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Problema termocamino

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  • Problema termocamino

    Ciao a tutti gli amici del forum.
    Da un po che non entravo, volevo chiedervi un consiglio:
    Un mio amico ha rifatto l'impianto di riscaldamento montando termoarredi+fan coil.
    Ora tale impianto "temporaneamenre" lavorerà con un termocamino, in attesa di montare una caldaia a cippato di 55 Kw che dovrà servire per riscaldare due appartamenti di 150 mq ciascuno.
    Il problema del termocamino di pot. di 29 Kw è che non riesce ad alimentare adeguatamente i ventilconvettori.
    La temperatura di mandata è impostata a 60°C ma appena ll circolatore parte, dopo al massimo 5-10 min la temperatura scende ed il circolatore si spegne.
    Ha provato ad aumentare la temperatura di mandata portandola a 70°C ma la stessa cosa, i ventilconvettori, ""mangiano"" troppa acqua.
    Io gli ho consigliato di cambiare la vecchia centralina una coelte con doppio comando : uno per la pompa, uno per l'elettrovalvola con una che prevedesse la funzione di regolazione di attacco e stacco del circolatore a temperature diverse, mi spiego :
    Il circolatore attacca a 70°C e stacca a 55°, a differenza della centralina attuale che attacca e stacca ad una sola temperatura ad esempio la imposta a 60° e stacca ed attacca quando l'acqua supera o va sotto questa temperatura.
    A questa centralina sempre secondo la mia idea dovrebbe abbinare un accumulatore.
    Chiedo agli esperti del forum se le mie idee sono ammissibili, o se sto dicendo delle grosse fesserie.
    Se quanto da me ipotizzato è valido che capacità, e che tipo di accumulatore dovrei prendere?

    Vi ringrazio anticipatamente.

  • #2
    Benvenuto Corel3168, sono Sagre.
    Il problema maggiore è che il termocamino non è automatico come potrebbe essere una caldaia gasolio, metano, GPL, etc.etc..Quindi se non riempi il camino di legna in modo adeguato puoi mettere tutte le centraline che vuoi ma non otterrai mai la quantità di calore come dici tu "mangiano" i termoconvettori. Puoi diminuirre la velocità dei su detti per dare il tempo al termocamino di ripristinare il calore disperso o come dici di affiancargli un accumulo PERO' l'accumulo lo devi (CARICARE!!!!!!)?
    Se vuoi essere aiutato, allunga almeno la mano!

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    • #3
      Il ventilconvettore e' una brutta bestia per i termocamini, io ne ho uno
      che uso principalmente come valvola di sicurezza in caso di sovra-temperatura.
      puoi giocare con le temperature quanto vuoi, ma come potrai verificare
      se l'acqua in ingresso al venticonvettore e' troppo fredda, sentirai una
      fastidiosa brezzolina in casa.
      Io ti consiglierei di far partire il circolatore a temperature piu' basse
      e di far azionare la ventola dei fan-coil intorno ai 60-65 gradi, questo ti garantirebbe
      un minimo di calore per convezione naturale a basse temperature
      (e non sono pochi 55 gradi!) e un rapido riscaldamento quando ne hai necessita'.
      Per esperienza personale il termostato di minima tarato sui 40° e' normalmente
      inutile perche' a quella temperatura l'aria che esce e' pressoche' fredda.
      Ciao

      Stefano

      PS dimenticavo di precisare che mi riferivo a temperature dell'acqua all'ingresso dei
      ventilconvettori. il tutto si puo' spostare sulle uscite ma suppongo che l'attivazione
      delle ventole faccia fare un salto molto piu' brusco nel punto di rilevazione.

      PS2 ho controllato in rete e un interruttore termico costa 3-4 euro e funziona su un
      salto di temperatura di 15° circa (65->50) potrebbe fare al caso tuo
      Ultima modifica di ottav; 16-12-2008, 15:39.

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      • #4
        Originariamente inviato da sagre Visualizza il messaggio
        Puoi diminuirre la velocità dei su detti ..................l'accumulo lo devi (CARICARE!!!!!!)?

        Innanzitutto vi ringrazio delle risposte, come sempre si trovano persone codiali e disponibili sul forum.

        I ventilconvettori lavorano già al minimo a velocità 1.
        L'impianto è fatto a metà nel senso che per adesso il mio amico ha rifatto tubazione e "corpi scaldanti", fra un anno due farà montare una caldaia.
        Di conseguenza è obbligato ad usare il termocamino che in particolare il modello che ha di circa 20 anni fa è particolarmente inefficente.
        Per caricare intendi il fatto che dovrei rifornirgli calore per scaldare l'acqua al suo interno, quindi me lo sconsigli???

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        • #5
          Originariamente inviato da ottav Visualizza il messaggio
          PS2 ho controllato in rete e un interruttore termico costa 3-4 euro e funziona su un
          salto di temperatura di 15° circa (65->50) potrebbe fare al caso tuo
          capisco il tuo suggerimento il discorso di far partire la pompa a 70-72°C e farla lavorare fino a raggiungere 55° C era per il fatto che questo termocamino ha al suo interno 110 l circa di acqua e riuscirebbe a far funzionare i ventilconvettori per periodi diciamo "accettabili"" considerando che per portare quella massa di acqua da 72 a 55° impiega un po.

          Con l'interruttore termico riuscirei a fare questo???
          In più ho chiamato oggi ad un rivenditore di una nota marca per centraline e mi ha detto che hanno un modello elettronico, in cui quel range tra attivazione e spegnimento del circolatore è possibile realizzarlo.
          Sicuramente non è una soluzione ottimale ma con questo riuscirei ad ottenere dei miglioramenti ???'
          Anche perche la centralina è accessibilissima come costo: intorno a 50-60€

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          • #6
            anch'io ho un termocamino e mi sono accorto dopo che ho acceso l'impianto che sono spaventosi divoratori di legna,
            nel mio caso per 22kW si parla di 6 kg di legna (e buona) l'ora per cui occorre un fuochista che lo carichi in continuazione altrimenti l'acqua del circuito che alimenta un'accumulo (200l) per un risc a pav. di oltre 100 mq torna a t. ambiente
            comunque nel progetto ho integrato anche una pdc elettrica visto che faccio FV e Eolico.

            col senno di poi potrei dire che con il solo tcamino NON ci si scalda una casa di oltre 100mq a meno che non hai un fuochista e un bosco a disposizione
            e non c'è elettronica che tenga.
            saluti

            Mario
            minieolico.it

            Commenta


            • #7
              Originariamente inviato da corel3168 Visualizza il messaggio
              capisco il tuo suggerimento il discorso di far partire la pompa a 70-72°C e farla lavorare fino a raggiungere 55° C era per il fatto che questo termocamino ha al suo interno 110 l circa di acqua e riuscirebbe a far funzionare i ventilconvettori per periodi diciamo "accettabili"" considerando che per portare quella massa di acqua da 72 a 55° impiega un po.

              Con l'interruttore termico riuscirei a fare questo???
              In più ho chiamato oggi ad un rivenditore di una nota marca per centraline e mi ha detto che hanno un modello elettronico, in cui quel range tra attivazione e spegnimento del circolatore è possibile realizzarlo.
              Sicuramente non è una soluzione ottimale ma con questo riuscirei ad ottenere dei miglioramenti ???'
              Anche perche la centralina è accessibilissima come costo: intorno a 50-60€
              posso dire una c..ta?, se provi ridurre la portata di aria schermando in qualche modo i fan coil?
              scotch, pezzi di cartone...
              fammi sapere ciao

              Commenta


              • #8
                anch'io ho un termocamino e mi sono accorto dopo che ho acceso l'impianto che sono spaventosi divoratori di legna,
                nel mio caso per 22kW si parla di 6 kg di legna (e buona) l'ora per cui occorre un fuochista che lo carichi in continuazione
                Vero e falso: vero che i ventilconvettori sono divoratori di calore ma ciò avviene sempre o quasi perchè il termotecnico che per la maggior parte delle volte ha sovradimensionato il ventilconvettore per paura che non scaldasse o perchè spesso viene destinato ad uso esclusivamente rapido x breve tempo. Un ventilconvettore può ciucciare da 3 a 15 KW di potenza quindi anche una super caldaia da 22Kw sarebbe in panne!
                Soluzioni veloci sono:
                1)abbassare la velocità al minimo;
                2)far attaccare il ventilconvettore solo ad una certa temperatura (dopo i 50)
                3)contestualmente all'utilizzo del ventilconvettore prevedere molta fiamma in camino;
                4)Se l'impianto è formato da molti ventil convettori prevedere uno start differenziato: un termocamino da 25-30 Kw non può reggere 10 ventilconvettori da 5Kw

                Se invece si prevede una modifica sostanziale un buon compromesso può essere un accumulo inerziale di una certa entità, si mitiga un po' l'accendi spegni del ventilconvettore!

                Falso per il consumo eccessivo di legna ovvero magari è effettivo ma ci sono termocaminci con carica e carica...dalle mie parti se ne installano di due tipi e devo dire che la carica è giornaliera o comunque dopo le 6-8 ore... magari aiutati dall'idraulico che al max abbina un ventilconvettore con un termocamino da 22 KW!

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                • #9
                  Allora.........
                  Oggi io ed il mio amico abbiamo cercato di affrontare il problema per gradi.
                  dato che è palese che il suo termocamino da 32kw va in difficoltà con 6 ventilconvettori da 4.8 Kw alla prima velocità, abbiamo cercato di vedere se era possibile migliorare il rendimento del termocamino stesso.
                  Dopo telefonata a chi 15 anni fa gli aveva installato questa macchina, ci siamo armati di raschietto, e cannello a gas per pulire l'interno.
                  Ebbene dopo aver raschiato il raschiabile con la spatola, appena usato il cannello dalle pareti del termocamino si staccava una patina di catrame di almeno 2-3 mm anche più di spessore.
                  Non contenti di ciò abbiamo usato un prodotto che viene usato per togliere il nero bruciato dai forni,(quello che si spruzza ed il grasso carbonizzato attaccato alle pareti scende giù come acqua) tanto da portare le pareti interne pulite e lucide come se non fosse stato mai usato, a lavoro finito non riuscivamo a capacitarci di quanta roba fosse attaccata alle pareti.
                  fatto cio stesso trattamento agli scambiatori dei fumi.
                  Oltre a questo dal veccho caminetto abbiamo recuperato la piastra in Ghisa spessore 3cm e la abbiamo inserita alla base del termocamino, quasi miracolose le misure senza ritocchi rimangono 4-5 mm di spazio da tutti e 4 i lati.
                  Dopo aver riacceso il termocamino e con un carico di legna normale 5-6 ciocchi del diametro di 10-15 cm i miglioramenti erano evidentissimi quasi miracolosi direi.


                  Con temperatura di accensione pompa a 65°C, il termocamino lavorava si ad intermittenza, ma la frequenza con cui si accendeva la pompa era di gran lunga superiore a prima.
                  Ora il problema è di semplice individuazione il termocamino non ce la fa, sia per l'inefficienza del suo rendimento, sia per le peculiarità di come brucia la legna nel camino.
                  Per questo, visto anche che l'unico posto dove posso intervenire è la base del termocamino ( tutta contorta ed anche spaccata) avevo pensato di fargliela ricostruire dal mio fabbro, inserendo una serpentina in tubi di acciaio, per sfruttare il calore della brace che resiste bella ardente per ore ed ore.
                  Questa serpentina andrebbe a caricare un accumulatore di X litri tenuto indipendente dall'acqua presente all'interno del termocamino, quando la temperatura all'interno di questo accumulatore raggiungerebbe valori x di utilizzo, la immetterei nell'impianto.
                  Che ne dite ???
                  fattibile come soluzione ???
                  Se si 500 litri di accumulatore vanno bene ?? o sono troppi ?

                  edit:
                  oppure sarebbe più conveniente far passare il ritorno dell'acqua proveniente dai fan coil dell'impianto, in questa serpentina e poi immetterla nel termocamino dallo stesso attacco dove adesso entra il ritorno ???
                  Come potete facilmente notare lo scambiatore di fumi non è neanche di tipo ""caldaia marina" ecco perchè dicevo che l'efficienza del termocamini in questione è scarsa.
                  File allegati
                  Ultima modifica di corel3168; 17-12-2008, 00:40.

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                  • #10
                    Nessuno che mi da qualche consiglio??

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                    • #11
                      termocamino da 32kw va in difficoltà con 6 ventilconvettori da 4.8 Kw alla prima velocità, abbiamo cercato di vedere se era possibile migliorare il rendimento del termocamino stesso.

                      Questa serpentina andrebbe a caricare un accumulatore di X litri tenuto indipendente dall'acqua presente all'interno del termocamino, quando la temperatura all'interno di questo accumulatore raggiungerebbe valori x di utilizzo, la immetterei nell'impianto.
                      Che ne dite ???
                      fattibile come soluzione ???
                      Se si 500 litri di accumulatore vanno bene ?? o sono troppi ?

                      edit:
                      oppure sarebbe più conveniente far passare il ritorno dell'acqua proveniente dai fan coil dell'impianto, in questa serpentina e poi immetterla nel termocamino dallo stesso attacco dove adesso entra il ritorno ???
                      Come potete facilmente notare lo scambiatore di fumi non è neanche di tipo ""caldaia marina" ecco perchè dicevo che l'efficienza del termocamini in questione è scarsa.
                      Boh io non mi avventurerei in modifiche al termocamino. rimango dell'idea che
                      fermando i ventilatori, riesci a gestire meglio il termocamino.
                      il convettore con l'aria ferma assorbe molto poco e il termocamino funziona.
                      ciao

                      Stefano

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                      • #12
                        X Corel3168, non puoi spremere più calore dal termocamino! Ti resta solo di farla andare a tutta manetta (a mò di locomotrice di un treno!). Scherzo! Se proprio ti vuoi sbizzarirti: fatti fare da un buon fabbro un contenitore a forma del pianale del camino con spessore +- cm.10 e su questo poggi il pezzo di ghisa che già hai. A questo colleghi il ritorno dai radiatori e l'uscita la colleghi al resto del termocamino lato ex-ritorno (adesso).
                        File allegati
                        Se vuoi essere aiutato, allunga almeno la mano!

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                        • #13
                          Originariamente inviato da sagre Visualizza il messaggio
                          : fatti fare da un buon fabbro un contenitore a forma del pianale del camino con spessore +- cm.10 e su questo poggi il pezzo di ghisa che già hai. A questo colleghi il ritorno dai radiatori e l'uscita la colleghi al resto del termocamino lato ex-ritorno (adesso).

                          Ed infatti proprio questa era la mia intenzione, ne più ne meno, creare una scatola sotto al camino delle dimensioni del pianale 0.6x0.7x0.20, in totale sarebbero 84 litri di acqua
                          Solo che invece di lasciare ingresso ed uscita liberi ho intenzione di collegare tale contenitore con una valvola a tre vie, comandata dalla centralina del termocamino, che ha il comando per gestire un'altra elettrovalvola in modo da lasciare che l'acqua del contenitore raggiunga la temperatura desiderata 70-72°C una volta raggiunta tale temperatura la immetterei nel circuito, dall'ex entrata del ritorno, realizzando così un mini accumulo che andrebbe a rubare calore ad una parte del termocamino che non era sfruttata affatto, logicamente doterei tale contenitore, di un tubo di sfiato, come sicurezza in caso di rottura della valvola.
                          Già ho visto che la piastra di ghisa che ho messo sotto raggiunge notevoli temperature dato che è a contatto diretto con la brace, ma è caldissima anche laddove non c'è stato contatto diretto con la brace.
                          Questa modifica, permetterebbe in un normale utilizzo di avere 84 litri di acqua disponibili, a mio avviso secondo calcoli molto spannometrici ad intervalli di 15-20-25 minuti, che uniti ai cicli accendi spegni del termocamino sarebbe un gran bell'incremento.
                          Questo, unito alla pulizia accurata che abbiamo fatto dovrebbe garantire rendimenti "accettabili" fino a quando non monterà la nuova caldaia.

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                          • #14
                            Un consiglio metti la piastra di ghisa sopra il contenitore. Eviti la corrosione prematura del contenitore per i troppi sbalzi di T. e nello stesso tempo crei un volano termico per l'apertura e chiusura della valvola a 3 vie che vai a mettere. E vai! Ciao
                            Se vuoi essere aiutato, allunga almeno la mano!

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da corel3168 Visualizza il messaggio
                              Con temperatura di accensione pompa a 65°C, il termocamino lavorava si ad intermittenza, ma la frequenza con cui si accendeva la pompa era di gran lunga superiore a prima.
                              Ora il problema è di semplice individuazione il termocamino non ce la fa, sia per l'inefficienza del suo rendimento, sia per le peculiarità di come brucia la legna nel camino.
                              Per questo, visto anche che l'unico posto dove posso intervenire è la base del termocamino ( tutta contorta ed anche spaccata) avevo pensato di fargliela ricostruire dal mio fabbro, inserendo una serpentina in tubi di acciaio, per sfruttare il calore della brace che resiste bella ardente per ore ed ore.
                              ma stai dicendo che la base si e' aperta e il flusso d'aria in ingresso al camino non e'
                              vincolato dalle feritoie di alimentazione? oppure che si sono spaccate le griglie in cui deve
                              cadere la cenere?
                              Lo schema del camino che hai allegato prevede che il flusso d'aria in immissione passi dalle
                              griglie se le ostruisci non vedo come possa funzionare correttamente.

                              Questa serpentina andrebbe a caricare un accumulatore di X litri tenuto indipendente dall'acqua presente all'interno del termocamino, quando la temperatura all'interno di questo accumulatore raggiungerebbe valori x di utilizzo, la immetterei nell'impianto.
                              Che ne dite ???
                              fattibile come soluzione ???
                              Se si 500 litri di accumulatore vanno bene ?? o sono troppi ?
                              capisco tu fuoi fare un accumulo esterno prendendo un po' di calore dalla brace (che se
                              non sbaglio non e' proprio consigliato per favorire la combustione del tuo camino) e
                              portarlo in un parallelepipedo esterno di acciaio non isolato termicamente. dubito che
                              riuscirai a raggiungere le temperature da te previste... magari qualcuno piu' esperto
                              sapra' dimostrartelo ma a naso non mi convince.
                              Ho sentito di qualcuno che cerca di recuperare calore dai fumi (quelli si che sono ancora caldi
                              e vanno sprecati) incappando in problemi di tiraggio, ma in ogni caso dovresti usare boiler di accumulo coibentato e di capacita' inferiore a quella del termocamino (90 L).
                              I termocamini sfruttano una gran parte del calore della combustione (almeno i piu' moderni),
                              alterandone i dettagli costruttivi rischi di far peggiorare il rendimento che arriva anche
                              all'80% della legna bruciata. le parti che sprechi veramente sono i fumi ancora caldi e la conduzione verso muri esterni, non la brace che rimane nel termocamino.
                              cmq buona fortuna.

                              Stefano

                              Commenta


                              • #16
                                Originariamente inviato da ottav Visualizza il messaggio
                                Lo schema del camino che hai allegato
                                Quello non è uno schema è proprio il termocamino del mio amico .
                                Come vedi nella parte sottostante c'è lo spazio per ricavare un'ulteriore intercapedine da riempire con acqua.
                                Tale intercapedine potrebbe contenere circa 84 litri di acqua.


                                Originariamente inviato da ottav Visualizza il messaggio
                                portarlo in un parallelepipedo esterno di acciaio non isolato termicamente..................
                                No non voglio fare questo, voglio togliere il pianale esistente molto deteriorato,costruire una scatola di dimensioni. 0.6*0.7*0.2, e metterla nello spazio ricavato dalla eliminazione del pianale, su questa scatola, sulla parte superiore che va a contatto con la brace, metterei una piastra di ghisa di 3 cm che già posseggo.
                                Fatto questo, gestirei questa nuova intercapedine con una valvola a tre vie che immetterebbe tale acqua all'interno del termocamino quando raggingesse una temperatuta utile di esercizio.
                                Eliminerei il cassetto per la raccolta della cenere realizzando, un pozzetto al centro di tale piastra dove inserirei un cestello e griglia sopra, e l'aria per la combustione primaria sempre tramite questo pozzetto la farei arrivare da fuori e non da dentro com'è adesso


                                Originariamente inviato da ottav Visualizza il messaggio
                                I termocamini sfruttano una gran parte del calore della combustione (almeno i piu' moderni),
                                Questo ha quasi 15 anni ed è fatto malissimo figurati che gli scambiatori non sono nemmeno tipo marina, ma solo un passaggio obbligato di fumi come puoi vedere dal link del termocamino in questione
                                Questo è proprio il termocamino del mio amico.

                                Originariamente inviato da ottav Visualizza il messaggio
                                alterandone i dettagli costruttivi rischi di far peggiorare il rendimento che arriva anche
                                all'80% della legna bruciata. le parti che sprechi veramente sono i fumi ancora caldi e la conduzione verso muri esterni, non la brace che rimane nel termocamino.
                                Stefano
                                La nuova "quantità di acqua che andrei ad aggiungere rimarrebbe separata grazie all'operato della valvola a tre vie, entrerebbe in gioco solo quando raggiungerebbe la temperatura desiderata.
                                Dubito fortemente che tale termocamino possa arrivare a rese di 80%.
                                Non posso mettere mano ai fumi se non intervenendo contemporaneamente sul tiraggio con apposito ventilatore come hanno le stufe a pellets, ed in più sarebbe un intervento molto più complicato.

                                edit.
                                Sul sito del produttore ho trovato la foto del percorso dei fumi
                                Come vi dicevo è solo un percorso obbligato che viene fatto fare ai fumi nulla più.
                                Le altre foto sono le foto dello scambiatore di calore.
                                File allegati
                                Ultima modifica di corel3168; 19-12-2008, 21:47.

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                                • #17
                                  X Corel3168,
                                  non preoccuparti per la presa d'aria, il mio termocamino è quasi uguale a quello del tuo amico anche la presa d'aria. E poi resta sempre il fattore porta. Vedi come io uso il mio quando fà freddo. BUON NATALE & PENSA A SALUTE
                                  File allegati
                                  Se vuoi essere aiutato, allunga almeno la mano!

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                                  • #18
                                    X Corel3168 ti allego link per uno scambiatore che potrebbe esserti utile in ogni mondo: Scambiatore di calore per camini esistenti scambiatore per camini scambiatore a fascio tubiero lo scambiatore per camino esistente garantisce un notevole risparmio energetico
                                    Se vuoi essere aiutato, allunga almeno la mano!

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                                    • #19
                                      Personalmente vedo la soluzione piastra sotto-brace abbastanza poco efficace: il rapporto costi/benefici della soluzione è a mio avviso non particolarmente vantaggioso.
                                      Il calore recuperabile sarebbe molto elevato durante il primo periodo di accensione ma in una fase successiva la cenere che si va ad accumulare sul fondo farebbe via via calare lo scambio (la cenere funge da isolante) permettendoni di recuperare pochi watts di potenza anche in considerazione del fatto che perderesti l'areazione inferiore del focolare e quindi la legna brucerebbe peggio.

                                      Da quel che ho capito il problema è fondamentalmente dovuto al fatto che il camino è piccolo in rapporto al dimensionamento dei ventil convettori.

                                      Dando per scontato che sia però dimensionato più o meno correttamente per il fabbisogno energetico dell'appartamento penso che il modo migliore per ovviare o quantomeno ridurre il problema sia di fornire un polmone al camino dal quale i fancoils possano andare ad attingere calore.

                                      Inserendo un puffer (un accumulo bello grosso) tra il camino e il circuito del riscaldamento e utilizzando due diverse pompe (camino > puffer e puffer > riscaldamento) gestite a loro volta da due diversi termostati/regolatori o quello che preferisci potresti migliorare notevolmente il problema.

                                      L'accumulo ti consentirebbe:
                                      a) di stoccare calore accendendo il camino durante i periodi di inattività dei fancoils per poi cederla quando serve (Es. la mattina fai le pulizie ma tieni acceso il camino per stoccare surriscaldando l'acqua ai ventilconvettori);
                                      b) di far fronte alle repentine richieste d'acqua calda dei ventilconvettori senza provocare l'arresto della pompa del camino (la temperatura del puffer scenderebbe ma la pompa che alimenta il puffer dal camino, essendo comandata dalla temperatura interna del camino, continuerebbe a funzionare indipendentemente compensando anche parzialmente il calore sottratto dai ventilconvettori);
                                      c) in presenza di accumulo carico ovvero caldo se il camino ti si spegne e/o cala la fiamma il puffer ti da tempo di ripristinare la fiamma senza dovergli fare la guardia;

                                      Con un sistema strutturato così riesco a scaldare una casa di tre piani (circa 260mq) con un termocamino da 26kW abbinato ad un accumulo da 800lt.

                                      Ho anche una caldaia a gas perchè sono assente per lavoro dalla mattina alla sera quindi non posso accendere il camino a legna (il pellet non mi conveniva visto che ho i boschi e non pago la legna e poi mi piace la fiamma della legna!) ma quando sono a casa e si accende il camino la caldaia si spegne perchè il camino basta a tenere in temperatura il sistema.

                                      Ho pubblicato uno schema di come ho collegato il tutto in risposta ad un altro quesito ma, essendo nuovo, non so se posso ri-pubblicarlo una seconda volta, semmai mandami un messagio privato così che ti possa spiegare nel dettaglio come è stato allestito il tutto (quadro di controllo compreso).

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da rob74 Visualizza il messaggio
                                        la cenere che si va ad accumulare sul fondo farebbe via via calare lo scambio (la cenere funge da isolante) permettendoni di recuperare pochi watts di potenza anche in considerazione del fatto che perderesti l'areazione inferiore del focolare e quindi la legna brucerebbe peggio.
                                        Ero giunto anche io alla stessa conclusione

                                        Originariamente inviato da rob74 Visualizza il messaggio
                                        Da quel che ho capito il problema è fondamentalmente dovuto al fatto che il camino è piccolo in rapporto al dimensionamento dei ventil convettori.
                                        Si l'impianto è costituito da 6 ventilconvettori tenuti alla velocità minima che sviluppano 4.8 kw di potenza calorifica ciascuno + 4 radiatori adibiti a riscaldamento bagni ed asciugatura biancheria, questo per un appartamento di 180 mq in zona climatica E situato a 1.000 metri sul livello del mare, tutto questo è collegato ad un termocamino di 29Kcalorie, in un appartamento con coibentazione costituita da isolamento ad intercapedine fatto con fogli di polistirolo dello spessore di 3 cm, con tutti i ponti di calore liberi in quanto colonne e travi non sono state isolate a suo tempo.

                                        Originariamente inviato da rob74 Visualizza il messaggio
                                        Inserendo un puffer (un accumulo bello grosso) tra il camino e il circuito del riscaldamento
                                        Era la mia idea iniziale ma disconoscevo dimensioni del puffer e schema di funzionamento


                                        Originariamente inviato da rob74 Visualizza il messaggio
                                        Ho pubblicato uno schema di come ho collegato il tutto in risposta ad un altro quesito ma, essendo nuovo, non so se posso ri-pubblicarlo una seconda volta, semmai mandami un messagio privato così che ti possa spiegare nel dettaglio come è stato allestito il tutto (quadro di controllo compreso).
                                        se sei così cortese da ripostarmelo mi farai un grosso favore non credo che ci siano problemi a ripostarlo in questa discussione, altrimenti mandamelo con un messaggio privato.
                                        Grazie per i consigli

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