Un saluto a tutti gli utenti del forum
Apro questa discussione per chiedere alcune indicazioni ai più esperti su come utilizzare al meglio gli impianti della mia abitazione.
Possiedo una villetta a schiera su 2 piani (50+50 mq) in prov. Cremona (piena Pianura Padana) con queste caratteristiche :
Muri con cappotto in polistirolo da 12 cm
Tetto con lana di vetro da 24 cm
Serramenti non molto performanti in legno con vetrocamera con aria
Carico termico da L10 appena fatta da termotecnico Qp = 4,7 kW
Impianti della casa :
Caldaia tradizionale Ariston MicroGenus Plus 24MFFI da 24 kW con produzione acs istantanea e riscaldamento a radiatori in alluminio. (Pot.riscaldamento min 9,99 – ma 24,6 kW)
Pompa di calore ad aria dual con unità esterna Daikin mod. 2MXS40G abbinata a due unità interne da 3,5 kW mod. FTXG35JV1BS
Impianto fotovoltaico da 2,88 kWp con 5°Conto Energia 1°sem : Produzione media annua 3450 kWh – Autoconsumo medio 31%
La casa viene utilizzata solo la sera fino a mattina (di giorno non c’è nessuno)
Detto questo, il mio obiettivo, è quello di ottimizzare il più possibile i consumi del riscaldamento con le risorse disponibili.
Mi è stato suggerito di utilizzare la PDC nelle mezze stagioni fino a quando il COP rimane sopra 2,5 .
Mi sono procurato le schede tecniche che vi allego Ho notato che la PDC ha assorbimenti inferiori con l’utilizzo delle 2 unità interne contemporaneamente. A voi può sembrare una cosa possibile?
Ora i miei dubbi sono :
1) Secondo Voi è corretto quanto mi hanno suggerito?
2) E’ più conveniente far funzionare la PDC per qualche ora di pomeriggio a 24° o tutta la giornata a 21°
3) Quando le temperature esterne non lo consentiranno, come utilizzo la caldaia : accensione nel tardo pomeriggio fino a mattina o tutto il giorno a temperatura costante?
4) Quando la ciofecca della caldaia mi abbandonerà, rimango sempre su una caldaia a condensazione mi consigliate di orientarmi su altri sistemi (solo PDC – sistemi ibridi tipo Rotex etc)
5) Non ho ancora affrontato il problema della ACS che vorrei ottimizzare quando la caldaia “muore”. Cosa mi consigliate?
Spero di non aver fatto troppe domande, ringrazio anticipatamente chi mi darà una mano ad avere le idee un po’ più chiare
Saluti
Apro questa discussione per chiedere alcune indicazioni ai più esperti su come utilizzare al meglio gli impianti della mia abitazione.
Possiedo una villetta a schiera su 2 piani (50+50 mq) in prov. Cremona (piena Pianura Padana) con queste caratteristiche :
Muri con cappotto in polistirolo da 12 cm
Tetto con lana di vetro da 24 cm
Serramenti non molto performanti in legno con vetrocamera con aria
Carico termico da L10 appena fatta da termotecnico Qp = 4,7 kW
Impianti della casa :
Caldaia tradizionale Ariston MicroGenus Plus 24MFFI da 24 kW con produzione acs istantanea e riscaldamento a radiatori in alluminio. (Pot.riscaldamento min 9,99 – ma 24,6 kW)
Pompa di calore ad aria dual con unità esterna Daikin mod. 2MXS40G abbinata a due unità interne da 3,5 kW mod. FTXG35JV1BS
Impianto fotovoltaico da 2,88 kWp con 5°Conto Energia 1°sem : Produzione media annua 3450 kWh – Autoconsumo medio 31%
La casa viene utilizzata solo la sera fino a mattina (di giorno non c’è nessuno)
Detto questo, il mio obiettivo, è quello di ottimizzare il più possibile i consumi del riscaldamento con le risorse disponibili.
Mi è stato suggerito di utilizzare la PDC nelle mezze stagioni fino a quando il COP rimane sopra 2,5 .
Mi sono procurato le schede tecniche che vi allego Ho notato che la PDC ha assorbimenti inferiori con l’utilizzo delle 2 unità interne contemporaneamente. A voi può sembrare una cosa possibile?
Ora i miei dubbi sono :
1) Secondo Voi è corretto quanto mi hanno suggerito?
2) E’ più conveniente far funzionare la PDC per qualche ora di pomeriggio a 24° o tutta la giornata a 21°
3) Quando le temperature esterne non lo consentiranno, come utilizzo la caldaia : accensione nel tardo pomeriggio fino a mattina o tutto il giorno a temperatura costante?
4) Quando la ciofecca della caldaia mi abbandonerà, rimango sempre su una caldaia a condensazione mi consigliate di orientarmi su altri sistemi (solo PDC – sistemi ibridi tipo Rotex etc)
5) Non ho ancora affrontato il problema della ACS che vorrei ottimizzare quando la caldaia “muore”. Cosa mi consigliate?
Spero di non aver fatto troppe domande, ringrazio anticipatamente chi mi darà una mano ad avere le idee un po’ più chiare
Saluti
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