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Conciliare lavoro e riciclo

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  • Conciliare lavoro e riciclo

    Salve sono un ragazzo di 25 anni e mi ha sempre affascinato il mondo del riciclo, convinto del fatto che sarà l'unico modo per poter andare avanti senza distruggere questo pianeta, vorrei iniziare a conciliare il mio lavoro con questa speranza.

    Ho 2 progetti:
    1) Vorrei aprire una azienda iniziando dal piccolo riciclando raee, plastica, carta, gomme ecc non per forza tutto assieme, anche uno solo di questi materiali, senza la trasformazione, ma solo un punto di raccolta e di ragguppamento per poi rivendere aziende che si occupano della lavorazione vera e propria.

    2) Mi piacerebbe aprire una sorta di punto di raccolta, negozio/magazzino più o meno di 180mq dove poter acquistare dal cittadino, plastica, vetro, carta, cartone e alluminio, per poi rivendere tutto alle aziende che acquistano questi materiali stoccati e raggruppati per trasformarli nel prodotto finito.
    Mi chiedo se secondo voi è fattibile come cosa e se un privato può intraprendere questo tipo di attività, magari con degli incentivi.

    Cosa ne pensate? consigli? come iniziare? avete altre idee?

  • #2
    Un privato no, un imprenditore si. L'imprenditore poi può essere persona fisica o giuridica.

    Ti serve autorizzazione per ogni rifiuto che vuoi stoccare, dicficile ma non impossibile.

    dal punto di vista economico, solo pochi rifiuti hanno un valore che permette di venderli ad un prezzo tale da pensare di pagare i costi e ANCHE remunerare chi li conferisce....penso solo ad alluminio , rame e forse basta. Tutti gli altri hanno costi di gestione SUPERIORI al valore a cui li puoi vendere...esempio cartone...altri addirittura devi PAGARE per farli riciclare, esempio plastica mista.
    Ultima modifica di marcober; 21-12-2014, 21:24.
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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    • #3
      Ma l'imprenditore è un cittadino privato prima di tutto, nel senso...se io, che non ho nulla in mano ad oggi per definirmi imprenditore, voglio intraprendere questa strada aprendo una azienda di questo tipo potrei? inoltre secondo te quali sono i costi per intraprendere e mettere su una azienda che ritira rame e alluminio? e come trovare le aziende alle quali rivenderlo? sono loro che verrebbero a ritirarlo?

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      • #4
        qualsiaisi attivita commerciale che tu fai ti trasforma in un imprenditore..che significa CCIAA, P.IVA, COntabilità..poi puoi fare quel che vuoi.
        Mettere su una P IVA costa poco..poi avere le autorizzazioni costa..devi avere locali a norma, mezzi a norma, VVFF. ASL, etc etc...
        Poi..rame a lluminio non te li porta nessuno e non te li regala nessuno..dovrai tu cercare fornitori e cercare di pagarglielo meglio dei concorrenti..e poi cercare di rivenderlo meglio dei tuoi concorrenti..trovare ch compra rame e AL è facilissimo..roba da pagine gialle...e quindi ti troverai decine di concorrenti piu grandi bravi e antichi di te..e dovrai faticare parecchio...però se riesci a essere piu bravo degli altri, c'è spazio per tutti sulla Terra.
        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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        • #5
          Ciao..

          condivido l'idea di inventare (o copiare) un lavoro nel riciclo ma credo sia più semplice impegnarsi sul riuso di prodotti prima che diventino "rifiuti" ed evitare di imbattersi in normative su rifiuti poco favorevoli ai piccoli.
          Puoi imitare laboratori che rimettono in circolazione prodotti elettronici come quelli per gli altri oggetti. Penserei anche al riuso creativo ed ai mercatini del riuso o dell'antiquariato dove c'è ampio margine di manovra ed una continua richiesta.

          Il vantaggio di un'attività del genere è che puoi evitare costi di approviggionamento prodotti e per non rimetterci è sufficiente recuperare costi di gestione.
          Anche secondo è molto più difficile attrezzarsi e superare autorizzazioni per recuperare i rifiuti destinati al riciclo e vendita della sola materia prima secondaria.

          Puoi comunque chiedere info ai consorzi (esempio: conai per gli imballaggi) per aver chiara l'intera filiera.
          «Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo». Mahatma Gandhi

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