Ciao a tutti, sono nuovo del forum. Mi sono letto svariate discussioni perchè ho un problema che vado a descrivervi. (scusate se inserisco qualche inesattezza nei termini ma non sono ovviamente un addetto ai lavori)
Appartamento in condominio anno 79/80, ristrutturato completamente lo scorso anno, metratura calpestabile circa 150mq (suddiviso internamente come se fossero due unità indipendenti, solo comunicanti tramite una porta, chiusa).
Per ristrutturazione completa intendo che è stato eliminato tutto il massetto, eliminati i caloriferi, e posato un impianto di riscaldamento a pavimento con nuova caldaia a condensazione (ovviamente è stato rifatto anche tutto il resto : impianto elettrico...ecc...ecc...).
Le due zone dell'appartamento sono servite da un'unica caldaia (Beretta Mynute X 35C), ma sono "indipendenti" in quanto ognuna ha il proprio termostato (un unico termostato per "appartamento", diciamo) e i propri collettori (con i vari flussometri per ogni stanza). I due "appartamenti" sono uno da 85mq (quello in cui c'è fisicamente la caldaia) e uno da 65mq.
Il problema qual è?
Molto spesso (purtroppo non c'è una regola) quando parte la richiesta di riscaldamento da uno dei due "appartamenti" (o da tutti e due) la caldaia si accende, esce il simbolo della fiammella ed inizia a funzionare ma la temperatura visualizzata nel display della caldaia sale abbastanza velocemente fino a raggiungere e superare la temperatura impostata per il riscaldamento (40gradi); a quel punto la caldaia va in "blocco/protezione", si ferma, si spegne la fiammella sul display e la temperatura torna a scendere gradualmente...a quel punto, dopo un paio di minuti, la caldaia riparte, la temperatura sale più gradualmente fino a che non si stabilizza sui 40 gradi e l'impianto funziona correttamente andando a scaldare la casa (questi "blocchi" della caldaia inizialmente erano almeno due o tre, prima che la caldaia partisse regolarmente, dopo alcuni interventi dell'assistenza Beretta il blocco solitamente è uno solo, a volte nemmeno quello...come dicevo prima non c'è una regola).
Questo tipo di blocco della caldaia l'ho notato anche quando viene richiesta acqua calda per la doccia o altro; allo stesso modo la caldaia si accende, la temperatura sale fino a quella richiesta (45 gradi) e tutto sembra funzionare correttamente, ma se si chiude e riapre l'acqua calda dal rubinetto, capita (anche qui non c'è una regola) che la caldaia vada in blocco prima di ripartire a funzionare "correttamente".
In tutto questo fortunatamente non sono mai rimasto al freddo e non ho mai fatto docce fredde, pero' il fatto che l'impianto non funzioni correttamente è abbastanza stressante (dopo tutto quello che ho speso!).
Da cosa puo' dipendere?
Leggevo in altre discussioni che potrebbe essere cattiva/insufficiente circolazione dell'acqua? oppure caldaia troppo "esuberante/performante"?
Come ulteriore info , l'impianto presenta una predisposizione per la futura installazione di una seconda caldaia nell'appartamento più piccolo in modo di poterlo ,volendo, rendere autonomo. (praticamente attualmente dalla caldaia partono tubi verso i due collettori nei due "appartamenti"; nella zona dei collettori dell'appartamento più piccolo ci sono dei tubi aggiuntivi, attualmente non collegati ai collettori stessi, che vanno poi in una zona dell'appartamento in cui poi andrà posizionata la seconda caldaia)...non so se questo possa incidere in qualche modo per il problema.
Scusate il post lungo ma ho cercato di inserire tutte le info possibili.
Grazie a chi vorrà darmi un parere.
Appartamento in condominio anno 79/80, ristrutturato completamente lo scorso anno, metratura calpestabile circa 150mq (suddiviso internamente come se fossero due unità indipendenti, solo comunicanti tramite una porta, chiusa).
Per ristrutturazione completa intendo che è stato eliminato tutto il massetto, eliminati i caloriferi, e posato un impianto di riscaldamento a pavimento con nuova caldaia a condensazione (ovviamente è stato rifatto anche tutto il resto : impianto elettrico...ecc...ecc...).
Le due zone dell'appartamento sono servite da un'unica caldaia (Beretta Mynute X 35C), ma sono "indipendenti" in quanto ognuna ha il proprio termostato (un unico termostato per "appartamento", diciamo) e i propri collettori (con i vari flussometri per ogni stanza). I due "appartamenti" sono uno da 85mq (quello in cui c'è fisicamente la caldaia) e uno da 65mq.
Il problema qual è?
Molto spesso (purtroppo non c'è una regola) quando parte la richiesta di riscaldamento da uno dei due "appartamenti" (o da tutti e due) la caldaia si accende, esce il simbolo della fiammella ed inizia a funzionare ma la temperatura visualizzata nel display della caldaia sale abbastanza velocemente fino a raggiungere e superare la temperatura impostata per il riscaldamento (40gradi); a quel punto la caldaia va in "blocco/protezione", si ferma, si spegne la fiammella sul display e la temperatura torna a scendere gradualmente...a quel punto, dopo un paio di minuti, la caldaia riparte, la temperatura sale più gradualmente fino a che non si stabilizza sui 40 gradi e l'impianto funziona correttamente andando a scaldare la casa (questi "blocchi" della caldaia inizialmente erano almeno due o tre, prima che la caldaia partisse regolarmente, dopo alcuni interventi dell'assistenza Beretta il blocco solitamente è uno solo, a volte nemmeno quello...come dicevo prima non c'è una regola).
Questo tipo di blocco della caldaia l'ho notato anche quando viene richiesta acqua calda per la doccia o altro; allo stesso modo la caldaia si accende, la temperatura sale fino a quella richiesta (45 gradi) e tutto sembra funzionare correttamente, ma se si chiude e riapre l'acqua calda dal rubinetto, capita (anche qui non c'è una regola) che la caldaia vada in blocco prima di ripartire a funzionare "correttamente".
In tutto questo fortunatamente non sono mai rimasto al freddo e non ho mai fatto docce fredde, pero' il fatto che l'impianto non funzioni correttamente è abbastanza stressante (dopo tutto quello che ho speso!).
Da cosa puo' dipendere?
Leggevo in altre discussioni che potrebbe essere cattiva/insufficiente circolazione dell'acqua? oppure caldaia troppo "esuberante/performante"?
Come ulteriore info , l'impianto presenta una predisposizione per la futura installazione di una seconda caldaia nell'appartamento più piccolo in modo di poterlo ,volendo, rendere autonomo. (praticamente attualmente dalla caldaia partono tubi verso i due collettori nei due "appartamenti"; nella zona dei collettori dell'appartamento più piccolo ci sono dei tubi aggiuntivi, attualmente non collegati ai collettori stessi, che vanno poi in una zona dell'appartamento in cui poi andrà posizionata la seconda caldaia)...non so se questo possa incidere in qualche modo per il problema.
Scusate il post lungo ma ho cercato di inserire tutte le info possibili.
Grazie a chi vorrà darmi un parere.