato da filo.m Visualizza il messaggio
              Grazie a tutti per le risposte.

              Ma Brofer è da valutare anche nel caso 1 ovvero tutto l'edificio?
              Sì, la immaginavo per il caso 1, ha una potenza termica di 5kW a -7°C. Chiaramente è un riscaldamento ad aria che necessità le sua canalizzazioni etc.. se non hai problemi nel controsoffittare etc.. lo valuterei attentamente.

              Originariamente inviato da filo.m Visualizza il messaggio
              Grazie a tutti per le risposte.
              Ed ecco che devo introdurre un nuovo argomento, come calcolare l'accumulo necessario di ACS (siamo in 5 2 maschi e 3 femmine) e tecnica?
              Filippo
              Per l'accumulo di ACS dipende dalle vostre abitudini e dalla tecnologia scelta.
              - PIT (ACS "istantanea") ha bisogno di più volume d'acqua (min 500L), hai la portata più limitata di acqua calda (es doccia in parallelo) ma hai il vantaggio di non dover stare dietro ai cicli antilegionella.
              - ACCUMULO standard, meno volume d'acqua 300L dovrebbero essere sufficienti ma di contro hai i cicli anti legionella e ti avverte meno del calare dell'acqua disponibile.

              Per l'accumulo "tecnico" lo decide la scheda tecnica della PDC e come è strutturato il tuo impianto, le PDC richiedono sempre disponibile X litri di acqua (intorno ai 45/50) per le operazioni di sbrinamento, questa acqua può far parte del circuito o essere nell'accumulo (di solito in serie sul ritorno).

              Fondamentale dimenticarsi dei termostati e delle valvole termostatiche nella gestione dell'impianto.

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              • #8
                Originariamente inviato da Brabus Visualizza il messaggio
                EPH e EPH,nd sono la stessa cosa come valore. Spesso si omette la ",nd" per velocità di scrittura ma entrambi sono il fabbisogno di energia termica per la quota di riscaldamento (H).
                Ciao Brabus. I due indici non possono essere la stessa cosa. Se noti hanno valori numerici diversi.

                Valore di progetto EPH,nd 35,33 kWh/m2
                Prestazione energetica per riscaldamento EPH 44,32 kWh/m2

                A me risulta che EPH,nd sia il fabbisogno di energia termica UTILE per riscaldamento. La differenza tra i due dovrebbe essere legato agli apporti gratuiti. L'impianto di riscaldamento dovrebbe apportare il fabbisogno invernale al netto degli apporti gratuiti quindi mi sembrerebbe più corretto considerare EPH,nd, sempre nella prospettiva di non sovradimensionare. Su superficie di 160 mq può pesare di 0,5 kW di potenza generatore, non è tanto non è poco, ma visto che può servire anche ad altri con superficie ancora più estesa potrebbe essere utile chiarire anche questo aspetto, che ha messo in evidenza opportunamente filo.m
                Ultima modifica di Mark VI; 30-07-2021, 11:23.
                FV: 7,8 kWp, Deye Inverter, batteria 5 kW

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                • #9
                  Non avevo notato la differenza anche perché non dovrebbe esserci se si parla di energia termica.. ma in effetti utilizza nel secondo caso l'energia primaria, immagino ipotizzi la perdita di efficienza di conversione tra primaria e termica.

                  EPH > EPH,nd potrebbero essere sia gli apporti gratuiti (come sottolineato) sia l'efficienza della caldaia/pdc/impianto in quanto parla di energia primaria (mi viene da pensare più a questa situazione).

                  Dati i numeri in ogni caso prendendo EPH,nd avremmo fabbisogni inferiori ma è comunque difficile pensare di scendere sotto i 6kW di taglia della PDC che risulta già più che abbondante e giustificherebbe ancora di più l'aggregato compatto canalizzato.

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                  • #10
                    Originariamente inviato da Brabus Visualizza il messaggio

                    EPH > EPH,nd potrebbero essere sia gli apporti gratuiti (come sottolineato) sia l'efficienza della caldaia/pdc/impianto in quanto parla di energia primaria (mi viene da pensare più a questa situazione).

                    Dati i numeri in ogni caso prendendo EPH,nd avremmo fabbisogni inferiori ma è comunque difficile pensare di scendere sotto i 6kW di taglia della PDC che risulta già più che abbondante e giustificherebbe ancora di più l'aggregato compatto canalizzato.
                    Inizialmente pensavo anch'io a efficienza caldaia/pdc/impianto, ma poi ho visto essere valori che vengono dati anche prima che si sappia quale sarà impianto. EPH, EPH,nd sembrano essere dipendenti esclusivamente dall'involucro, ragion per cui credo piú plausibile che il delta sia proprio legato agli apporti gratuiti (radiazione solare e compagnia bella per intenderci), essendo essi indipendenti da quale impianto si va a fare.

                    Volendo qualche pdc inverter da 4/4,5 kW che dà il giusto fabbisogno a -5° la si trova, ma interessante anche la proposta alternativa su aggregato compatto. La Brofer ho visto che è trevigiana, e qui in veneto le aziende che si occupano di riscaldamento sono aziende stimate con molte competenze (Climaveneta, Riello, Baxi, Templari, ...). Scusate ma sono orgogliosamente veneto se non si era capito... :-)
                    Ultima modifica di Mark VI; 30-07-2021, 13:33.
                    FV: 7,8 kWp, Deye Inverter, batteria 5 kW

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                    • #11
                      Sono andato a leggermi il decreto del 26 giugno 2015 e a pag.77 https://www.gazzettaufficiale.it/eli...2/so/39/sg/pdf viene specificata la differenza

                      EPH, indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale, deriva dall’indice della capacità dell’involucro edilizio nel contenere il fabbisogno di energia per il riscaldamento (EPH,nd: indice di prestazione termica utile per la climatizzazione invernale dell’edificio) e dal rendimento dell’impianto di riscaldamento (KH: rendimento medio stagionale dell’impianto di riscaldamento);
                      Quindi EPH tiene conto del rendimento dell'impianto.
                      Effettivamente nella relazione la pdc viene definita prima di definire EPH

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                      • #12
                        Stavo riguardando i calcoli usati da Brabus per determinare la potenza della pdc
                        Originariamente inviato da Brabus Visualizza il messaggio
                        ...
                        Energia termica per grado giorno = 1,19 kWh/gg

                        Nel giorno freddo (ipotizzo -5°C come Verona) bisogna erogare: 1,19*(20+5) = 29,74 kWh
                        ...
                        Non mi è chiaro in questo passaggio perché kWh/gg * °C = kWh
                        Dimensionalmente e anche come logica c'è qualcosa che non mi torna

                        Grazie
                        Filippo

                        Commenta


                        • #13
                          Per la Brofer penso facciate riferimento alla COMPACT06 http://www.vmcbrofer.it/wp/wp-conten..._COMPACT06.pdf
                          Adesso la studio un po'!

                          Subito ero andato a https://www.brofer.it/ e non trovavo nulla!

                          Originariamente inviato da Mark VI Visualizza il messaggio
                          ...
                          Scusate ma sono orgogliosamente veneto se non si era capito... :-)
                          Anch'io!

                          Ciao
                          Filippo
                          Ultima modifica di filo.m; 30-07-2021, 16:19.

                          Commenta


                          • #14
                            Originariamente inviato da filo.m Visualizza il messaggio
                            Stavo riguardando i calcoli usati da Brabus per determinare la potenza della pdc


                            Non mi è chiaro in questo passaggio perché kWh/gg * °C = kWh
                            Dimensionalmente e anche come logica c'è qualcosa che non mi torna

                            Grazie
                            Filippo
                            gg significa gradi-giorno, °C si annullano a numeratore e a denominatore e restano KWh. Brabus è uno di quelli bravi del forum che i numeri li mastica con competenza. Vai tranquillo che è corretto.
                            FV: 7,8 kWp, Deye Inverter, batteria 5 kW

                            Commenta


                            • #15
                              Mi stavo dimenticando di questa parte molto importante
                              Originariamente inviato da Brabus Visualizza il messaggio
                              ...
                              Fondamentale dimenticarsi dei termostati e delle valvole termostatiche nella gestione dell'impianto.
                              Ma non li metteresti proprio?
                              Non è possibile avere temperetaure diverse tra le varie stanze e/o zona giorno e zona notte?

                              Grazie
                              Filippo

                              Commenta


                              • #16
                                Originariamente inviato da Mark VI Visualizza il messaggio

                                gg significa gradi-giorno, °C si annullano a numeratore e a denominatore e restano KWh. Brabus è uno di quelli bravi del forum che i numeri li mastica con competenza. Vai tranquillo che è corretto.
                                Giusto!
                                Sapevo che mi stava sfuggendo qualcosa!
                                Dovevo approfondire meglio il concetto di gradi giorno
                                Grazie mille
                                Ultima modifica di filo.m; 30-07-2021, 16:59.

                                Commenta


                                • #17
                                  Originariamente inviato da filo.m Visualizza il messaggio
                                  Mi stavo dimenticando di questa parte molto importante


                                  Ma non li metteresti proprio?
                                  Non è possibile avere temperetaure diverse tra le varie stanze e/o zona giorno e zona notte?

                                  Grazie
                                  Filippo
                                  In un involucro performante risulta difficile discriminare tra ambienti, si possono regolare le portate dei singoli radiatori ma eviterei termostati perché chiudendo il circuito causano una discontinuità nella portata dell’impianto che non è il massimo per la pdc

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da Mark VI Visualizza il messaggio
                                    . La Brofer ho visto che è trevigiana, e qui in veneto le aziende che si occupano di riscaldamento sono aziende stimate con molte competenze (Climaveneta, Riello, Baxi, Templari, ...). Scusate ma sono orgogliosamente veneto se non si era capito... :-)

                                    Fai bene ad essere orgoglioso della tua regione..ed è vero che c'era un distretto attivo nel mondo della refrigerazione e della climatizzazione e per questo erano molto attive anche le università di quelle città ad esempio di padova
                                    Ma la sfida globale ha lasciato poco....in mani italiane...la climaveneta e la rc group sono adesso della Mitsubishi Electric la clivet di midea i vari riello rimarchiano e templari partito vendendo pannelli solari termici di importazione su ebay ora si è messo a produrre pompe di calore di nicchia sfruttando quello che è noto a tutti da decenni che aumentando le dimensioni degli scambiatori migliora l'efficienza..solo che di solito altri si fermano alla soglia di quanto è economicamente un valido compromesso..loro per fare un prodott di nicchia vanno oltre ma se uno la paga di tasca sua non recupererà mai la maggiore spesa
                                    Baxi la capostipite è inglese ma ha sempre prodotto solo prodotti a fiamma

                                    Come ti ho già detto sarebbe bello se l'italia fosse all' avanguardia in questo settore ..ma purtroppo non è così
                                    I soliti orientali hanno messo e da parecchio al freccia in sorpasso e si mangeranno tutto senza pietà forti dei loro fatturati e della loro tecnologia ed efficienza

                                    Nel mondo della climatizzazione hanno già annichilito tutti e per le pompe di calore mi è stato riferito che un noto marchio giapponese ha già in test nelle camere climatiche un prototipo avanzato della pompa di calore 4.0 con una infinità di sorpredenti innovazioni..una su tutte ..non si ferma mai per gli sbrinamenti eroga calore in continuazione
                                    Ecco che si vede la vera innovazione del giapponese non si è messo a spaziare le alette per ritardare di 10 minuti lo sbrinamento successivo ma ha risolto il problema alla radice
                                    Lo scambiatore di calore è integrato per tutta la sua superificie di un sistema di rilevazione della brina infallibile in attesa di brevetto e diviso in oltre 100 microzone che vengono pulite singolrmente dalla brina. Grazie a questo la macchina non inverte mai il ciclo di lavoro
                                    E le novità non si fermano quì compressore mutlicilindrata che permettono di modulare dal 5% al 150% delle resa nominale e molto altro ancora
                                    E siamo solo all'inizio...........

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                                    • #19
                                      Mi entusiasma questa tua vision futuristica e queste tue info sul bollire di innovazioni, spero di vivere abbastanza per poterne apprezzare qualcuna. E se sarà così ben venga che i giapponesi possano diventare leader anche nelle pompe di calore, come già lo sono nei condizionatori. Ma per ora, in assenza di innovazioni che stravolgono il mercato, la cura del dettaglio e le piccole migliorie sembrano fare ancora la differenza.

                                      E cmq sono sicuro che ci sono potenzialità sia nel nostro continente, sia oltre oceano. Giusto per fare un esempio che dia giusti meriti a entrambi, lo scroll mi risulta abbia paternità europea e i giapp hanno evoluto il rotary lanciando lo swing. L'avere un mercato in competizione porterà al settore delle pdc molto più sviluppo di quello che può portare un mercato di monopolio.

                                      Il vero problema qui da noi non è la mancanza di ingegno; il problema è che le giovani menti brillanti sono costrette ad andare all'estero (a studiare e/o a lavorare) perché di realtà meritocratiche che credono nella ricerca e che lasciano spazio ai giovani ce ne sono ben poche. Per non parlare poi del noto slegame tra aziende e università.
                                      Ultima modifica di Mark VI; 31-07-2021, 16:50.
                                      FV: 7,8 kWp, Deye Inverter, batteria 5 kW

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                                      • #20
                                        Ma tutto questo esattamente cosa c’entra con questa discussione?
                                        PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid

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                                        • #21
                                          Torno a bomba
                                          Avere un riscaldamento solo aria non mi aggrada molto e sto studiando anche i sitemi integrati, oltre a Brofer anche LWZ 5 CS Premium di Stiebel anche se non trovo scede tecniche in italiano, anche se un termotecnico di cui mi fido di più ma che purtroppo non può seguire il mio progetto, mi dice che questi sitemi vanno bene in case in cui la tenuta all'aria è molto alta.
                                          Stabilita la potenza della pompa di calore mi manca da stabilire:
                                          • marca della pompa, il termotecnico propone Buderus monoblocco. La conoscete? Come si comporta? Cosa consigliate? (ho già letto in diverse discussioni le diatribe tra europa e asia )
                                          • accumulo per ACS, sto cercando tra i dati delle pdc la capacità l/h di produzione di acqua calda ma non riesco a trovarli.
                                          Sto anche cercando di capire Pro e contro tra accumulo e bollitore e da quello che ho capito

                                          Bollitore
                                          • Diminusce la portata se aperte più utenze contemporaneamente
                                          • Ingombro maggiore (il posto che ho a disposizione non è tantissimo ma abbiamo fatto il conto che un accumulo da 500 litri ci sta)
                                          • ?
                                          Accumulo
                                          • Legionella (ho letto molto ma non ho ancora capito in cosa consistono i trattamenti da fare per evitarla)
                                          • Calcare
                                          • Acqua calda finisce istantaneamente​​​
                                          • ?
                                          Come dicevo siamo 2 maschi e 3 femmine, le docce abbondano sia come numero ma soprattutto per la durata e la sera è normale avere i bambini che fanno 3 docce di fila.

                                          Grazie mille perché purtroppo la fiducia nel mio termotecnico purtroppo non è molta
                                          Ultima modifica di filo.m; 06-08-2021, 15:30.

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                                          • #22
                                            Qualcuno di buona volontà ha voglia di commentare anche lo schema dell'impianto?
                                            E' necessaria la pompa di rilancio P1 con una pdc da 6kW?

                                            Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                            • #23
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                                              Per legionella, con accumulo ACS (bollitore 200-300 lt) la pdc alzerà 1 o 2 volte al mese la temperatura a 50-55° per ammazzare possibile presenza del batterio.
                                              Con PIT (500 lt) non devi fare cicli perché non accumuli acqua sanitaria, ma solo acqua tecnica con cui non verrai a contatto. L'ACS si scalda istantaneamente passando attraverso l'acqua tecnica calda, ma non si mescolano mai, quindi del batterio te ne puoi fregare.
                                              Ultima modifica di Mark VI; 06-08-2021, 18:50.
                                              FV: 7,8 kWp, Deye Inverter, batteria 5 kW

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                                              • #24
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                                                Ma nell'accumulo a quanto si mette la temperatura? Io pensavo 50°C
                                                La legionella non muore sopra i 70°C?
                                                Considerando 300 litri di accumulo a 45°C, 12°C l'acqua dalla rete e un consumo di 10l/min posso fare una doccia a 40°C che dura 35min, ma se la facciamo in 5 sono 7 minuti a testa. Non sono un po' pochi?
                                                Dove leggo la portata di acqua calda di una pdc?

                                                Devo ancora studiare come calcolare la durata doccia con il PIT...

                                                Grazie
                                                Ciao
                                                Ultima modifica di filo.m; 06-08-2021, 19:54.

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                                                • #25
                                                  la temperatura influenza la sopravvivenza della legionella come segue:
                                                  • Sopra i 70 ° C - La legionella muore quasi all'istante
                                                  • A 60 ° C - il 90% muore in 2 minuti
                                                  • A 50 ° C - il 90% muore in 80-120 minuti
                                                  • Da 48 a 50 °C - Può sopravvivere ma non moltiplicarsi
                                                  • Da 32 a 42 °C - Intervallo di crescita ideale
                                                  Per fare la doccia ti basta tenere ACS a 38-40° e 50 lt a persona (le cattive abitudini di cantare sotto la doccia dovranno un po' cambiare...). Chiaro che se tieni 200 lt a 40°, hai 200 lt a 40° (4 docce), mentre se alzi temp a 45-50° hai più di 200 lt, perché la vai a miscelare con acqua fredda (e ti salta fuori la 5° doccia). Se svuoti completamente ACS del boiler (5 docce consecutive), dovrai poi attendere 1 o 2 ore a seconda della potenza della pdc per tornare ad avere acqua calda. Se invece le fai 2 al mattino e 3 alla sera non avrai mai problemi.
                                                  Se vuoi andare sul sicuro per 5 persone metti accumulo ACS da 250-300 lt, ma come detto anche un 200 lt ti può bastare se giochi un po' con le temperature. ​​​​​​

                                                  L'alternativa è un pit da 500 o più litri.

                                                  I dati li trovi nella sceda tecnica dell'unità interna (idronica) in caso di sistemi integrati (split, mono o dual block), o nella scheda tecnica dell'accumulo o del pit che aggiungi alla pdc( numero 4 in figura).
                                                  Ultima modifica di Mark VI; 06-08-2021, 21:30.
                                                  FV: 7,8 kWp, Deye Inverter, batteria 5 kW

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                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da Mark VI Visualizza il messaggio
                                                    ...Se ti piacciono le metafore con le auto, una Stiebel puoi considerarla una Mercedes/Porsche, una Buderos a una VW e una giapp a Toyota...
                                                    Rimanendo nella metafora
                                                    La Porsche la compro se voglio fare il fighetto, la Mercedes se voglio stare comodo, la VW se voglio esaltare la sportività (ma preferire alfa romeo ), la Toyota se cerco qualcosa di abbastanza innovativo e affidabile.
                                                    Il problema è che non so cosa mi serve/voglio...

                                                    Ciao

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      https://www.produktdatenbank-get.at/...ustom.field_19)

                                                      Su questo link trovi elenco delle più importanti marche di pdc.
                                                      La prima cosa da fare è filtrare per la potenza che ti serve (non sovradimensionare), poi scegli se vuoi splittata o monoblocco, poi guardi al COP per avere massima efficienza. A parità di efficienza puoi anche valutare il tipo di gas usato (o le dimensioni se hai problemi di ingombro), ma è un dettaglio da poco rispetto ai punti precedenti. Dovresti riuscire a restare con 4-5 marche/modelli. Provi a vedere se riesci a trovarle nella tua zona, e quando trovi un installatore che ritieni esperto/competente ti affidi a lui. Ciao
                                                      FV: 7,8 kWp, Deye Inverter, batteria 5 kW

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                                                      • #28
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