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Riscaldamento radiante e antigelo. è possibile?

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  • Riscaldamento radiante e antigelo. è possibile?

    Ho un riscaldamento a pavimento alimentato da un termocamino famar da 20000.
    Mi hanno detto che per evitare che negli anni si possano corrodere i tubi e anche per far entrare prima in temperatura l'impianto, di aggiungere dell'antigelo per auto nell'impianto.
    Secondo voi serve a qualcosa o no?
    Inoltre la casa non la sto ancora abitando, è coibentata da doppio muro con pannelli in sughero in mezzo e da un tetto ventilato, ah, abito in sardegna in prov. di ca.
    Ieri mattina ho provato ad accendere l'impianto e di sera la caldaia non riusciva a tenere l'acqua a 45 gradi, appena si azionava l'impianto riscendeva a 30 gradi nonostante ci fosse molta legna, capisco che deve rimanere molto acceso per scaldare il massetto.
    Ma se poi lo scaldo e la mattina manchiamo da casa e non posso alimentare il fuoco che riaccendo la sera, il massetto richiede ancora 1 giorno per tornare in temperatura? Non avrò mai la casa calda se praticamente non rimango 24 ore su 24 davanti al camino a rifornirlo di legna?
    marco

  • #2
    Ci risiamo: ma se non puoi-vuoi tenere acceso l'impianto per 24 ore al giorno cosa hai messo a fare un radiante?Era meglio il classico impianto a termosifoni!!!
    Rispondento poi alle tue domande:

    1)il glicole non serve in quanto: riduce lo scambio di calore, i tubi sono in plastica o al max i rame e non si corrodono.

    2) se l'impianto(massetto) è totalmente freddo è ovvio che il termocamino non tiene il "ritmo"... e comunque un termocamino per essere abbinato ad un impianto BT deve necesariamente avere un accumulo termico inerziale altrimenti rischi di buttare nella canna fumaria molto calore e di ritrovarti il camino in ebollizione.

    3) Sì, in linea teorica dovresti tenerlo acceso, nella pratica una volta portato il massetto a temperatura se la casa è ben coibentata(ma ripeto: ben coibentata, classe A-B) allora si può ipotizzare una accensione nel pomeriggio per avere la casa a temperatura di sera...con questo capisci l'importanza di un Puffer(accumulo inerziale termico) e di avere una seconda fonte di calore che possa essere comandata da cronotermostato.

    Comunque vista la zona io metterei dei pannelli solari che ti aiutano senza spendere soldi a tenere la casa calda nel giorno proprio quando non siete in casa ed il termocamino è spento.
    Ultima modifica di omaccio; 09-02-2009, 10:00.

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    • #3
      Cosa vuol dire accumulo termico inerziale - puffer?
      Ma i pannelli solari quanti dovranno essere secondo te? li voglio mettere per l'acqua sanitaria e per il termocamino ma mi hanno detto che ne servono 8, mi sembrano troppi, ho già anche il fotovoltaico.

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      • #4
        Originariamente inviato da marcosoi Visualizza il messaggio
        Cosa vuol dire accumulo termico inerziale - puffer?
        Ma i pannelli solari quanti dovranno essere secondo te? li voglio mettere per l'acqua sanitaria e per il termocamino ma mi hanno detto che ne servono 8, mi sembrano troppi, ho già anche il fotovoltaico.
        Puffer in tedesco, sarebbe il Buffer Tank in inglese, oppure serbatoio di tampone in italiano.

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        • #5
          E per aggiungerlo nell'impianto a riscaldamento a pavimento radiante cosa mi serve?
          quanto costo il puffer?
          non è altro che un serbatoio più grande di quello che ha la mia famar?

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          • #6
            Allora vediamo di capirci: hai un termocamino o una caldaia?
            Una volta ne parli al maschile, una al femminile..tu hai in mente ciò che possiedi, noi non lo sappiamo!

            Comunque un puffer serve per accumulare calore quando ne hai a disposizione in eccesso e restituirne per quando non ne hai.

            Nel tuo caso con il fotovoltaico io valuterei bene di spendere soldi per produrre integrazione al riscaldamento. In parole spicciole il numero di pannelli che ti hanno proposti (a parte che mi sembra esagerato come numero) servono per coprire una integrazione al riscaldamento (ovvero una percentuale di aiuto che può spingersi fino ad un 50%) nonchè alla fornitura di ACS per buona parte dei mesi dell'anno; essendo di cagliari poi questi mesi saranno magari 10 su 12. Restano comunque scoperti un paio di mesi e/o comunque buona parte di quei giorni nel quale il sole è coperto dalle nuvole, ed allora io vedrei il tuo impianto così:


            vista la zona climatica favorevole (mai troppi giorni sotto lo 0), visto che hai già un impianto FV io penserei di accostare al tuo camino-caldaia(non si capisce) una PDC aria-acqua che mi produce acs e riscaldamento quando sono fuori casa o quando non c'è sole e 1-2 pannelli per produrre ACS.

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            • #7
              Si, scusa, il mio è un termocamino della famar modello SE.
              Ti puoi spiegare meglio su cosa posso fare?

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              • #8
                Allora, innanzitutto metterei un boiler magari multiscambiatore almeno da 300 litri con il quale collegare un paio di pannelli piani in estate per produrre acqua ed in inverno per accumulo inerziale termico al camino: ne giova il funzionamento, il risparmio la sicurezza;
                poi visto che hai fotovoltaico, quindi energia elettrica gratis, accoppierei al tuo impianto una pompa di calore Aria Acqua (è un generatore di calore come una caldaia solo che funziona elettricamente) quindi visto la tua zona climatica molto favorevole per questo tipo di generatore otterrei un riscaldamento a basso costo.

                Funzionamento riscaldamento:
                il giorno, quando sei-siete lontani da casa imposto la temperatura ambiente di casa magari a 17-18 gradi ed affido alla pompa di calore alimentata dal Fv il compito di tenere questa temperatura (per di più essendo giorno ho sicuramente una temperatura esterna maggiore di quella notturna e la pompa di calore con queste condizioni ha un rendimento maggiore), alla sera quando rientro accendo il camino e l'impianto verrà alimentato da quest'ultimo fino a che non vado al letto.
                Ovviamente attuerò vari accorgimenti per farsì che il boiler non mi scenda sotto una certa temperatura per avere i 300 litri di acqua sempre disponibili per uso sanitario.

                In estate invece i due pannelli piani mi scalderanno il boiler ed avrò acqua sanitaria gratis.

                Costi:
                una buona PDC sta sui 4000 euro ma per la tua casa visto la coibentazione ne può bastate una meno costosa;
                un boiler e due pannelli circa 2000, su quest'ultimi ed il loro relativo montaggio puoi dedrarre il 55%.
                Spero di esser stato chiaro

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                • #9
                  Ok, chiarissimo, ma quindi il puffer non mi serrve, mi serve solo un boiler che mi tenga acqua calda uso sanitario e acqua calda per l'impianto? Dunque un boiler con due circuiti diversi all'interno?

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                  • #10
                    Un puffer è un boiler senza scambiatori;
                    tu metterai un boiler con due o tre scambiatori..comunque un accumulo inerziale!
                    Ripeto, è una via di mezzo: l'ideale sarebbe Puffer + boiler ma con dovuti accorgimenti si può restringere il tutto al solo boiler e risparmiare quache centinaio di euro!

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                    • #11
                      E a quanti gradi devo mettere l'apertura della pompa e a quanti gradi la chiusura per la circolazione dell'acqua sotto il pavimento?

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                      • #12
                        EèH?
                        non si capisce cosa chiedi!
                        L'impianto chi te lo ha fatto?
                        ti ha dato un manuale?
                        Ti ha rilasciato un depliant, un libretto un qualcosa dove vi sono le informazioni di base?

                        Un impianto Bt lavora a 30 gradi,con punte di 45 ma capisci che da 30 a 45 ci sono 15 gradi: il tuo che ne so?

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                        • #13
                          Mi ha fatto l'impianto un installatore ma nulla manuale, nulla libretto, nulla di nulla
                          per questo chiedevo una informazione su quando far partire la pompa e quando staccarla.

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                          • #14
                            La pompa in un impianto radiante non stacca mai, gira sempre, è la valvola miscelatrice(se hai una sorgente AT come un termocamino o una caldaia a biomassa) o la sonda della temperatura (se hai caldaia a gas o gasolio) a regolare la temperatura e questa avviene in modo totalmente automatico in base alla temperatura esterna ed in base alle caratteristiche della casa.

                            Diciamo che va dai 35 ai 45 gradi.
                            Se non hai nulla di nulla ti conviene richiamare l'idraulico e fatti spiegare altrimenti rischi di fare danno in quanto il mio consiglio e quelli di altro sul forum è basato solo su ciò che ci hai detto tu e non sul reale impianto che hai montato!

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                            • #15
                              No, scusa se ti contraddico ma la pompa viene gestita da una centralina che devo programmare con dei valori di inizio apertura pompa e chiusura apertura pompa in base lla temperatura.
                              Dici che gira sempre, sempre che la temperatura rimanga tra i 35 e i 45 ma se scende sotto i 35, quasi sempre appena il termocamino non è carichissimo di legna, scendendo a circa 22 gradi la pompa smette di girare. non ho ne boiler ne puffer dunque l'acqua che scalda la fa girare subito senza conservarne

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                              • #16
                                Scusa omaccio ma anch'io ho un impianto a pavimento, con caldaia a condensazione, e la mia pompa non gira sempre: è collegata in modo tale che quando il termostato ambientale raggiunge la temperatura ideale viene "staccata". Secondo te non è corretto?

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                                • #17
                                  Tecnicamente se la tua stanza è arrivata a temperatura è giusto che non vi circoli più acqua ma norlmalmente un impianto radiante è gestito da più termostati (nel mio ce ne sono uno per stanza) quindi anche se in un ambiente si è arrivati a temperatura negli altri circola ancora acqua e la pompa gira.
                                  Comunque se a te non causa problemi di inerzia questo stop and go della pompa va bene,anzi va benissimo, in quanto risparmi energia elettrica!
                                  Io perferisco far circolare sempre acqua nei circuiti che la richiedono e per evitare sforzi inutili alla pompa che magari si ritrova a pompare 1000 litri ora ad un solo circuito ho installato una pompa che modula la portata in base alla richiesta quindi in caso di circuiti chiusi rallenta fino quasi a frmarsi risparmiando energia elettrica.

                                  Per quanto riguarda invece Marcosoi è ovvio che a 22 gradi smette di girare..quasi quasi è il pavimento che riscalda il termocamino! Ma toglimi una curiosità com'è la temperatura nelle stanze in cui non è presente il termocamino?

                                  Questo attacca stacca al comfort non fa bene e comunque da ciò che mi dici a me da l'idea che l'impianto è gestio un pochino male: a quanto arriva la temperatura max del termocamino? per quanto tempo la tiene?
                                  Noi dalle nostre parti arrivano a 70-80 gradi e la tengono per due ore ma stiamo parlando i zona climatica E e di impianti AT..se fosse così per il tuo impianto vuol dire che stai buttando molto calore in canna fumaria.

                                  Dacci maggiori info:
                                  temperature del termocamino: media massima minima; ore di accensione, temperatura casa che tipo di impianto, miscelatrice quale ecc

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