Scusate il titolo rubato al buon Crozza !
Abito in zona climatica “E” in appartamento classe A/B di circa 200mq del 2007, dotato di impianto di raffrescamento/riscaldamento pavimento/pareti con L10 di progetto 12000. Dispongo di impianto fotovoltaico di 5.850W dal settembre 2008.
Da Luglio 2014 sono anche il proprietario di una bellissima PDC Split 13KW aria-acqua di marca, acquistata non solo per “fare del bene” al pianeta. La caldaia a metano preesistente è stata mantenuta di ausilio/supporto e gestione dell’ACS.
Grazie a questo forum ho l'occasione di effettuare una segnalazione che potrebbe essere utile a tutti coloro che intendano utilizzare una PDC quando questa porti ad ottenere un rapido ammortamento della spesa ed un ritorno economico nel tempo, condividendo la mia personale esperienza cominciata da normale cittadino incuriosito dalla tecnologia, stimolato dalla prospettiva del risparmio ed affidatosi ai professionisti del settore.
Visto che la "storia" è lunga e non intendo annoiare nessuno, allego un documento a parte per coloro che avessero la pazienza di leggerlo. Per il momento ho omesso marche, nomi e cognomi.
Per farvela più breve trattasi di consueta vendita di macchina sovradimensionata, calcolata per coprire l’edificio fino quasi alla minima di progetto pur in presenza di caldaia a gas metano di supporto e ACS gestito da quest’ultima. A parte l’ovvia incazzatura nel prendere via via coscienza della situazione in cui mi avevano cacciato, quello che mi ha fatto specie è stato l’atteggiamento dei personaggi coinvolti ma soprattutto il senso di impotenza e l’assoluta mancanza di strumenti atti a tutelarsi.
Durante questo anno e ½ di utilizzo mi sono fatto una idea piuttosto chiara su come funzionino le cose, a partire dalle proposte commerciali per finire alle realizzazioni tecniche: Se sei (bravo) e fortunato, trovando un partner onesto e preparato avrai un ottimo prodotto, installato e dimensionato correttamente e che svolgerà egregiamente il lavoro per il quale è stato acquistato.
In caso contrario ti ritroverai ad aver speso dei soldi senza ottenere alcun beneficio né in termini di minor spesa nel consumo né in termini di ritorno dell’investimento effettuato. Nei casi più gravi, oltre alla spesa per l’acquisto dovrai anche fare i conti con un incremento dei costi maledettamente perpetrato nel tempo.
In questi infausti casi il comune denominatore è quasi sempre lo stesso: non vi saranno mai dei colpevoli perché tutti i tuoi referenti negheranno di avere alcuna responsabilità in merito.
Se la domanda facile è come possiamo evitare queste situazioni a priori (e qui i consigli del forum sono preziosissimi) quella difficile è cosa possiamo mettere in campo nel malaugurato caso in cui se ne debba porre rimedio a posteriori?
Condivido volentieri la mia esperienza in merito e attendo Vs. pareri/consigli.
Abito in zona climatica “E” in appartamento classe A/B di circa 200mq del 2007, dotato di impianto di raffrescamento/riscaldamento pavimento/pareti con L10 di progetto 12000. Dispongo di impianto fotovoltaico di 5.850W dal settembre 2008.
Da Luglio 2014 sono anche il proprietario di una bellissima PDC Split 13KW aria-acqua di marca, acquistata non solo per “fare del bene” al pianeta. La caldaia a metano preesistente è stata mantenuta di ausilio/supporto e gestione dell’ACS.
Grazie a questo forum ho l'occasione di effettuare una segnalazione che potrebbe essere utile a tutti coloro che intendano utilizzare una PDC quando questa porti ad ottenere un rapido ammortamento della spesa ed un ritorno economico nel tempo, condividendo la mia personale esperienza cominciata da normale cittadino incuriosito dalla tecnologia, stimolato dalla prospettiva del risparmio ed affidatosi ai professionisti del settore.
Visto che la "storia" è lunga e non intendo annoiare nessuno, allego un documento a parte per coloro che avessero la pazienza di leggerlo. Per il momento ho omesso marche, nomi e cognomi.
Per farvela più breve trattasi di consueta vendita di macchina sovradimensionata, calcolata per coprire l’edificio fino quasi alla minima di progetto pur in presenza di caldaia a gas metano di supporto e ACS gestito da quest’ultima. A parte l’ovvia incazzatura nel prendere via via coscienza della situazione in cui mi avevano cacciato, quello che mi ha fatto specie è stato l’atteggiamento dei personaggi coinvolti ma soprattutto il senso di impotenza e l’assoluta mancanza di strumenti atti a tutelarsi.
Durante questo anno e ½ di utilizzo mi sono fatto una idea piuttosto chiara su come funzionino le cose, a partire dalle proposte commerciali per finire alle realizzazioni tecniche: Se sei (bravo) e fortunato, trovando un partner onesto e preparato avrai un ottimo prodotto, installato e dimensionato correttamente e che svolgerà egregiamente il lavoro per il quale è stato acquistato.
In caso contrario ti ritroverai ad aver speso dei soldi senza ottenere alcun beneficio né in termini di minor spesa nel consumo né in termini di ritorno dell’investimento effettuato. Nei casi più gravi, oltre alla spesa per l’acquisto dovrai anche fare i conti con un incremento dei costi maledettamente perpetrato nel tempo.
In questi infausti casi il comune denominatore è quasi sempre lo stesso: non vi saranno mai dei colpevoli perché tutti i tuoi referenti negheranno di avere alcuna responsabilità in merito.
Se la domanda facile è come possiamo evitare queste situazioni a priori (e qui i consigli del forum sono preziosissimi) quella difficile è cosa possiamo mettere in campo nel malaugurato caso in cui se ne debba porre rimedio a posteriori?
Condivido volentieri la mia esperienza in merito e attendo Vs. pareri/consigli.
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