
Nel caso di una 'seconda casa' anni 60 in collina, fascia D, su 3 piani con infissi nuovi e circa 120 mq da riscaldare per 2 giorni a settimana da 5 persone, a cui dovrei rifare completamente l'impianto di riscaldamento e ACS, incluse tubature e termosifoni, mi scontro con un budget limitato che devo sfruttare al meglio, per cui vorrei fare l'indispensabile usufruendo al massimo del 55%, con una soluzione programmabile anche a distanza.
Un termotecnico mi ha proposto di realizzare un termocamino legna/pellet (legna per abbattere i costi del pellet) collegato ad un accumulatore e ad una pompa di calore molto efficiente per ACS estiva, il tutto con ventilconvettori.
Già con la pompa di calore potrei realizzare l'impianto usufruendo del 55% e quindi adottare anche un generatore di calore legna/pellet che non sia una caldaia, se costa meno....
Non essendo del settore e scontrandomi con una giungla di prodotti ho tanti interrogativi:
1. E' + funzionale un termocamino, una termostufa o una caldaia? Da alcuni post mi pare di capire la caldaia
2. So che la caldaia se a norma 303-5 puo' usufruire del 55%, ma una caldaia legna/pellet funziona bene quanto una caldaia dedicata al solo pellet?
3. Nel caso di una caldaia legna/pellet, ne esiste una con centro di assistenza nel modenese/reggiano? So che avere un valido centro di assistenza è fondamentale.
4. Nel caso di un termocamino legna/pellet, ne esistono a norma 303-5 con centro di assistenza nel modenese/reggiano?
5. Lascio perdere tutto perchè troppo costoso e metto 2 stufe x i 2 piani da scaldare e una pompa di calore e accumulo per ACS
Grazie mille
Commenta