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Logica di funzionamento PDC per ACS

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  • Logica di funzionamento PDC per ACS

    Salve a tutti,

    sto informandomi sui boiler a pdc dedicati ad ACS. E' un'opzione che sto valutando.
    Ma leggendo le schede tecniche vedo che i tempi per portare in temperatura l'acqua sono siderali....5, 6, 7 ore o più....per di più con rumorosità elevata.
    Ho provato a leggere qualche manuale di varie marche per capire la logica di funzionamento, ma non è riportata o probabilmente sono io che non la capisco.

    Provo a chiedere qui:

    La pdc si attivà quando si è completamente esaurita l'acs, quindi,se fosse un 200 litri, consumo i 200 l poi il boiler si riempie e parte il ciclo di riscaldamento? oppure si stabilisce un'isteresi, ad esempio set point 55 C con insteresi 3 C e la pdc si attiva quando l'accumulo scende a 52 C? in quest'ultimo caso i tempi sarebbero molto inferiori e quindi gestibili, ma la quantità di acs immediatamente disponibile molto limitata.
    Insomma, vorrei capire se queste macchine sono adatte alle abitudini della mia famiglia, ma senza sapere queste cose non riesco.
    Ogni contributo che dirada le mie nubi è molto gradito.

    Grazie!

  • #2
    ovviamente la seconda

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    • #3
      immaginavo, ma la quantità di acqua per far scendere a 52 C immagino sia bassa, per cui ogni doccia partirebbe la pompa?
      E anche, durante il prelievo, il serbatoio si svuota e la pdc immette della nuova in serbatoio solo quando è già calda, corretto? altrimenti si miscelerebbe e diverrebbe fredda in poco tempo. Immagino bene?
      Perdona se sono cose ovvie, ma vorrei fugare ogni dubbio

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      • #4
        non può aspettare che diventi completamente fredda per ovvi motivi..c'è un differenziale se scende di tot gradi rispetto al valore impostato ecco che parte il reintegro
        Poi dipende dal sistema ma comunque il principio è di scaldare l'acqua sanitaria non è che viene mandata calda..il sistema può essere di far passare acqua in un serpentino che è dentro l'acculo e ti riscalda l'acqua come se fosse una resistenza elettrica per capirci
        Il serpentino permette il solo passaggio del calore ma non la miscelazione fra le due acque quella sanitaria e quella tecnica che non può miscelarsi con la sanitaria perchè la inquinerebbe e per altri motivi
        quando fai una doccia si parte a renitegrare a meno che non hai un mega accumulo e ti fai la doccia di fretta

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        • #5
          Ok, ora credo di averne capito di più.
          Resta il problema rumorosità...tenere 50-55 db dentro casa per ore e ore al giorno può essere una scocciatura.
          Esistono dei modelli split, con macchina esterna. So della Ariston, ma se non volessi Ariston, c'è qualche altra marca che le produce?


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          • #6
            una pompa di calore SOLO per acs ovviamente ha potenze minori quindi tempi di ricarica maggiori
            Se non vuoi una ariston ce ne sono anche altre splittate

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            • #7
              Originariamente inviato da triuso Visualizza il messaggio
              Se non vuoi una ariston ce ne sono anche altre splittate
              E' che non le trovo. Ho trovato la Daikin, ma è un pit e con 300 l ci faccio poco temo in termini di quantità di acs disponibile.
              Altre con bollitore, non pit?

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              • #8
                come ti serve? comunque nulla vieta di prendere una comune pompa di calore di vario tipo comporre il tuo impianto e usarla solo per fare acs

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