Buongiorno a tutti, in previsione al lavori per il bonus del 110 (dove farò serramenti, cappotto, tetto, fv pompa di calore ecc) il mio termotecnico mi ha proposto per il primo piano di casa mia (al piano terra ho radiante a pavimento) di lasciare i termosifoni e di farli andare in bassa temperatura. Io sono molto perplesso a riguardo. Qualcuno ha esperienza con questi prodotti? Ne esistono di specifici per andare a 30/35 gradi?
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Radiatori a bassa temperatura
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La temperatura dipende dalla superficie di scambio dei radiatori e dalle dispersioni della casa. In seguito a miglioramento dell'isolamento (cappotto, tetto, infissi), i radiatori risulteranno sovradimensionati e potranno lavorare anche a temperature medio/basse. Dipende da quanto isoli. Più isoli più si avvicineranno a temperatura di 35°. Se il termotecnico dice così, significa che ha fatto i calcoli. Se hai dubbi e qualche competenza termotecnica puoi farti mostrare i calcoli e verificare personalmente, ma è cosa più che credibile. Ci sono molti casi di successo a tal riguardo, anche nel "freddo nord Italia".FV: 7,8 kWp, Deye Inverter, batteria BT 5 kW
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Innanzitutto grazie per la risposta. Non voglio assolutamente sostituirmi a chi ha studiato per diventare termotecnico e ci mancherebbe altro.
L'unico mio dubbio è questo: avrei riscaldamento a pavimento al piano terra e in mansarda, mentre al primo piano quindi i termosifoni a bassa temperatura.
Per avere un equilibrio come potrei fare? Se ai due radianti mandassi a 25/30 gradi nei periodi meno freddi, poi ai termosifoni al primo piano cosa farei?
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Dovrai mandare sempre tutto con la stessa temperatura di mandata. Se un piano/stanza/zona raggiunge prima degli altri la temperatura di confort agisci sulla portata d'acqua di quel piano (agendo sui flussostati o sulle valvole presenti nei collettori). Il primo anno dovrai trovare la giusta regolazione ma poi te ne dimentichi. Nei periodi meno freddi le ore di funzionamento si limiteranno automaticamente se la pdc lavora in climatica. Quella che ti consiglia il termotecnico non è strada da scartare, anzi. A livello impiaantistico è la cosa più semplice (no miscelatrice, no pompe di riamcio,...) e le cose più semplici sono le più efficienti/sicure.FV: 7,8 kWp, Deye Inverter, batteria BT 5 kW
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Ovviamente esatto tutto gestito con sonda esterna e curva climatica.
L'altra ipotesi era fare anche al primo piano un radiante posato a secco per ridurre al minimo il "casino".
Avere tutti e 3 i piani con radiante sarebbe meglio rispetto ad averne 2 e 1 con termosifoni?
A parità di isolamento che verrà effettuato.
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Guarda io avevo pensato ad un radiante a secco in quanto avrei problemi con le altezze. Inoltre mi permetterebbe di evitare il massetto e rompere l'attuale pavimento.
Io propenderei per questa soluzione ovviamente. credo che renderebbe il tutto più omogeneo e di più semplice taratura
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mettia69 in mezza stagione e in una giornata di pioggia sul freddo umido manderai il pavimento a non più di 30 gradi, e sfido chiunque a dire che bastino ad un termo a togliere l'umidità in casa. Come ti ho già detto in altra discussione non farà altro che metterti un circuito miscelato per il radiante, facendo andare la pdc a T medio-basse (35-40) adatte a casa con termi ben isolata, e abbassando medainte miscelazione la T al radiante, con regolazione climatica su entrambi i circuiti. Io farei così..... ma solo se costretto a tenere i termi..... altrimenti radiante ovunque sia per riscaldamento che per raffrescamento.
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Costretto a mantenere i termosifoni no.
Dovrei fare un po di interventi per il radiante a secco, ovvero cambiare porte (o se riesco tagliarle) cambiare battiscopa, pavimento.. Però è fattibile sicuramente
E insisterò per quello, mi sembra il migliore "investimento" possibile.
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