Ciao a tutti,
avrei bisogno della vs. opinione per farmi un'idea su quale strada percorrere.
Stiamo effettuando dei lavori di ristrutturazione alla casa dei miei, stiamo rifacendo la mansarda.
L'immobile è composto da 3 piani, piano terra, primo piano, mansarda, circa 250mq in totale (90+90+60) altezza per piano 3m.
Immobile anni 60, caldaia classica, termosifoni in ghisa.
Nei lavori di ristrutturazione stiamo implementando anche un cappotto da 17cm, e le finestre hanno tutte il doppio vetro.
Nel mio immobile acquistato nel 2010 (mq quasi 200) ho fatto installare termosifoni in taverna, mentre al piano terra e secondo piano radiante a pavimento il tutto veicolato da una caldaia a condensazione VIESMANN 200-W + VITOCELL da 300L con pannelli solari, ottima caldaia, mai avuto problemi (avevo già chiesto il vs. aiuto su come settarla anni fa).
Nella casa dei miei ho il seguente problema:
Quale tecnologia utilizzare?
Caldaia a condensazione (prenderei nuovamente una VIESMANN 200-W) oppure Pompa di Calore?
Con la ristrutturazione abbiamo fatto installare i pannelli fotovoltaici 6KW+15KW di accumulo. Non ho potuto gestire i pannelli solari perché non c'era più spazio.
Il geometra ha come filosofia la PdC svincolarsi quindi dal gas e gestire tutto con l'elettrico.
Io invece non sono ancora certo della PdC in quanto non vorrei essere legato/vincolato alla gestione della PdC. Ci saranno due famiglie in questa casa quando i miei diventeranno più anziani, 4 adulti + 1 bambino e non vorrei mai trovarmi nella condizione che viene a mancare acqua calda ACS mentre qualcuno si sta lavando.
La mia idea sarebbe di installare la caldaia a condensazione con due miscelatori, uno per gestire i termosifoni ed uno per gestire il radiante in mansarda, e utilizzare un accumulo per l'ACS anche se non potrò gestire i pannelli solari.
In futuro è molto probabile che si esegua una ristrutturazione del piano terra e del primo piano gestendo il radiante a pavimento.
Quindi con una caldaia a condensazione e un accumulo gestire l'intero impianto e installare degli hidrosplit per il raffrescamento.
Geometra e idraulico spingono nel suddividere i piani in due appartamenti, la nuova mansarda con la sua gestione indipendente, i due piani con l'attuale sistema di caldaia, anche in vista di una gestione indipendente quando crescerà mio figlio, ma sinceramente non ho mai pensato di "dividere" l'immobile. L'idraulico ha avanzato l'idea di gestire la mansarda con un sistema ibrido ma a quel punto mi son detto perchè gestire un ibrido quando posso gestire il tutto dal locale tecnico con una caldaia a condensazione?
Cosa ne pensate?
Qual è la vostra filosofia e cosa consigliate?
Grazie per l'aiuto.
avrei bisogno della vs. opinione per farmi un'idea su quale strada percorrere.
Stiamo effettuando dei lavori di ristrutturazione alla casa dei miei, stiamo rifacendo la mansarda.
L'immobile è composto da 3 piani, piano terra, primo piano, mansarda, circa 250mq in totale (90+90+60) altezza per piano 3m.
Immobile anni 60, caldaia classica, termosifoni in ghisa.
Nei lavori di ristrutturazione stiamo implementando anche un cappotto da 17cm, e le finestre hanno tutte il doppio vetro.
Nel mio immobile acquistato nel 2010 (mq quasi 200) ho fatto installare termosifoni in taverna, mentre al piano terra e secondo piano radiante a pavimento il tutto veicolato da una caldaia a condensazione VIESMANN 200-W + VITOCELL da 300L con pannelli solari, ottima caldaia, mai avuto problemi (avevo già chiesto il vs. aiuto su come settarla anni fa).
Nella casa dei miei ho il seguente problema:
Quale tecnologia utilizzare?
Caldaia a condensazione (prenderei nuovamente una VIESMANN 200-W) oppure Pompa di Calore?
Con la ristrutturazione abbiamo fatto installare i pannelli fotovoltaici 6KW+15KW di accumulo. Non ho potuto gestire i pannelli solari perché non c'era più spazio.
Il geometra ha come filosofia la PdC svincolarsi quindi dal gas e gestire tutto con l'elettrico.
Io invece non sono ancora certo della PdC in quanto non vorrei essere legato/vincolato alla gestione della PdC. Ci saranno due famiglie in questa casa quando i miei diventeranno più anziani, 4 adulti + 1 bambino e non vorrei mai trovarmi nella condizione che viene a mancare acqua calda ACS mentre qualcuno si sta lavando.
La mia idea sarebbe di installare la caldaia a condensazione con due miscelatori, uno per gestire i termosifoni ed uno per gestire il radiante in mansarda, e utilizzare un accumulo per l'ACS anche se non potrò gestire i pannelli solari.
In futuro è molto probabile che si esegua una ristrutturazione del piano terra e del primo piano gestendo il radiante a pavimento.
Quindi con una caldaia a condensazione e un accumulo gestire l'intero impianto e installare degli hidrosplit per il raffrescamento.
Geometra e idraulico spingono nel suddividere i piani in due appartamenti, la nuova mansarda con la sua gestione indipendente, i due piani con l'attuale sistema di caldaia, anche in vista di una gestione indipendente quando crescerà mio figlio, ma sinceramente non ho mai pensato di "dividere" l'immobile. L'idraulico ha avanzato l'idea di gestire la mansarda con un sistema ibrido ma a quel punto mi son detto perchè gestire un ibrido quando posso gestire il tutto dal locale tecnico con una caldaia a condensazione?
Cosa ne pensate?
Qual è la vostra filosofia e cosa consigliate?
Grazie per l'aiuto.
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