Buongiorno a tutti, Michele da Perugia.
La ristrutturazione del mio appartamento sta entrando nel vivo ed ora devo iniziare ad operare delle scelte relative anche al risparmio energetico.
Ho deciso di mantenere il riscaldamento centralizzato in vista del montaggio dei contacalorie.
Appartamento ultimo piano di 120 mq calpestabili, anno costruzione 1956, altezza soffitti 3,10 cm, classe climatica E (Perugia)
Le scelte che sto operando sono le seguenti;
Controsoffittatura a 2,70 metri da terra (minimo sindacale dalle mie parti)
Questo mi permette di effettuare coibentazione del soffitto con ECOSILVER 131 oppure 100 ( non so che differenza intercorre ) spessore 120 mm con cui l'ingegnere mi assevererà il 65% di detraibilità, inoltre, abbassare il controsoffitto mi permette di ridurre la quantità di aria da riscaldare. Mi dispiace dover abbassare il soffitto, a livello estetico avrei potuto lavorare anche a 2,80 ma poi il volume d'aria da riscaldare aumenta...
Nei punti in cui si trovano i termosifoni in ghisa c'è un assottigliamento del muro verso l'esterno, di modo che i termosifoni si incassino sotto le mensole!!! Quindi decido di riempire l'incasso con ecosilver ( non so quale spessore) poi aggiungo tappetino termoriflettente. Questo lavoro mi consentirà anche di far sporgere i termosifoni oltre la mensola, facilitare la circolazione dell'aria e la coibentazione diminuirà la dispersione verso l'esterno.
Se decido di montare finestre in PVC classe "B" e lascio le controfinestre in alluminio, miglioro la classe di certificazione energetica?
Eliminerò vecchi infissi in legno e controfinestre per nuovi infissi in PVC classe "B"... Purtroppo ho notato una forte condensa sopra i vetri dei vecchi infissi in legno dei bagni, le finestre sono oramai marce e vanno sostituite... Se coibento il muro sotto le finestre ( molto sottile per ospitare i vecchi termosifoni) potrei risolvere il problema dell'umidità?
La ristrutturazione del mio appartamento sta entrando nel vivo ed ora devo iniziare ad operare delle scelte relative anche al risparmio energetico.
Ho deciso di mantenere il riscaldamento centralizzato in vista del montaggio dei contacalorie.
Appartamento ultimo piano di 120 mq calpestabili, anno costruzione 1956, altezza soffitti 3,10 cm, classe climatica E (Perugia)
Le scelte che sto operando sono le seguenti;
Controsoffittatura a 2,70 metri da terra (minimo sindacale dalle mie parti)
Questo mi permette di effettuare coibentazione del soffitto con ECOSILVER 131 oppure 100 ( non so che differenza intercorre ) spessore 120 mm con cui l'ingegnere mi assevererà il 65% di detraibilità, inoltre, abbassare il controsoffitto mi permette di ridurre la quantità di aria da riscaldare. Mi dispiace dover abbassare il soffitto, a livello estetico avrei potuto lavorare anche a 2,80 ma poi il volume d'aria da riscaldare aumenta...
Nei punti in cui si trovano i termosifoni in ghisa c'è un assottigliamento del muro verso l'esterno, di modo che i termosifoni si incassino sotto le mensole!!! Quindi decido di riempire l'incasso con ecosilver ( non so quale spessore) poi aggiungo tappetino termoriflettente. Questo lavoro mi consentirà anche di far sporgere i termosifoni oltre la mensola, facilitare la circolazione dell'aria e la coibentazione diminuirà la dispersione verso l'esterno.
Se decido di montare finestre in PVC classe "B" e lascio le controfinestre in alluminio, miglioro la classe di certificazione energetica?
Eliminerò vecchi infissi in legno e controfinestre per nuovi infissi in PVC classe "B"... Purtroppo ho notato una forte condensa sopra i vetri dei vecchi infissi in legno dei bagni, le finestre sono oramai marce e vanno sostituite... Se coibento il muro sotto le finestre ( molto sottile per ospitare i vecchi termosifoni) potrei risolvere il problema dell'umidità?
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