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Ecobonus sismabonus 110% e altri lo sto realizzando: questo sto facendo
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Tornando sull'argomento beni significativi, leggendo più attentamente la circolare 15 (pag 16,17):
Nel caso di intervento di recupero complesso in quanto avente ad oggetto una pluralità di opere/servizi tra le quali sono comprese la fornitura e l’installazione di beni significativi, a fronte del quale il committente si obblighi a pagare un unico corrispettivo riferito all’opera nel suo complesso (comprensivo sia del valore della prestazione di servizi sia del valore del bene significativo), in applicazione del modus operandi previsto dalla norma di interpretazione autentica, il fornitore/prestatore deve, in ogni caso, evidenziare separatamente in fattura il corrispettivo relativo all’intervento di recupero ed il valore imputabile ai beni significativi forniti nell’ambito dell’intervento (distintamente, vale a dire il valore di ciascun bene significativo o indistintamente, indicando il valore complessivo dei beni significativi forniti). 17 Come chiarito con la circolare del 17 maggio 2000, n. 98, in tal caso l’intervento di recupero deve essere considerato unitariamente anche al fine di individuare il limite di valore entro il quale i beni significativi possono essere assoggettati ad IVA con applicazione dell’aliquota nella misura del 10 per cento. Si ipotizzi, a titolo esemplificativo, un intervento di manutenzione straordinaria avente ad oggetto la realizzazione di servizi igienici, la sostituzione di infissi esterni e l’installazione di una caldaia. Nel presupposto che i beni (rectius, sanitari, infissi e caldaia) assumano valore significativo (in quanto il loro valore complessivo è superiore al 50 per cento di quello dell’intero intervento di recupero), ai fini dell’individuazione della quota parte della base imponibile soggetta ad aliquota nella misura ordinaria e della quota parte soggetta ad aliquota nella misura del 10 per cento, si deve tener conto del corrispettivo pattuito per la realizzazione dell’intervento di manutenzione straordinaria nel suo complesso (comprensivo di tutte le opere/prestazioni di servizi necessarie per la sua realizzazione) e del valore dei beni significativi (determinato nei termini anzidetti).
Si chiarisce, infine che anche se l'intervento di recupero si sostanzia in diverse opere di manutenzione, ad esempio sostituzione di caldaia e rifacimento della pavimentazione, esso deve essere considerato unitariamente se le diverse opere sono oggetto di un'unica previsione contrattuale, anche al fine di individuare il limite di valore entro cui applicare l'aliquota ridotta al bene significativo.
Di contro chi, come me, ha una ditta per ogni categoria di intervento, si vedrà considerata l'incidenza del bene significativo solo sulla singola categoria/fattura...
Oppure per "oggetto di un'unica previsione contrattuale" si può considerare il progetto Superbonus in toto con il suo computo metrico??
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Poichè sto seguendo pratica Superbonus ad un amico, mi è stato chiesto di inoltrare al GSE la richiesta di RID perchè la banca per il pagamento del SAL chiede la ricevuta di richiesta contratto al GSE. Dopo circa 15 giorni poichè non riuscivo a caricare i dati sul portale (inserendo Censimp e Richiesta Terna mi esce avviso di errore: UP non presente), ho fatto segnalazione Lunedì della scorsa settimana al GSE per avere risposta in merito. Non avendo avuto ancora risposta ho chiamato il n.ro verde GSE e dopo qualche peripezia (area clienti, digitare 1 poi 2 poi di nuovo 1 perchè la 2 non è abilitata) la sig.ra del call center mi ha detto che non è di loro competenza e che dovevo chiamare TERNA. Ho chiamato call center Terna e mi hanno detto che se l'impianto non viene connesso alla rete elettrica non inviano i dati della UP al GSE e quindi non si può fare richiesta di contratto RID. Alle mie proteste al riguardo in merito ai tempi biblici per la connessione da parte di E-Distribuzione mi hanno chiuso il telefono in faccia. Voi come vi state comportando con le pratiche con la banca ?
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Originariamente inviato da Bocalb Visualizza il messaggioPoichè sto seguendo pratica Superbonus ad un amico, mi è stato chiesto di inoltrare al GSE la richiesta di RID perchè la banca per il pagamento del SAL chiede la ricevuta di richiesta contratto al GSE. Dopo circa 15 giorni poichè non riuscivo a caricare i dati sul portale (inserendo Censimp e Richiesta Terna mi esce avviso di errore: UP non presente), ho fatto segnalazione Lunedì della scorsa settimana al GSE per avere risposta in merito. Non avendo avuto ancora risposta ho chiamato il n.ro verde GSE e dopo qualche peripezia (area clienti, digitare 1 poi 2 poi di nuovo 1 perchè la 2 non è abilitata) la sig.ra del call center mi ha detto che non è di loro competenza e che dovevo chiamare TERNA. Ho chiamato call center Terna e mi hanno detto che se l'impianto non viene connesso alla rete elettrica non inviano i dati della UP al GSE e quindi non si può fare richiesta di contratto RID. Alle mie proteste al riguardo in merito ai tempi biblici per la connessione da parte di E-Distribuzione mi hanno chiuso il telefono in faccia. Voi come vi state comportando con le pratiche con la banca ?
Io pur non avendo ancora l'impianto installato ho già fatto inviare la pratica in semplificato a e-distribuzione dal mio installatore, spero così di guadagnare un po' di tempo... C'è un modo per controllare lo stato della mia pratica autonomamente senza stressare ogni 5 gioni il mio installatore?Ultima modifica di litodanie; 05-08-2022, 10:53.
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Sto per far installare 3 fancoil sopraporta al primo piano e 2 al piano terra.
Per ottimizzare il passaggio delle tubazioni avevo in mente di far passare la distribuzione dal solaio e da lì scendere a ogni fancoil. Il mio tecnico me lo sconsiglia causa probabile formazione di bolle d'aria, soprattutto in riscaldamento.
È davvero così invalidante questo problema? C'è un modo per ovviarlo sfruttando cmq il solaio oppure meglio passare tutto dal basso verso i fancoil? Grazie!
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Personalmente ho la caldaia in mansarda e i termosifoni al piano sottostante.... il mio vicino, casa praticamente gemella, ha anche il piano terra (caldaia sempre in mansarda). Nè io, nè lui mai avuto problemi di bolle d'aria.
Poi al limite esistono sempre le valvole di sfiato
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Originariamente inviato da litodanie Visualizza il messaggioSto per far installare 3 fancoil sopraporta al primo piano e 2 al piano terra.
Per ottimizzare il passaggio delle tubazioni avevo in mente di far passare la distribuzione dal solaio e da lì scendere a ogni fancoil. Il mio tecnico me lo sconsiglia causa probabile formazione di bolle d'aria, soprattutto in riscaldamento.
È davvero così invalidante questo problema? C'è un modo per ovviarlo sfruttando cmq il solaio oppure meglio passare tutto dal basso verso i fancoil? Grazie!
Le bolle d’aria si possono formare ma sia le caldaie sia le pdc hanno oramai tutte la valvola di sfiato automatica. Al massimo va verificato se il circolatore è adeguato al lavoroFTV: 16x JA SOLAR JAM60S20-385/MR (1,54kW EST + 4,62kW SUD = 6,16kW) + Solaredge SE6000H + 1x LG Chem RESU 16H PRIME
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Ciao, mi stanno installando una PDC Daikin Altherma Bi-Bloc 8 kW su impianto a termosifoni, in più in aggiunta dei fancoil per integrare l'impianto in caldo e fare fresco in estate. Con rammarico però sto scoprendo che i fancoil, che verrano installati ognuno con il suo comando a muro stanza per stanza, non dialogano con l'app Onecta di Daikin, e cosa ancor più disturbante non hanno la possibilità di avere una programmazione oraria e settimanale.
Io vorrei avere una gestione completa e centralizzata anche in fresco (a fasce orarie, con programmazione settimanale) e vorrei che in caldo fosse possibile gestire in modo autonomo i fancoil dai termosifoni.
Esempio: fancoil che in fresco possano essere programmati con T di setpoint diverse in fasce orarie di accensione prestabilite, e ugualmente in caldo ma con fasce orarie diverse dall'accensione dei termosifoni (termosifoni accesi h24 e fancoil accesi solo per 2 ore la mattina e la sera)
Come posso fare? Ho provato a chiamare Daikin ma non hanno un numero di assistenza tecnica per clienti.
Grazie
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Originariamente inviato da stufodellenel Visualizza il messaggioestremamente ed assolutamente OT
QUESTA DISCUSSIONE E' DIVENTATA UNA GIUNGLA
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Originariamente inviato da litodanie Visualizza il messaggio
Chiedo scusa. Una discussione dove si parla di realizzazioni in ambito 110 pensavo di essere in topic.
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Ragazzi una info:
per la cessione del credito relativo al superbonus verso Poste, è rimasta la regola che impedisce di procedere con la richiesta di cessione se ancora ce n'è in corso un'altra sempre con loro?
Es. Se i primi di ottobre chiedo la cessione del primo SAL, sempre entro ottobre posso procedere con richiesta di cessione anche del secondo SAL ?
Mi sembra di ricordare che almeno entro il 10 di novembre non si poteva muovere foglia, giusto?
GraziePT 90 mq No Gas
Zona E-T di Prog.-5 EPH,tot 30,256
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Originariamente inviato da litodanie Visualizza il messaggioCiao, mi stanno installando una PDC Daikin Altherma Bi-Bloc 8 kW su impianto a termosifoni, in più in aggiunta dei fancoil per integrare l'impianto in caldo e fare fresco in estate. Con rammarico però sto scoprendo che i fancoil, che verrano installati ognuno con il suo comando a muro stanza per stanza, non dialogano con l'app Onecta di Daikin, e cosa ancor più disturbante non hanno la possibilità di avere una programmazione oraria e settimanale.
Io vorrei avere una gestione completa e centralizzata anche in fresco (a fasce orarie, con programmazione settimanale) e vorrei che in caldo fosse possibile gestire in modo autonomo i fancoil dai termosifoni.
Esempio: fancoil che in fresco possano essere programmati con T di setpoint diverse in fasce orarie di accensione prestabilite, e ugualmente in caldo ma con fasce orarie diverse dall'accensione dei termosifoni (termosifoni accesi h24 e fancoil accesi solo per 2 ore la mattina e la sera)
Come posso fare? Ho provato a chiamare Daikin ma non hanno un numero di assistenza tecnica per clienti.
GrazieDove l'ignoranza urla...l'intelligenza tace...è una questione di stile...
Fv 3,6kw - 14 pannelli benq + Inverter Abb 3.0 out.
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vorrei sostenere entro fine 2021 le spese per la sostituzione di alcuni serramenti, ma il fornitore/produttore ha già una sfilza di commesse in coda e non potrà installarmeli prima di Giugno 2023. troppo tardi per inviare la Comunicazione di Cessione a AdE (termine 16 Marzo 2023). L'ultima spiaggia potrebbe essere portare la spesa in detrazione diretta il primo anno (se è rimasta capienza...) e cedere il resto. Qualcuno ha idee migliori?...
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Originariamente inviato da kaladiluna Visualizza il messaggiovorrei sostenere entro fine 2021 le spese per la sostituzione di alcuni serramenti, ma il fornitore/produttore ha già una sfilza di commesse in coda e non potrà installarmeli prima di Giugno 2023. troppo tardi per inviare la Comunicazione di Cessione a AdE (termine 16 Marzo 2023). L'ultima spiaggia potrebbe essere portare la spesa in detrazione diretta il primo anno (se è rimasta capienza...) e cedere il resto. Qualcuno ha idee migliori?
Ad esempio, E&Y mi ha mandato una mail dove dice che il visto di conformità per le spese 2022 verrà accettato con documentazione inviata entro e non oltre il 15 gennaio ... io ho gli infissi che potrebbero sforare a gennaio quindi anch'io sono in un limbo antipatico...
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Buongiorno a tutti. Il cantiere avviato a settembre 2021 ormai giunge al termine.
Le opere e pagamenti al 110 sono state concentrati tutti nel 2022, quelle fuori detrazione sono state fatte a fine 2021 e si protrarranno anche ad inizio 2023.
Per quanto riguarda il 110 ho 2 problemi:
-impianto fotovoltaico installato ad agosto ma non sono ancora venuti ad installare il contatore di produzione (quindi non posso presentare domanda al gse);
-pompa di calore ordinata a marzo ma ancora non consegnata (e non si hanno tempi certi di consegna).
Fermo il principio di cassa per il quale sosterrò tutte le spese nel 2022. Secondo voi quali sono le tempistiche da dover considerare come termine ultimo per completare i lavori?
Per la scadenza del 16/03/2023 esattamente cosa bisogna fare? Deve trasmettere il commercialista il modulo di cessione (e di conseguenza i tecnici devono avere già effettuato le asseverazioni di fine lavori) oppure il cessionario deve aver accettato il credito?
Se non dovessi riuscire a presentare la domanda al GSE ed istallare la pompa di calore, cosa succederebbe?
Grazie mille
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Ragazzi,
si parla della possibilità per chi accetta credito, di spalmarli su 10 anni anziché 5.
Ma a 10 passeranno anche il numero di rate per chi sarà costretto a detrarre ed ha sostenuto in prima persona?
Lo davo per scontato, ma in qualche altra discussione si avevano dubbi.PT 90 mq No Gas
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la norma riguarda solo i crediti maturati in passato (2020-2022): le banche semplicemente non aderiranno poiché nel passaggio da 4 a 10 sui contratti già sottoscritti avrebbero solo da rimetterci. Mentre i tanti privati che hanno anticipato i soldi e non trovano acquirenti aderirebbero in massa per limitare le perdite (meglio una rata svalutata fra 10 anni che niente...)...
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mica tanto... l'articolo è incentrato sulla complicazione del ricalcolo. L'unico paragrafo che cita il nocciolo della questione è l'ultimo: "La ripartizione sulla base del credito residuo calmiera le perdite dei cessionari", che sono le imprese con crediti in pancia e le banche che hanno stipulato contratti a condizioni "generose" (col senno del poi...). Riguardo a queste ultime, il mio timore è che per evitare le perdite decidano di sabotare la cessione, per esempio richiedendo al cliente documentazione impossibile da ottenere, contando sul fatto che pochi avranno i mezzi per aprire un contenzioso per inadempienza contrattuale....
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Originariamente inviato da kaladiluna Visualizza il messaggiola norma riguarda solo i crediti maturati in passato (2020-2022): le banche semplicemente non aderiranno poiché nel passaggio da 4 a 10 sui contratti già sottoscritti avrebbero solo da rimetterci. Mentre i tanti privati che hanno anticipato i soldi e non trovano acquirenti aderirebbero in massa per limitare le perdite (meglio una rata svalutata fra 10 anni che niente...)FTV: 16x JA SOLAR JAM60S20-385/MR (1,54kW EST + 4,62kW SUD = 6,16kW) + Solaredge SE6000H + 1x LG Chem RESU 16H PRIME
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Originariamente inviato da Frengo85 Visualizza il messaggioBuongiorno a tutti. Il cantiere avviato a settembre 2021 ormai giunge al termine. Le opere e pagamenti al 110 sono state concentrati tutti nel 2022, quelle fuori detrazione sono state fatte a fine 2021 e si protrarranno anche ad inizio 2023. Per quanto riguarda il 110 ho 2 problemi: -impianto fotovoltaico installato ad agosto ma non sono ancora venuti ad installare il contatore di produzione (quindi non posso presentare domanda al gse); - pompa di calore ordinata a marzo ma ancora non consegnata (e non si hanno tempi certi di consegna). Fermo il principio di cassa per il quale sosterrò tutte le spese nel 2022. Secondo voi quali sono le tempistiche da dover considerare come termine ultimo per completare i lavori?Per la scadenza del 16/03/2023 esattamente cosa bisogna fare? Deve trasmettere il commercialista il modulo di cessione (e di conseguenza i tecnici devono avere già effettuato le asseverazioni di fine lavori) oppure il cessionario deve aver accettato il credito? Se non dovessi riuscire a presentare la domanda al GSE ed istallare la pompa di calore, cosa succederebbe? Grazie mille
• il 16 Marzo è il termine ultimo per presentare la Comunicazione di Cessione a AdE, io ho sollecitato la commercialista affinché la presenti entro fine mese.
• quando ho sollecitato mi ha chiesto una serie di documenti (finora non richiestimi neanche dalla banca) che non avevo proprio messo in conto...
• si, l'asseverazione è propedeutica alla cessione, perciò l'avevo già inoltrata alla commercialista (nel mio caso 1° SAL)
• solo dopo la Comunicazione (più esattamente dal 10 del mese successivo alla data della Comunicazione) il cessionario potrà accettare il credito.
• la Comunicazione potrebbe essere anche per un importo inferiore al totale riconosciuto, se vuoi p.e. portare in detrazione diretta una quota parte.
• nel caso, non puoi però spezzare come ti pare... l'unità di suddivisione è il cosidetto "intervento" (coibentazione, fotovoltaico, accumulo, etc...)
• il problema GSE ce l'ho anch'io, la commercialista mi chiede di autocertificare l'impegno a cedere l'energia non autoconsumata in Ritiro Dedicato.
• non so se la banca poi mi chiederà la stessa cosa, penso di si in quanto problema molto comune e devono farsene una ragione...
• in tema Fotovoltaico, non dimenticare di verificare l'eventuale obbligo di aggiornamento catastale.
• io, a differenza di te, avrò complicazioni per pagamenti sostenuti entro 31/3/2023 (serramenti al 110) ma con lavori eseguiti nella seconda metà 2023....
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