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Impianto ibrido casa unifamiliare

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  • Impianto ibrido casa unifamiliare

    Buonasera ragazzi e ragazze del forum.

    Spero di aver azzeccato la sezione giusta per le mie domande.

    Stiamo ristrutturando casa su due piani da 85+ 65 m2 (questa è una mansarda). Sotto abbiamo 6 radiatori da 86 cm di altezza per totali 68 elementi.
    Sopra altri 6 da 69 cm per 58 elementi totali.
    2 caldaie viessman vitopend 111 del 2014
    Impianti indipendenti (sopra c'eravamo noi, sotto i miei genitori anziani) perché allora abbiamo preferito non rischiare con persone anziane.
    ​​​Ecco i collettori visti dalla mansarda, sopra per la mansarda e sotto vanno al piano dove stavano i miei. Erano già stati predisposti per essere collegati oltre 30 anni fa.

    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   DSC_0554.JPG 
Visite: 252 
Dimensione: 1.19 MB 
ID: 2180809
    Questa è la foto della situazione attuale.
    Sotto vorremmo fare riscaldamento a pavimento e togliere una delle due caldaie per una pdc (causa riluttanza di moglie e figlie ad abbandonare totalmente il metano).
    La mia idea è quella di dimostrare che si possa fare tutto con pdc e utilizzare sempre meno la caldaia, convincendo il resto della famiglia.
    Voi cosa fareste?
    ​​​​​​I consumi medi degli ultimi anni sono stati di 2800 m3 di metano per riscaldamento, acs e cucina, almeno 800 per questi ultimi.
    Eravamo in 5, praticamente almeno 3 doccie al giorno in media. Gas per cuniare sia a pranzo che a cena.
    In casa (esposta su tre lati, solo finestre a nord e a sud) andavamo dai 21-22 gradi (nella zona giorno, a sud) ai 18 prima dell'accensione mattutina) termostato impostato a fasce orarie per massimo 10 ore di funzionamento discontinuo sotto (genitori anziani abituati all'uso on off della caldaia) mentre sopra accendeva mia moglie sempre alle 18 (fino alle 17:55 lasciava aperte le finestre, dalle 7:30 che andavamo in ufficio! Perché, a suo dire, doveva entrare il sole...)
    Comunque, nelle giornate in cui non lasciava spalancato, la mansarda si scaldava grazie al sole ed al riacaldamento del piano dei miei sotto.
    L'ingegnere ha redatto la certificazione pre intervento che non capisco: due separate perché, al catasto, sono unita immobiliari separate; gli ho detto i consumi globali ma ha scritto che servivano 2000 m3 per il solo riscaldamento piano dei miei e altri 1800 per la mansarda... Assolutemente fuori dal mondo perché nemmeno con figlie piccole, finestre precedenti di 50 anni, caldaie anni 80 e temperatura in uscita a oltre 90 gradi sia per caloriferi che per acs...
    Comunque la cosa simpatica è che prevede arriveremo a consumare circa il 60/65% in meno ma dice che la pdc sarebbe solo un supporto alla caldaia.

    Domandona: voi cosa fareste? Sono previsti i cappotti interni perché siamo in centro storico, almeno 12cm, la mansarda a 2 intercapedini da 50 cm a nord e sud per tutta la lunghezza.
    Serramenti 2 vetro 1,2 w/m2.
    Fotovoltaico previsto da 8 kWp più accumulo 9 kwh lg chem.

    Grazie ai vostri consigli e a un po' di ricercheho ipotizzato di poter ridurre i consumi per riscaldamento a >800 m3 a stagione; considerate che gli ultimi 6 anni ho usato t di mandata di massimo 55 gradi senza climatica (che non ho) e t acs al minimo, e andava comunque miscelata un poco. Sempre uso max 10 ore al giorno, massimo massimo 12 per sbaglio (mio papà si dimenticava qualche volta di spegnere alla sera, allora mia mamma rimediava...)
    Come dareste l'impianto affinché possa funzionare in parallelo e, eventualmente, solo a pdc? Ho spazio per accumulo acs ma non vorrei accumulo tecnico e rilanci se possibile, fareste comunque il radiante?
    Verrebbe impianto misto ma spero possa andare bene mandare la stessa t sia sopra che sotto.
    Quale potenza montereste?
    Ho spazio a sud per unità esterna che prenderebbe ogni singolo raggio di luce d'inverno ma non d'estate (sotto la gronda). Non è mai servito raffreddare d'estate, spero che coibentando e rifacendo il tetto di 40 anni non peggiori.
    Grazie molte delle vostre risposte.





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    Casa "elettrica" di nuova costruzione, terminata a maggio 2019 con 310 m2. Eph 24.06 *non aggiornato* FV con inverter solaredge 7k e 25 pannelli qcells (E-S-O) da 300wp. PDC ACS Wolf da 260l e PDC riscaldamento Wolf sbp 1 14kW aria acqua. GG2580. T Minima da progetto -7. VMC Wolf excellent 400m3.

  • #2
    Ho letto con interesse il tuo post perché anche nel mio caso, la certificazione energetica della casa è spropositata rispetto al reale fabbisogno ma capisco che loro il calcolo lo fanno solo teorico e con temperature ben definite e non legate al confort... Infatti il consumo previsto e quello effettivo sono esattamente il triplo: ossia io consumo almeno tre volte meno. Se cerchi in internet puoi trovare come fare il calcolo inverso dai tuoi consumi a quello del fabbisogno e da qui poi, ipotizzando la PDC che ti serve, sapere se è fattibile. Nel mio caso ho un fabbisogno di circa 8Kwh con un delta T di 20C e quindi una pompa da 10..12kw potrebbe andare bene ma nessun termotecnico mi vuole fare questa scelta: al massimo un ibrido!!! Boh... ho scelto di aspettare!

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