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Centralina Vailant Calormatic 400.......è Normale?

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  • Centralina Vailant Calormatic 400.......è Normale?

    salve a tutti.
    Volevo sapere se qualcuno ha avuto esperienze di centralina vrc400 abbinata a ecoblock.
    Vi spiego.
    Ho il riscaldamento a pavimento a tre zone senza termosifoni ad alta temperatura, e senza valvola miscelatrice tra i collettori. Impostata la curva di funzionamento, mi aspetto che se la centralina chiede alla caldaia di mandare acqua a 38° per esempio, esca dalla caldaia a quella temperatura. Invece esce alla temperatura massima impostata ad esempio 45°.L'assistenza dopo avere provato a "botto" acambiare qual e la pezzi e senza darmi una spiegazione certa mi ha abbassato la potenza della caldaia. Ma è normale?A sto punto a che serve la centralina se poi la caldaia non rispetta le temperatrure richieste dalla centralina? Grazie mille a tutti

  • #2
    A volte la potenza minima della caldaia è comunque troppo alta e tende a mandare l'acqua del riscaldamento a qualche grado in più di quello impostato; hai provato a traslare la curva climatica?
    E' quello che succede in estate col sanitario: se l'acqua dell'acquedotto ha poca pressione ed è sui 15 °C la caldaia la scalda di più della temperatura impostata, perchè in ogni caso c'è una minima potenza di funzionamento.
    Problemi con la centralina che hai non ne ho mai avuti, e di caldaie così ne ho messe una decina, non saprei che altri consigli darti.
    Ciao

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    • #3
      La caldaia dovrebbe poter regolare la temperatura di mandata a valori più bassi di 45°.

      Ci può essere comunque l'effetto descritto da Ing_Slash: se la casa è piccola e ben isolata allora l'impianto (l'insieme di tutti i corpi radianti) non è in grado di smaltire la potenza minima erogabile dalla caldaia con la fiamma al minimo (6-7 kW). Si avrà necessariamente un incremento progressivo della temperatura di mandata OLTRE il valore impostato.
      Che succede in questo caso?
      In genere i manuali di installazione-istruzione-uso non lo dicono. Quello che normalmente ci si aspetta è che la caldaia continua a funzionare per un po' a temperatura più alta di quella richiesta (2-5°C in più?) poi si spegne. Lo spegnimento può - a seconda dei modelli - durare un tempo fisso oppure variabile in funzione dei vari parametri. Questo per cercare di ottenere comunque, cioè attraverso ripetute accensioni e spegnimenti, un apporto di calore pari a quello effettivamente necessario. Ciò non è sbagliato, è solo che... servirebbe una caldaia ancora più piccola.

      Se le cose stanno andando così non c'è altro da fare che aspettare la "brutta stagione" quando l'erogazione di potenza dovrà essere più alta e la caldaia potrà funzionare in maniera continua.

      Se invece si sospetta un effettivo malfunzionamento, consiglierei di:
      - leggere i manuali della centralina e della caldaia e capire (se già non è stato fatto) come visualizzare, sia sul display della centralina che su quello della caldaia, il valore impostato della temperatura di mandata. Controllare, giusto per scrupolo che siano uguali.
      - se non si hanno tutti i manuali (quello per l'utente e quello per il tecnico) scaricarli dal sito Vaillant sezione Utenti -> Sistemi & Prodotti -> Sistemi riscaldamento.
      - leggere sul display della caldaia l'effettiva temperatura di mandata dell'acqua per vedere se e quanto si discosta da quella impostata
      - la modulazione della fiamma si attiva con un qualche ritardo dopo l'accensione? Può essere che l'intervento della modulazione non parte abbastanza presto, la caldaia va in sovratemperatura (rispetto a quella impostata) e si rispegne quasi subito senza riuscire ad "agganciare" la modulazione. In questo caso vedere se è possibile impostare l'accensione iniziale con una erogazione di gas più bassa.
      - la temperatura di mandata appare fissa? Ci può essere qualche parametro software da impostare per avviare il funzionamento a modulazione (improbabile, ma non si sa mai), oppure qualche switch o ponticello da impostare sulla morsettiera elettrica interna.

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      • #4
        grazie mille per le risposte.
        La temperatura in uscita solitamente è più alta di 7 8 gradi, ma se lavora solo nei bagni ad esempio sale anche di 15° in più.La cosa che ho notato stasera per la prima volta è che anche con l'acqua sanitaria fa la stessa cosa. Ho impostato 55 il display indica 67.
        Volevo chiedervi un paio di cose se posso. E' normale che non abbia la valvola miscelatrice e che la caldaia lavori in base alla temperatura di ritorno dell'acqua e non di mandata (parametro d17=1)?

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        • #5
          Originariamente inviato da vime77 Visualizza il messaggio
          grazie mille per le risposte.
          La temperatura in uscita solitamente è più alta di 7 8 gradi, ma se lavora solo nei bagni ad esempio sale anche di 15° in più.La cosa che ho notato stasera per la prima volta è che anche con l'acqua sanitaria fa la stessa cosa. Ho impostato 55 il display indica 67.
          Hai sottomano i dati tecnici della caldaia?
          La temperatura del sanitario è garantita quando l'erogazione sta entro limiti "normali". Più o meno tra 3 e 12 litri al minuto, ossia un rubinetto di lavandino ben aperto ma non proprio al massimo.

          Il mio consiglio?

          Visto che il problema della regolazione pare generale (sia riscaldamento che sanitario) sospetterei a questo punto un qualche malfunzionamento non facilmente individuabile.

          Fai un test attendibile del sanitario.
          Apri il rubinetto e lascialo aperto senza manovrarlo, per avere un flusso d'acqua costante e discretamente abbondante (almeno 4-5 litri al minuto).
          Aspetta che arrivi l'acqua calda e la temperatura si sia stabilizzata. Annota il valore visualizzato sulla caldaia. Corrisponde a quanto impostato sulla centralina? Almeno entro 2°C?
          Metti sotto all'uscita dell'acqua una bella pentola. Tienicela esattamente 60 secondi. Poi misura (ad es. con bottiglia vuota del latte) quanto "tirava" il rubinetto.
          Puoi sbagliare di un 5%. Se il rubinetto dava - che so - 6 litri al minuto potresti aver misurato 5,7 o 6,3. Ma non ha importanza perchè hai comunque la sicurezza di essere entro l'intervallo di flussi per i quali la regolazione di temperatura DEVE funzionare correttamente. Cioè la prova è "credibile".

          Se ci sono veramente discrepanze tra T impostata e T misurata:
          Suggerisco di mandare una lettera con ricevuta di ritorno (per avere la prova che la ricevono) a Vaillant Italia e per conoscenza al tecnico di zona.
          Indica chiaramente il problema, la prova effettuata, il risultato, la non corrispondenza con le specifiche del costruttore, la richiesta di riparazione.

          In questo modo sei tutelato e la ditta (produttore e/o riparatore) dovrà risolvere con opportuni interventi che possono arrivare anche alla sostituzione dell'intera caldaia.
          Non patteggiare in alcun modo e NON accettare una eventuale sostituzione con un modello diverso.
          In casi estremi rivolgiti ad Adiconsum, Lega dei Consumatori, Movimento dei Consumatori, Federconsumatori, ecc.

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          • #6
            Grazie mille per i consigli sulla prova da fare.
            oggi ho chiamato l'idraulico e gli ho risottoposto il problema delle discrepanze di temperatura : risposta.....è normale perchè la temperatura indicata è quella all'interno del bruciatore, mi sembra assurdo.Inoltre ho oato che i rubinettini posti su ogni anello dell'impianto a pavimento sono tutti sulla stessa posizione 4 (da 0 a 10)...credo che invece andrebbero regolati anche se non so in funzione di cosa.
            Lunedi torna il tecnico vaillant anche perchè ieri sera a furia di manovrare la manopola della temperatura mi è rimasta in mano. Che sf..a!!!
            Quello che vorrei capire io è se succede solo a me o cosa.L'anno scorso contattando la vaillant italia mi dissero che di solito non hanno questo problema perche viene montata la valvola miscelatrice per servire i termoarredi in bagno ( che io non Ho), e quindi ci pensa lei ad abbassare la T dell'acqua.
            Alla peggio se non ne vengo a capo cambierò caldaia

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            • #7
              Originariamente inviato da tguido56 Visualizza il messaggio
              se la casa è piccola e ben isolata allora l'impianto (l'insieme di tutti i corpi radianti) non è in grado di smaltire la potenza minima erogabile dalla caldaia con la fiamma al minimo (6-7 kW). Si avrà necessariamente un incremento progressivo della temperatura di mandata OLTRE il valore impostato.
              Che succede in questo caso?
              In genere i manuali di installazione-istruzione-uso non lo dicono. Quello che normalmente ci si aspetta è che la caldaia continua a funzionare per un po' a temperatura più alta di quella richiesta (2-5°C in più?) poi si spegne. Lo spegnimento può - a seconda dei modelli - durare un tempo fisso oppure variabile in funzione dei vari parametri. Questo per cercare di ottenere comunque, cioè attraverso ripetute accensioni e spegnimenti, un apporto di calore pari a quello effettivamente necessario. Ciò non è sbagliato, è solo che... servirebbe una caldaia ancora più piccola.
              domanda: esistono caldaie ancora più piccole, da uno/due kw? Potresti dirmi marca e modello,
              grazie mille

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              • #8
                Ciao,
                per le caldaie ci sono le Geminox Thri 0,9-9 kW, 2-17, 5-25; lo stesso per le Viessmann Vitodens.
                Riguardo all'impianto esso va SEMPRE tarato, ho lavorato un sacco con Velta ed altre marche, se volevano che comprassi i loro prodotti ad impianto finito dovevano venire a tarare i circuiti in base alle lunghezze reali dei tubi.
                Come funziona? In fase di progetto si stima per ogni circuito una determinata lunghezza dei tubi, che dovrebbe garantire una certa quantità di calore.
                Quando si installano l'idraulico DEVE segnare sul disegno la lunghezza reale dei circuiti posati, che va consegnata a chi ha fatto il progetto dell'impianto.
                I tecnici Velta, Rdz... con queste nuove misure calcoleranno quanto dovranno essere aperte le valvole dei vari circuiti, in modo che l'impianto sia bilanciato e renda quanto effettivamente richiesto, omogeneizzando la temperatura delle varie stanze.
                Purtroppo non tutti lo fanno, c'è troppa approssimazione nel mondo dell'idraulica, e questo mi dispiace perchè è una cosa che non costa nulla e ci fa fare una gran bella figura col cliente.
                Aggiungo che ti hanno detto una cazzata, non è la temperatura misurata all'interno del bruciatore quella che vedi, che senso avrebbe misurarla?

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                • #9
                  Originariamente inviato da Ing_Slash Visualizza il messaggio
                  Ciao,
                  per le caldaie ci sono le Geminox Thri 0,9-9 kW, 2-17, 5-25; lo stesso per le Viessmann Vitodens.
                  Riguardo all'impianto esso va SEMPRE tarato, ho lavorato un sacco con Velta ed altre marche, se volevano che comprassi i loro prodotti ad impianto finito dovevano venire a tarare i circuiti in base alle lunghezze reali dei tubi.
                  Come funziona? In fase di progetto si stima per ogni circuito una determinata lunghezza dei tubi, che dovrebbe garantire una certa quantità di calore.
                  Quando si installano l'idraulico DEVE segnare sul disegno la lunghezza reale dei circuiti posati, che va consegnata a chi ha fatto il progetto dell'impianto.
                  I tecnici Velta, Rdz... con queste nuove misure calcoleranno quanto dovranno essere aperte le valvole dei vari circuiti, in modo che l'impianto sia bilanciato e renda quanto effettivamente richiesto, omogeneizzando la temperatura delle varie stanze.
                  Purtroppo non tutti lo fanno, c'è troppa approssimazione nel mondo dell'idraulica, e questo mi dispiace perchè è una cosa che non costa nulla e ci fa fare una gran bella figura col cliente.
                  Aggiungo che ti hanno detto una cazzata, non è la temperatura misurata all'interno del bruciatore quella che vedi, che senso avrebbe misurarla?
                  quoto in pieno ing.
                  basterebbe un pò di professionalità in più per fare un ottimo lavoro e far risparmiare un bel pò di soldi ai clienti.
                  ciao

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